Quali informazioni condividono sul Pnrr i comuni e le città metropolitane Monitoraggio e trasparenza

Mentre ancora scarseggiano le informazioni sul nuovo piano a livello nazionale, siamo andati a vedere cosa pubblicano sui propri siti web i comuni e le città metropolitane. Ne è emerso un quadro molto disomogeneo.

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La carenza di informazioni chiare e puntuali sul piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) è una criticità che denunciamo sin dal 2021. La situazione in questo senso si è aggravata a seguito dell’approvazione della proposta di revisione del piano italiano da parte delle istituzioni europee lo scorso dicembre. Solo recentemente, con la pubblicazione del decreto Pnrr quater e della quarta relazione per il parlamento, le nubi si sono un po’ diradate. Nonostante questi aggiornamenti tuttavia il quadro è tutt’altro che esaustivo.

In questo contesto piuttosto complicato anche gli enti territoriali, che giocano un ruolo importante nell’attuazione del Pnrr, possono fare molto per fornire informazioni ai cittadini. Compensando almeno in parte le lacune delle amministrazioni centrali. In un precedente approfondimento abbiamo visto quali sono i dati messi a disposizione dalle regioni, adesso invece ci soffermeremo sulle città metropolitane e su alcuni dei comuni più popolosi del paese. 

13 su 15 i comuni che ricevono più fondi Pnrr che hanno allestito un sito o una sezione dedicata ai progetti che realizzeranno.

Quello che emerge dall’analisi è un quadro piuttosto disomogeneo tra i territori. Si passa infatti da situazioni vicine all’eccellenza ad altre dove invece l’accesso alle informazioni per i cittadini è molto complicato. In generale gli aspetti più critici riguardano i dati sulla spesa sostenuta, che non sono quasi mai presenti, e la disponibilità di file in formato aperto. Elementi fondamentali per condurre analisi e confronti.

Le informazioni messe a disposizione, cosa cerchiamo

Prima di passare in rassegna i dati condivisi dai comuni e dalle città metropolitane sono importanti alcune premesse. In primo luogo, è bene sottolineare che il Pnrr stesso individua nel governo il soggetto competente alla pubblicazione di informazioni riguardanti i progetti finanziati.

Il governo è responsabile della pubblicazione dai dati sul Pnrr.

Nonostante ciò, in una recente conferenza stampa il ministro Raffaele Fitto ha scaricato proprio sugli enti territoriali la responsabilità della mancanza di informazioni aggiornate sul Pnrr. Molte amministrazioni locali infatti, secondo il ministro, non sarebbero particolarmente solerti nel caricare i dati su Regis, la piattaforma creata ad hoc per la rendicontazione del piano.

Nel decreto legge inseriremo degli elementi che daranno un’accelerazione nell’inserimento dei dati.

Tornando alla condivisione pubblica di informazioni da parte degli enti locali, abbiamo individuato 8 criteri per la nostra analisi:

  • presenza di un sito dedicato al Pnrr o di una sezione apposita all’interno del portale istituzionale dell’ente; 
  • disponibilità di dati in formato aperto; 
  • presenza di grafici e mappe che aiutino i cittadini a comprendere l’impatto effettivo del Pnrr sul territorio; 
  • possibilità di recuperare facilmente i bandi Pnrr pubblicati e conoscerne gli esiti; 
  • presenza di un elenco dettagliato dei progetti finanziati; 
  • disponibilità di informazioni sullo stato di avanzamento degli interventi; 
  • notizie sulle spese già sostenute; 
  • localizzazione dei progetti sul territorio.

Un altro fattore trasversale di cui abbiamo tenuto conto è la facilità con cui queste informazioni sono reperibili anche per i non addetti ai lavori. Un elemento importante che non deve essere sottovalutato.

La situazione dei comuni

Ovviamente è impossibile passare in rassegna i portali istituzionali di tutti gli oltre 8mila comuni italiani. Per cui in questo articolo abbiamo scelto di approfondire l’analisi di 15 enti.

I comuni pubblicano dati sui progetti di loro diretta competenza.

Il primo dato che emerge è che in 13 casi dei 15 analizzati sono stati predisposti dei siti ad hoc o comunque delle sezioni dedicate all’interno dei portali istituzionali. In 11 casi invece è possibile reperire un elenco con informazioni sufficientemente dettagliate sui progetti gestiti dai comuni.

FONTE: elaborazione openpolis
(ultimo aggiornamento: martedì 9 Aprile 2024)

Le voci più “critiche” tra quelle individuate, sono quelle relative alla disponibilità di dati in formato aperto, presenti per alcuni aspetti limitati solo sul sito del comune di Cagliari. L’altro dato che si trova più difficilmente è quello relativo alla spesa sostenuta. Informazione fornita solo da Cagliari e Palermo.

Più in generale, i due enti appena citati sono quelli che forniscono più informazioni. Buoni risultati anche per Bologna, Firenze, Padova, Roma e Torino.

Le informazioni dei comuni nel dettaglio

Come abbiamo appena visto la quantità e la qualità delle informazioni messe a disposizione varia anche di molto da territorio a terriotorio. Scendendo più nel dettaglio, possiamo osservare che per quanto riguarda il comune di Napoli la sezione dedicata al Pnrr consiste in una raccolta dei bandi pubblicati.

7 su 15 i comuni che pubblicano anche informazioni sullo stato di avanzamento dei progetti.

