-
» Il 16% attribuito al PD mi sembra dover far riflettere urgentemente questa Sinistra
Marco PANNELLA in data 27 ottobre 2008
-
» «Tocca al Nordest guidare il dopo-crisi». - INTERVISTA
Maurizio SACCONI in data 26 ottobre 2008
-
» «La forza per cambiare»
Valter VELTRONI in data 25 ottobre 2008
-
» Il Governo Berlusconi è totalmente inadeguato alla crisi
Valter VELTRONI in data 25 ottobre 2008
-
» I parlamentari veneti del Pd: un emendamento per il 20% dell'Irpef ai Comuni
Massimo CALEARO CIMAN in data 23 ottobre 2008
-
» «Adesso gli italiani potranno giudicare il lavoro degli statali» - INTERVISTA
Renato BRUNETTA in data 22 ottobre 2008
-
» «Italia a rischio delocalizzazione» - INTERVISTA
Stefania PRESTIGIACOMO in data 21 ottobre 2008
-
» Le classi di reinserimento: un altro esempio di regressione.
Andrea CAUSIN in data 21 ottobre 2008
-
» Sintonia con la Germania e sostegno dai riformisti del Pd - INTERVISTA
Andrea RONCHI in data 20 ottobre 2008
-
» Governo Italiano mostra europeismo di facciata ma vuole demolire le regole base della UE; necessario rafforzare il ruolo dell'Unione Europea.
Alessia Maria MOSCA in data 20 ottobre 2008
-
» I Fondi sovrani non superino quota 5%. - INTERVISTA
Franco Frattini in data 20 ottobre 2008
-
» Povertà senza freni
Livia TURCO in data 17 ottobre 2008
-
» «La partita politica me la gioco in Europa».
Silvio BERLUSCONI in data 17 ottobre 2008
-
» «In piazza per aiutare il Paese, è una grande sfida. Tutti i dirigenti del partito sappiano coglierla» - INTERVISTA
Goffredo Maria BETTINI in data 17 ottobre 2008
-
» «Lotta alla povertà, Italia e Occidente fanno troppo poco» - INTERVISTA
Valter VELTRONI in data 17 ottobre 2008
-
» «Ci vogliono penalizzare Ma noi inquiniamo meno» - INTERVISTA
Stefania PRESTIGIACOMO in data 16 ottobre 2008
-
» «La nostra rivoluzione pacifica» - Colloquio
Altero MATTEOLI in data 15 ottobre 2008
-
» Vertice sul clima, Berlusconi: pronti al veto sul pacchetto Ue
Silvio BERLUSCONI in data 15 ottobre 2008
-
» Il Papa in silenzio
Furio COLOMBO in data 15 ottobre 2008
-
» Ai poveri 200mila forme di Parmigiano e Grana
Luca ZAIA in data 15 ottobre 2008
-
» «Un impatto squilibrato a svantaggio dell`Italia» - INTERVISTA
Andrea RONCHI in data 15 ottobre 2008
-
» Il pacchetto sul clima va rinegoziato a Bruxelles.
Franco Frattini in data 14 ottobre 2008
-
» Un Nobel contro il disastro
Furio COLOMBO in data 14 ottobre 2008
-
» «Per gli istituti italiani rischi solo dall`estero»
Giulio TREMONTI in data 14 ottobre 2008
-
» A colloquio con Bush: "George, non posso fare il socialista"
Silvio BERLUSCONI in data 14 ottobre 2008
-
» "La nostra economia è forte non siamo in recessione"
Renato BRUNETTA in data 12 ottobre 2008
-
» «Vigilanza europea in capo alla Bce» - INTERVISTA
Giuliano AMATO in data 11 ottobre 2008
-
» Camere più veloci ma senza forzature
Pier Ferdinando CASINI in data 11 ottobre 2008
-
» «C’è un’emergenza democratica, ci saremo oggi e con il Pd» - INTERVISTA
Grazia FRANCESCATO in data 11 ottobre 2008
-
» Assistiamo ad impoverimento della classe media; Lombardia locomotiva dell'economia italiana, ma in Europa perdiamo terreno.
