La presenza femminile al vertice della pubblica amministrazione dopo la nascita del governo Meloni

La quota di donne che ricopre incarichi di vertice presso i ministeri e la presidenza del consiglio tra giungo 2022 e giugno 2023

Tra i 15 ministeri più la presidenza del consiglio sono 9 le strutture in cui si è ridotta la presenza femminile. Il ministero della giustizia è passato da 2 capi dipartimento donne su 4 a 0 su 5. Sono invece passate da 2 a una le dirigenti dei ministeri delle infrastrutture, dell’economia e delle imprese. Il ministero della cultura aveva ben 5 direttrici generali nel 2022 contro le attuali 2. Da 3 a 2 donne in posizione di vertice sono passati poi i ministeri dell’ambiente, della difesa e dell’interno. Infine, anche presso la presidenza del consiglio si è registrata una riduzione, da 15 a 13. Nessuna variazione invece presso i ministeri dell’università, della salute e dell’agricoltura. Anche al ministero del lavoro il numero di donne al vertice non è cambiato, ma a causa di una posizione vacante la proporzione di genere è migliorata. Sono 3 invece i ministeri in cui si è registrato un miglioramento. In ciascuna di queste strutture però l’aumento è stato molto contenuto e la situazione resta molto distante da una condizione di equilibrio.

L’analisi considera la proporzione tra dirigenti uomini e donne che ricoprono posizioni apicali presso i ministeri o la presidenza del consiglio. Nei ministeri organizzati per dipartimenti sono stati considerati i capi dipartimento. In quelli organizzati per direzioni generali invece sia i direttori generali che i segretari generali. Non sono state invece considerate le unità di missione Pnrr istituite ad hoc che rimarranno attive solo fino al completamento del piano (2026).

FONTE: openpolis

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