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Dichiarazione di Andrea CAUSIN

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: L' Ulivo) 


 

Le classi di reinserimento: un altro esempio di regressione.

  • (21 ottobre 2008) - fonte: Andrea Causin - web site Pd Veneto - inserita il 21 ottobre 2008 da 861

    La proposta dalla Lega sulle “classi di inserimento” per gli studenti stranieri approvata dal Parlamento con 256 voti a favore e con 246 contrari è la risposta sbagliata a un problema che effettivamente esiste.

    Nel Veneto l’immigrazione è un fatto strutturale. Centinaia di migliaia di stranieri vengono nella nostra regione, principalmente per motivi di lavoro. Oggi, su una popolazione scolastica di 568.747 studenti, ci sono 61.592 studenti stranieri, particolarmente concentrati nelle scuole primarie e nelle zone dove gli insediamenti produttivi manifatturieri sono più intensi.

    Il problema quindi esiste ed è reale, soprattutto nelle classi dove gli studenti stranieri sono il 20% a volte il 30%. L’integrazione tra i nostri figli e i figli di immigranti può passare solo per l’abbattimento delle barriere linguistiche e culturali, che sono il primo limite all’apprendimento degli studenti stranieri e dell’efficacia di apprendimento dell’intera classe.

    La Lega risponde ad un problema reale con la demagogia della Paura e del “ghetto”. Col pretesto di fare una cosa buona per accattivarsi la pubblica opinione (favorire, cioè, l’inserimento degli studenti stranieri senza penalizzare quello degli italiani), in realtà pianifica dall’alto la strada delle divisioni, delle separazioni, per non usare termini più pesanti. L’esatto opposto di una didattica dell’accoglienza e dell’interculturalità.

    Il Partito Democratico ha una idea diversa dell’evoluzione della società veneta. Non la società della paura, ma una società dove l’incontro e il confronto con chi è diverso da noi, può rafforzarci e renderci migliori. Per i nostri figli, conoscere e frequentare persone che hanno altre lingue, altre tradizioni è un fatto che li potrà rendere più forti e competitivi in una società globalizzata come quella che già oggi stiamo vivendo.

    E’ necessario perciò dare alle scuole la possibilità di governare questi nuovi processi in termini virtuosi. Bisogna evitare che si creino divisioni all’interno delle classi, specialmente nel periodo dell’infanzia e dell’adolescenza, facendo ingannevolmente passare queste “soluzioni” come positive ed innovative.

    La nostra proposta è che la Regione, congiuntamente alle istituzioni scolastiche, attivi subito un fortissimo investimento sulla figura dei mediatori linguistici e dei mediatori culturali affinché si possano accompagnare sul piano educativo e delle competenze gli alunni stranieri ad avere standard di apprendimento ottimali e si possano far crescere i ragazzi italiani senza la paura di chi è diverso e non necessariamente peggiore.

    Fonte: Andrea Causin - web site Pd Veneto | vai alla pagina
    Argomenti: partito democratico, immigrati, veneto, regione veneto, scuola pubblica, lega | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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