Alberto MATTIOLI in data 11 ottobre 2008
-
» «Alla maggiore autonomia fiscale deve corrispondere la garanzia dell'unità giuridica ed economica del paese»
Gianfranco FINI in data 11 ottobre 2008
-
» «Il sostegno Pd non ci serve, nemmeno la Cgil gli dà più retta» - INTERVISTA
Roberto MARONI in data 11 ottobre 2008
-
» Brunetta: gli enti lirici sono centri di spesa clientelari
Renato BRUNETTA in data 11 ottobre 2008
-
» Mozione bipartisan per la lotta alla povertà.
Eugenia Maria ROCCELLA in data 11 ottobre 2008
-
» Non alimentare allarmismi sulla crisi
Giorgio NAPOLITANO in data 11 ottobre 2008
-
» Sfida globale al Medioevo Italia - INTERVISTA
Emma BONINO in data 10 ottobre 2008
-
» Il governo fa la cosa giusta Ma attenti alla fase due
Enrico LETTA in data 10 ottobre 2008
-
» In piazza per fare non per sfasciare
Goffredo Maria BETTINI in data 10 ottobre 2008
-
» «Il corteo del Pd va radicalmente ripensato» - INTERVISTA
Francesco RUTELLI in data 09 ottobre 2008
-
» «Ma la Chiesa non è infallibile» - INTERVISTA
Ignazio LA RUSSA in data 09 ottobre 2008
-
» Alitalia: «Tuteliamo i consumatori, non i dirigenti che hanno sbagliato. O sparisce l'emendamento o me ne vado»
Giulio TREMONTI in data 09 ottobre 2008
-
» Crisi: «Inutile esasperare i toni. Serve uno sforzo comune» - INTERVISTA
Nicola LATORRE in data 09 ottobre 2008
-
» Con la crisi non si può, Walter eviti il corteo del 25 - INTERVISTA
Marco FOLLINI in data 08 ottobre 2008
-
» Lega: «Pseudo federalismo straccione e clientelare»
Paolo GIARETTA in data 08 ottobre 2008
-
» «Giuste le parole di Casini Serve un dibattito in Aula» - INTERVISTA
Enrico LETTA in data 08 ottobre 2008
-
» “Sui “Sindaci del Piave” Gentilini dice verità scomode”
Diego BOTTACIN in data 08 ottobre 2008
-
» «Meno tasse sul lavoro e Patto più flessibile» - INTERVISTA
Enrico MORANDO in data 07 ottobre 2008
-
» «Forte impegno per migliorare la direttiva Ue» - INTERVISTA
Stefania PRESTIGIACOMO in data 07 ottobre 2008
-
» «Nucleare? Prima molta ricerca…» - INTERVISTA
Matteo COLANINNO in data 07 ottobre 2008
-
» Il movimento dei sindaci e la retromarcia di Galan
Alessandro NACCARATO in data 06 ottobre 2008
-
» Dove arriva il potere del pm
Luciano VIOLANTE in data 06 ottobre 2008
-
» Riforma federale, no a scontri ideologici
Gianfranco FINI in data 04 ottobre 2008
-
» Tempi lunghi per il federalismo: Scandalosa pioggia di soldi dal governo per continuare a studiarlo.
Simonetta RUBINATO in data 03 ottobre 2008
-
» Così rispettiamo i patti Ue.
Giulio TREMONTI in data 03 ottobre 2008
-
» Disoccupazione: In Lombardia 31mila disoccupati in più rispetto a un anno fa, aspettiamo il primo atto concreto del governo.
Alessia Maria MOSCA in data 02 ottobre 2008
-
» Il valore delle regole, l'importanza del rendere conto.
