Assenze dei parlamentari, differenze di genere e territoriali Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi “La partecipazione ai avori parlamentari tra genere e territorio di elezione“.

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le votazioni elettroniche effettuate dall’inizio della legislatura. All’interno di una seduta si possono svolgere anche più votazioni: la presenza in aula all’inizio dei lavori quindi non significa necessariamente che un parlamentare presenzierà per tutto il tempo. Per questo il modo migliore per valutare il livello di partecipazione ai lavori di camera e senato è quello di conteggiare il numero di votazioni elettroniche a cui ogni parlamentare prende parte. Da inizio legislatura ce ne sono state 8.814 alla camera e 6.773 al senato. Vai all’articolo.

14,4%

la percentuale media di assenza alle votazioni dei parlamentari. In base ai dati più recenti, risalenti ai primi giorni di luglio, possiamo osservare come la percentuale media di assenze sia circa del 14%. Il livello di partecipazione però è più basso alla camera rispetto al senato. A palazzo Madama infatti le assenze medie si attestano al 7,5% mentre a Montecitorio al 17,1%, una differenza di quasi 10 punti percentuali. Da notare inoltre che 118 parlamentari (circa il 12%) hanno una percentuale compresa tra il 25,1% e il 50%. Mentre in 49 casi (il 3% circa) la percentuale è superiore al 50%. Vai al grafico.

30,1%

la percentuale di assenze alle votazioni elettroniche dei deputati di Forza Italia. Come abbiamo visto, alla camera il livello di partecipazione risulta più basso. Tra i gruppi parlamentari è Forza Italia ad avere la percentuale di assenza più elevata. Seguono Liberi e uguali (24,8%) e gruppo misto (22%). Il gruppo con la percentuale di assenze più bassa è invece il Movimento 5 stelle (10,7%). Al senato invece il gruppo più presente è la Lega (2% di assenze alle votazioni elettroniche). Mentre le percentuali di assenza più elevate sono fatte registrare da gruppo misto (15,9%), Italia viva (12,1%) e Fratelli d’Italia (12%). Vai al grafico.

1,8

la differenza, in punti percentuali, tra il tasso di assenteismo dei senatori e quello delle senatrici. Nel nostro paese il tema della disparità di genere continua ad essere molto dibattuto. Una dinamica che caratterizza anche il nostro parlamento. Le donne infatti rappresentano poco più di un terzo dei membri di camera e senato. Ma ci sono differenze nel livello di partecipazione ai lavori? Mentre alla camera non si registrano sostanziali divergenze (17,3% di assenze alle votazioni elettroniche le donne, 17% gli uomini) al senato possiamo trovare una differenza più marcata. Qui infatti sono gli uomini ad essere più “assenti”. I senatori presentano un dato medio di assenza alle votazioni dell’8,1% mentre le senatrici del 6,3%. Vai al grafico.

20,7%

la percentuale di assenza alle votazioni elettroniche dei deputati eletti in Lazio. I deputati laziali risultano essere i più “assenteisti” se si considerano gli eletti sul territorio nazionale. Ai primi posti assoluti troviamo infatti i rappresentanti eletti nelle circoscrizioni estere. In particolare i deputati provenienti dall’America meridionale (61,7% di assenze), America centrale e settentrionale (49,5%) e Asia-Africa-Oceania-Antartide (39,7%). I deputati più presenti sono quelli della Sardegna e della Valle d’Aosta. Gli eletti in America meridionale sono i più assenti anche al senato (22,2%), seguiti dagli eletti in Toscana (11,3%) e Veneto (10%). I meno assenti invece sono i senatori delle Marche. Vai al grafico.

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