La Lega è il gruppo con più key position in commissione

Key position nelle commissioni permanenti della XVIII legislatura

L’instabilità dell’attuale maggioranza di governo emerge anche analizzando quanto avviene nelle commissioni parlamentari.

La scorsa settimana, in seguito alle dimissioni di Carla Ruocco (M5S), la commissione finanza della camera ha eletto il suo nuovo presidente: Raffaele Trano (M5s).

Momento che ha regalato non poche sorprese, visto che il nome di Trano era voluto dall’opposizione, mentre la maggioranza, e quindi i 5stelle, sostenevano il nome di Grimaldi (M5s).

Come se non bastasse ad oggi la Lega, ora all’opposizione, è il gruppo parlamentare con più key position nelle commissioni permanenti. Tra cui la guida della commissione finanza al Senato (Bagnai) e bilancio alla camera (Borghi).

Una situazione figlia di quanto avvenuto ad inizio legislatura, quando nella suddivisione dei ruoli la Lega si trovava al governo con il M5s. Elementi che messi insieme evidenziano quante poche certezze abbia l’esecutivo nelle commissioni permanenti.

Non tutti i parlamentari hanno lo stesso peso. Deputati e senatori che hanno un ruolo chiave riescono ad incidere maggiormente sulla produzione legislativa. Su tutti i presidenti e vice presidenti di commissione giocano una partita fondamentale nelle dinamiche di aula.

I ruoli chiave nelle commissioni per prassi vengono così divisi: le presidenze (14 per ramo) vanno ai membri della maggioranza, mentre le 56 vicepresidenze (28 per ramo, 2 per ogni commissioni) vengono divise equamente tra maggioranza e opposizione.

Gli incarichi vengono assegnati ad inizio legislatura, momento in cui la Lega era al governo, causando questa situazione. A metà legislatura è prevista la turnazione dei ruoli.

FONTE: dati ed elaborazione openpolis
(ultimo aggiornamento: mercoledì 11 Marzo 2020)

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