Carlo Azeglio CIAMPI in data 01 ottobre 2008
-
» “Addio ai sindacalisti-padroni”
Alessandro PAGANO in data 01 ottobre 2008
-
» «Aggravanti a chi discrimina»
Maria Rosaria CARFAGNA in data 01 ottobre 2008
-
» I sindaci a Roma: «Segno importante di unità, al di là delle appartenenze»
Diego BOTTACIN in data 01 ottobre 2008
-
» Su Epifani Massimo fermò Walter. - Colloquio
Silvio BERLUSCONI in data 30 settembre 2008
-
» FEDERALISMO: COLOZZI (REGIONI), E' UNA RIFORMA DA 250 MLD
Romano COLOZZI in data 30 settembre 2008
-
» “Ci siamo fatti distrarre e la situazione e’ precipitata” - INTERVISTA
Emma BONINO in data 29 settembre 2008
-
» «Nessun derby Roma-Milano. Per Alitalia meglio un modello a rete» - INTERVISTA
Claudio SCAJOLA in data 29 settembre 2008
-
» «Le primarie vanno fatte, anche per il voto europeo» - INTERVISTA
Sergio Gaetano COFFERATI in data 27 settembre 2008
-
» Per il federalismo fiscale vanno previste risorse certe.
Alessandro NACCARATO in data 25 settembre 2008
-
» Armi nucleari in basi italiane: «Il Governo garantisca maggior sicurezza»
Federica MOGHERINI REBESANI in data 23 settembre 2008
-
» imporre l’alimentazione? Non mettiamo troppi paletti. - INTERVISTA
Ignazio Roberto Maria MARINO in data 23 settembre 2008
-
» «Bene il premier: quello è un dittatore» - INTERVISTA
Marco CAPPATO in data 22 settembre 2008
-
» «Sì al dialogo Cai-sindacati, ma serve un partner estero» - INTERVISTA
Massimo D'ALEMA in data 21 settembre 2008
-
» Federalismo. E' il prezzo che Berlusconi deve pagare alla Lega
Umberto BOSSI in data 21 settembre 2008
-
» «Via al nucleare e al ponte sullo Stretto»
Silvio BERLUSCONI in data 20 settembre 2008
-
» Energia: grave abolire l'Autority, saremo intransigenti.
Enrico LETTA in data 20 settembre 2008
-
» Il Governo taglia il Fondo Sociale. Famiglie ancora più deboli. «Questo governo racconta ai cittadini un sacco di bugie»
Diego BOTTACIN in data 19 settembre 2008
-
» Immigrati e Salute: Identificare i clandestini negli ospedali pubblici? Pericoloso e irresponsabile. - Interrogazione.
Donatella PORETTI in data 18 settembre 2008
-
» [Sindaco P.te di Piave] - Federalismo fiscale e tassa di scopo comunale.
Roberto ZANCHETTA in data 18 settembre 2008
Lega: «Pseudo federalismo straccione e clientelare»
-
(08 ottobre 2008) - fonte: Uff. Stampa - official web site Pd Veneto - inserita il 09 ottobre 2008 da 31
Duro attacco in Aula del senatore Paolo Giaretta, segretario regionale del PD veneto, alla politica economica del governo. Giaretta, che già aveva bollato il DPF come «troppo rinunciatario e privo di coraggio», boccia ora anche la Nota di Variazione, in discussione questa mattina in Senato, alla luce anche della «drammatica crisi della finanza globale in atto».
«Mancano risposte adeguate alla gravità della crisi. Si premia la cattiva spesa, si scoraggia la responsabilità pubblica e privata, si abbandonano i più deboli. È perciò una politica da respingere – ha detto il senatore veneto del Partito Democratico – Se il quadro è fortemente peggiorato rispetto alle previsioni di solo un trimestre fa e se il nostro Paese ha le peggiori previsioni di crescita, anzi di mancata crescita dell’intero continente europeo con indicatori sul potere d’acquisto in forte peggioramento, con i dati sull’occupazione che dimostrano un cedimento, con un reale impoverimento dimostrato dal pesante calo dei consumi, prima quelli voluttuari, poi quelli essenziali per la sopravvivenza, come si fa a non prevedere nulla per una politica attiva di correzione del ciclo economico?»
