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Dichiarazione di Mariastella GELMINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  Istruzione Università e Ricerca (Partito: PdL) 


 

«Ultima maturità così, dal prossimo anno si cambia»

  • (06 ottobre 2008) - fonte: Il Messaggero - inserita il 06 ottobre 2008 da 31

    Il ministro: una commissione è già al lavoro per modificare gli esami dal 2009-10. Le scuole saranno fondazioni

    «Al ministero è al lavoro una commissione che si sta occupando di rivedere la maturità e renderla più aderente alle esigenze di oggi», lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini durante la trasmissione “Questa domenica”.
    «Gli esami, comunque, non cambieranno subito, non c’è il tempo - avverte il ministro - Le novità verranno introdotte dal prossimo anno scolastico. Per questa edizione tutto resta invariato, perché i temi della maturità vengono scelti a gennaio-febbraio e quindi non c'è il tempo per fare una riforma».
    Poi la Gelmini ha parlato di un altro progetto. «Con il ddl depositato in Parlamento - ha detto - penso di trasformare le scuole, statali e non statali, in fondazioni dove ci sia una partecipazione ampia delle famiglie. E sarei anche dell'idea di accogliere esperienze positive come quella della regione Lombardia sulla dote e il buono scuola per consentire davvero una crescita media del livello della qualità della scuola stessa».
    «Un aspetto positivo delle scuole paritarie - ha osservato ancora il ministro - è che in molti casi sono scuole costituite in fondazioni dove il dirigente ha il potere di decidere, dove gli insegnanti sono adeguatamente motivati. Guardo pragmaticamente alla realtà, agli esempi positivi per declinarli in tutto il paese».
    «Vorrei esprimere solidarietà a tutte le vittime del bullismo - ha continuato la Gelmini - e, in particolare, all'insegnante di Novara, riferendosi al professore del convitto Carlo Alberto preso a pugni da uno studente che era stato rimproverato per essere uscito dalla classe senza chiedere il permesso.
    «Ritengo che la responsabilità - ha osservato il ministro - sia un pò di tutti noi, perchè forse nel tempo si è perso di vista l'importanza e il ruolo dell'insegnante e anche il principio di autorità e di rispetto degli altri».
    Via la burocrazia dal lavoro degli insegnanti. È uno degli obiettivi da inseguire, a parere del ministro Gelmini, per migliorare la scuola italiana.
    L’intervento del ministro ha anche riguardato gli insegnanti: «Abbiamo meccanismi burocratici che appesantiscono la vita dei docenti - ha detto Gelmini -. Il docente non è chiamato più solo a insegnare, ma ha una serie di incombenze, di riunioni, di adempimenti burocratici che non servono a nulla.
    Allora togliamo la burocrazia, semplifichiamo il linguaggio anche delle circolari, riduciamo il numero delle norme. Dobbiamo essere consapevoli che una scuola di qualità mette al centro lo studente, ma anche l'insegnante. E un insegnante motivato, ben pagato, è un insegnante che fa della buona scuola».

    Fonte: Il Messaggero | vai alla pagina
    Argomenti: burocrazia, scuole parificate, scuola pubblica, Bullismo, ministro Istruzione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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