Nel caso del comune di Bari, sul sito è possibile rinvenire una descrizione generale del Pnrr e indicazioni su 2 specifici progetti, di cui uno finanziato dal fondo complementare. Attraverso il motore di ricerca inoltre si riescono a reperire diversi contenuti, principalmente comunicati stampa. Situazione simile anche per quanto riguarda Venezia anche se in questo caso si trovano alcuni comunicati molto dettagliati.

Nel caso di Genova, c’è una parte dedicata al Pnrr all’interno della sezione “amministrazione trasparente” del sito comunale che rimanda al portale appalti. A Taranto invece è disponibile un elenco dei progetti finanziati.

FONTE: elaborazione openpolis
(ultimo aggiornamento: martedì 9 Aprile 2024)

Anche nelle realtà più virtuose dal punto di vista delle informazioni fornite si trovano alcuni elementi che potrebbero essere migliorati. Sul sito del comune di Cagliari ad esempio non esiste una tabella riassuntiva con i dettagli di tutti i progetti finanziati. È necessario navigare le varie sezioni del sito, misura per misura. Per quanto riguarda Bologna non è semplicissimo rintracciare i bandi né le ditte vincitrici degli appalti. C’è da dire però che molti progetti ancora devono partire.

Ovviamente, per questo specifico aspetto, molti enti rimandano alle sezioni avvisi e amministrazione trasparente dei propri siti. Tuttavia in questo modo non è immediato riuscire a reperire le informazioni sui bandi riguardanti i progetti finanziati dal Pnrr.

La situazione delle città metropolitane

Dopo aver analizzato le informazioni pubblicate dai comuni, passiamo a osservare un altro soggetto coinvolto nella realizzazione dei progetti del piano: le città metropolitane. Qui la situazione è un po’ diversa. Parliamo infatti di amministrazioni particolari, composte dall’unione di più comuni e senza organi elettivi diretti. Sono inoltre coinvolte nell’attuazione del Pnrr in misura più contenuta rispetto ad altri enti territoriali. In generale, la disponibilità e la qualità delle informazioni sono più limitate di quelle dei comuni.

Sono 11 su 14 le città metropolitane che hanno realizzato un sito ad hoc o una sezione all’interno del portale istituzionale per informare i cittadini sui progetti finanziati con i fondi del Pnrr. La città metropolitana di Genova è quella che mette a disposizione la maggior quantità di informazioni anche se manca una sezione facilmente consultabile relativa alle gare Pnrr e una riguardante le risorse già spese. In generale, 8 città metropolitane mettono a disposizione un elenco dettagliato dei progetti finanziati e in 4 casi sono fornite indicazioni sul loro stato di avanzamento (Bologna, Firenze, Genova e Torino).

FONTE: elaborazione openpolis
(ultimo aggiornamento: martedì 9 Aprile 2024)

Troviamo poi 6 siti istituzionali che forniscono una localizzazione degli interventi facilmente individuabile per i cittadini (Bologna, Firenze, Genova, Milano, Torino e Bari). Le voci per cui è più difficile trovare materiale sono, anche in questo caso, la disponibilità di open data dedicati al Pnrr che sono pubblicati solo dalle città metropolitane di Genova e Napoli. Solo Reggio Calabria invece mette a disposizione indicazioni sui fondi già impegnati.

Le informazioni delle città metropolitane nel dettaglio

Andando più nel dettaglio, è interessante notare che il sito dedicato al Pnrr della città metropolitana di Bologna è condiviso con il comune. Si tratta dell’unico caso di questo tipo. Altro elemento degno di nota riguarda il fatto che le città metropolitane di Genova e di Torino riportano non solo i progetti di cui sono soggetti attuatori ma anche quelli per cui svolgono un ruolo di coordinamento. 

In molti casi non esiste un elenco completo di tutti i progetti finanziati.

Anche nei territori che forniscono più informazioni comunque si rilevano delle situazioni che potrebbero essere migliorate. Ad esempio, nel caso della città metropolitana di Milano i dati su progetti e importi non sono semplicissimi da reperire nonostante la presenza di una mappa che dovrebbe aiutare ad individuare la localizzazione degli interventi sul territorio.

FONTE: elaborazione openpolis
(ultimo aggiornamento: martedì 9 Aprile 2024)

Spostandoci su altri territori, possiamo osservare che per quanto riguarda la città metropolitana di Catania la sezione dedicata al Pnrr è sostanzialmente un raccoglitore degli avvisi pubblici. Mentre nel caso della città metropolitana di Roma sono indicate le misure e i progetti finanziati, in alcuni casi ci sono anche delle mappe ma non è possibile consultare un elenco completo di tutte le opere con l’esatta localizzazione. Situazione simile anche per la città metropolitana di Venezia.

Il nostro osservatorio sul Pnrr

Questo articolo rientra nel progetto di monitoraggio civico OpenPNRR, realizzato per analizzare e approfondire il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ogni lunedì pubblichiamo un nuovo articolo sulle misure previste dal piano e sullo stato di avanzamento dei lavori (vedi tutti gli articoli). Tutti i dati sono liberamente consultabili online sulla nostra piattaforma openpnrr.it, che offre anche la possibilità di attivare un monitoraggio personalizzato e ricevere notifiche ad hoc. Mettiamo inoltre a disposizione i nostri open data che possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione.

Foto: Anci

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