Di fronte alla conferma che «non vi sarà nessuna riduzione della pressione fiscale, anzi fino al 2012 sarà in aumento, e che non vi sarà nemmeno nessun intervento a sostegno dei redditi più deboli e allo sviluppo», a Giaretta non sono bastate le dichiarazioni di intenti fatte dalla maggioranza sul federalismo.
«Cari colleghi della Lega – ha attaccato il senatore del PD - ci sono le parole e ci sono i fatti. Ci sono le parole di un disegno di legge generico, senza cifre, che rinvia ad un futuro piuttosto lontano ed incerto la realizzazione del federalismo. E ci sono i fatti: che è diminuita con le scelte di questo Governo la libertà economica dei Comuni, costretti a ritornare sulla strada di incerti e incompleti trasferimenti dello Stato centrale, che i Comuni, anche quelli virtuosi e ben amministrati hanno meno denari, e vuol dire tagliare servizi di welfare di base che riguardano il benessere dei cittadini. I fatti sono che temiamo fortemente che vi state avviando sulla strada di uno pseudo federalismo straccione e clientelare».
--------------
La dichiarazione integrale:
Il nostro giudizio negativo formulato sul DPEF presentato nello scorso luglio si basava sulla convinzione che esso fosse troppo rinunciatario, mancasse di coraggio nel predisporre risposte adeguate ai due grandi problemi della mancata crescita e dell’aggravarsi degli squilibri nella distribuzione del reddito, con un impoverimento non sostenibile di un’amplia platea di ceti a reddito medio-basso.
Giudizio che dobbiamo riaffermare di fronte ad una Nota di Variazione che non corregge quell’errore di origine e di più non sfiora neppure le conseguenze ulteriori della drammatica crisi della finanza globale.
Noi condividiamo la scelta fatta dal Governo italiano di proporre interventi predisposti a livello europeo, con strumenti comunitari e non solo con un coordinamento di azioni da parte di singoli stati. La crisi è sistemica e richiede risposte di sistema.
E’ una scelta che condividiamo e che vorremmo sostenere, se ci fosse data la possibilità di un serio dibattito parlamentare, che insistiamo nel chiedere al di là delle irresponsabili dichiarazioni del presidente del Consiglio, su una questione che riguarda gli interessi nazionali e le aspettative ed i timori della maggior parte delle famiglie italiane.
E’ una scelta che condividiamo non solo perché l’ampiezza e la profondità della crisi del sistema finanziario rendono inadeguate le risposte dei singoli stati, con perturbazioni gravi in un sistema profondamente interdipendente.
Il coraggio e la lungimiranza della moneta unica richiede eguale coraggio per scelte conseguenti. Ciò che si nega oggi, un’azione dell’Unione Europea che vada oltre illusioni di autosufficienza nazionale potrebbe purtroppo rendersi necessario domani in condizioni più difficili ed onerose.
Non serve meno Europa, serve meno Europa burocratica e più coraggio e lungimiranza europea, un coordinamento delle politiche di bilancio per stimolare la crescita, sostenere il sistema produttivo, rafforzare le infrastrutture materiali e immateriali Serve l’Europa perché affrontata l’emergenza della disastrosa crisi finanziaria e di fiducia dei mercati occorre impedire che essa possa ripetersi nel futuro e dunque occorre pensare ad un nuovo ordine mondiale per i mercati finanziari, un rilancio degli strumenti multilaterali di Bretton Woods.
Bisogna anche avere le idee chiare sulle radici culturali, politiche, ideologiche di questa crisi. Essa è figlia diretta dell’ideologia dei “Chicago boys”, delle parole d’ordine di un mercato senza regole, dell’appello agli animal spirits al di fuori di ogni etica pubblica, all’ideologia della creazione di una crisi fiscale dello Stato per ridurne il perimetro (affamare la bestia dicevano).
Sono parole d’ordine utilizzate nelle scelte politiche della stagione reaganiana e thacteriana e fatte proprie dalla destra italiana nella sua esperienza di governo, anche nel suo entusiasmo per quella cosiddetta finanza creativa che ha generato un gravissimo ulteriore indebitamento per la nostra finanza pubblica.
Ora che gli spiriti animali hanno generato il disastro che vediamo si chiede allo Stato, quella bestia che si voleva affamare, un intervento di dimensioni colossali. Solo negli Usa si supera ormai la cifra di 1000 miliardi di dollari. Il Fondo Monetario parla di un onere globale di almeno 1400 miliardi di dollari. E’ un intervento necessario, certo. E tuttavia occorre chiedersi. Se le economie e i governi occidentali fossero stati capaci di mobilitare , insieme ad una regolazione del mercato finanziario globale più stringente a tutela dei risparmiatori, interventi finanziari di queste dimensioni per predisporre l’ammodernamento di sistemi di welfare in grado di accompagnare le conseguenze sociali della globalizzazione, interventi lungimiranti in tema di energia, acqua e cibo che restano per una parte importante del mondo vere emergenze, programmi di ricerca e innovazione a sostegno del sistema dell’economia reale avremmo potuto evitare di rimediare con denari pubblici alla conseguenze della distruzione di ricchezza generata da mancanza di regole e dalla illusione di creare ricchezza stabile dalla pura speculazione.
Perché è un fatto: oggi il contribuente onesto è chiamato a pagare al posto dello speculatore disonesto.
Ma se questo è il quadro fortemente peggiorato rispetto alle previsioni di solo un trimestre fa e se il nostro paese ha le peggiori previsioni di crescita, anzi di mancata crescita dell’intero continente europeo; con indicatori sul potere d’acquisto in forte peggioramento, con i dati sull’occupazione che dimostrano un cedimento, con un reale impoverimento dimostrato dal pesante calo dei consumi, prima quelli voluttuari, poi quelli essenziali per la sopravvivenza, come si fa a non prevedere nulla per una politica attiva di correzione del ciclo economico?
Cito un solo aspetto: confermate che non vi sarà nessuna riduzione della pressione fiscale, anzi fino al 2012 sarà in aumento, nessun intervento a sostegno dei redditi più deboli e di sostegno allo sviluppo.
Dite: però ci sarà il federalismo. Sono tra quelli che sperano che un federalismo ben congegnato e ben applicato nel tempo possa innalzare l’efficacia e la responsabilità della macchina pubblica. Ma ci sono le parole e ci sono i fatti.
Cari colleghi della Lega: ci sono le parole di un disegno di legge generico, senza cifre, che rinvia ad un futuro piuttosto lontano ed incerto la realizzazione del federalismo. Andrà bene per le manifestazioni politiche e per le pagine della Padania, ma a queste parole generiche si contrappongono fatti molto concreti.
I fatti sono che è diminuita con le scelte di questo Governo la libertà economica dei comuni, costretti a ritornare sulla strada di incerti e incompleti trasferimenti dello Stato centrale, che i comuni, anche quelli virtuosi e ben amministrati hanno meno denari, e vuol dire tagliare servizi di welfare di base che riguardano il benessere dei cittadini.
I fatti sono che temiamo fortemente che vi state avviando sulla strada di un pseudo federalismo straccione e clientelare.
Lo scandalo dell’intervento straordinario di 140 milioni a favore del malgoverno del Comune di Catania, il regno delle spese clientelari fuori bilancio, dei dirigenti pagati a peso d’oro, delle assunzioni clientelari, che ha il solo merito di essere governato da un Sindaco che è medico personale del presidente del Consiglio, è un’offesa alle migliaia di Sindaci italiani che amministrano i denari dei contribuenti come se fossero denari propri.
Mancano risposte adeguate alla gravità della crisi. Si premia la cattiva spesa, si scoraggia la responsabilità pubblica e privata, si abbandonano i più deboli. E’ perciò una politica da respingere.
Fonte: Uff. Stampa - official web site Pd Veneto | vai alla pagina » Segnala errori / abusi