L’impatto del Pnrr sulla povertà educativa in Basilicata #conibambini

La vera sfida del Pnrr è ridurre i divari tra i territori, anche nel contrasto della povertà educativa. Approfondiamo la situazione attuale in Basilicata e cosa prevede il piano per la regione su 3 temi: asili nido, nuove scuole e dispersione scolastica.

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Il Pnrr interviene su numerosi fronti relativi alla povertà educativa, dagli asili nido all’edilizia scolastica, dal contrasto all’abbandono precoce alla riduzione dei divari territoriali nell’istruzione.

Interventi che riguarderanno anche la Basilicata, dai primi livelli d’istruzione a quelli più elevati.

L’offerta di asili nido e l’investimento del Pnrr

Partendo dagli asili nido, in Basilicata nel 2020 sono 2.358 i posti offerti nei nidi e nei servizi per la prima infanzia, a fronte di circa 11mila residenti con meno di 3 anni nella regione. Ovvero una copertura del 21,5%, al di sotto della media nazionale (27,2%) e della soglia del 33% fissata in sede Ue. È però una delle poche regioni del sud che riporta un valore superiore al 20%.

Tra le province, quella con la maggiore copertura potenziale è Potenza con 22,1 posti ogni 100 bambini. Matera segue a poca distanza (20,4). Rispetto al 2013, il dato è in aumento per entrambe le province. In quell’anno, i posti erano pari a 12,9 ogni 100 bambini. L’incremento più consistente si registra a Potenza, dove i posti disponibili erano 11,7 ogni 100 residenti 0-3 anni. In termini assoluti, sono passati da 977 posti autorizzati nel 2013 a 1540 nel 2020. A Matera invece erano 15 ogni 100 bambini.

A livello di capoluoghi, entrambi superano il 33%. Il valore maggiore si registra a Potenza con 37,7 posti per 100 residenti 0-2 anni. Segue a poca distanza Matera (37,4).

Al netto dei capoluoghi, tra i comuni con più di 10mila abitanti è da citare Melfi con 477 residenti con meno di 3 anni nel 2020. Nello stesso anno aveva un’offerta pari a 19,9 posti, un dato inferiore alla media nazionale (27,2). Considerando i territori con più di 200 bambini, solo uno è in linea con la media nazionale. Si tratta di Rionero in Vulture, con il 27% della copertura potenziale.

I dati qui presentati fanno riferimento agli esiti delle graduatorie pubblicate ad agosto dal ministero dell’istruzione. Comprendono le informazioni presenti negli allegati relativi agli interventi per asili nido e poli dell’infanzia (all. 1, 2 e 4). L’efficacia di tali graduatorie è subordinata alla registrazione degli organi di controllo e non si possono considerare ancora definitive. Va infatti tenuto presente che prima della sottoscrizione dell’accordo di concessione potranno essere svolte ulteriori verifiche sull’ammissibilità dei progetti. Per alcuni importi è prevista una successiva rimodulazione; altri presentano l’indicazione “riserva” sulla graduatoria.

Il dato sull’offerta attuale misura, in relazione alla popolazione residente tra 0 e 2 anni, quella prevista nel 2020 da asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia, nel settore pubblico e in quello privato.

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione e Istat
(pubblicati: giovedì 18 Agosto 2022)

Complessivamente, in Basilicata il 23,7% dei comuni offre asili nido o altri servizi per la prima infanzia, a fronte di una media nazionale del 59,3%. La diffusione maggiore nei territori del potentino con il 25% mentre la quota scende nell’area di Matera (19,4%).

In questo contesto il Pnrr stanzia 4,6 miliardi sull’investimento per gli asili nido e le scuole per l’infanzia. Di questi, accanto alle risorse che finanzieranno progetti già in essere, è stato varato un bando da 3 miliardi di euro, di cui 2,4 per i soli nidi.

Di tali risorse, stando alle graduatorie pubblicate in agosto, in Basilicata dovrebbero arrivare con il nuovo bando 53,8 milioni di euro per gli asili nido e i poli dell’infanzia, pari al 2,2% dei 2,4 miliardi di euro stanziati. In termini assoluti, il territorio con i progetti ammessi in graduatoria che cubano più risorse è la provincia di Potenza (36,3 milioni per 39 interventi), cui segue Matera (17,5 milioni per 19 interventi).

Complessivamente nella regione è previsto il finanziamento di 58 nuovi nidi e poli per l’infanzia. Di questi, 26 sono entrati nelle graduatorie pubblicate lo scorso agosto come ammessi, 32 come riserva.

Va tenuto presente che quelli pubblicati nelle graduatorie di agosto non sono necessariamente gli importi definitivi: prima della sottoscrizione dell’accordo di concessione potranno essere svolte ulteriori verifiche sull’ammissibilità e per alcuni progetti è già prevista una successiva rimodulazione. Altro elemento cruciale è dato dal fatto che molti interventi presentano l’indicazione “riserva” nella graduatoria.

Con questi caveat, sulla base delle graduatorie pubblicate in agosto, il singolo progetto con l’importo maggiore era un demolizione e ricostruzione di un polo d’infanzia per il comune di Melfi. Un intervento con un importo inizialmente previsto di circa 4,7 milioni di euro nelle graduatorie pubblicate ad agosto, in cui però risultava indicato come riserva.

Melfi in queste prime graduatorie stilate figurava come l’ente lucano con più risorse previste per i 3 progetti sul territorio. Seguito dai comuni di Matera e Scanzano Jonico.

La costruzione di nuove scuole

Un altro aspetto di cui si occupa il Pnrr è la costruzione di nuove scuole sostenibili. Un investimento da 1,19 miliardi per la realizzazione di oltre 200 nuove scuole, di cui 6 previste in Basilicata.

Nella regione, in base ai dati relativi all’a.s. 2020/21, sono presenti 554 edifici scolastici. Dal punto di vista della sostenibilità, per 366 in quell’anno era stata dichiarata la dotazione di accorgimenti per ridurre i consumi energetici, come la presenza di vetri o serramenti doppi, l’isolamento di coperture e pareti esterne, oppure ancora la zonizzazione dell’impianto termico, che consente un dispendio più accurato per la climatizzazione degli ambienti.

Il 66,06% degli edifici scolastici in Basilicata presenta quindi questo tipo di accorgimenti, una quota superiore alla media nazionale (57,5%). Tale percentuale varia tra i diversi territori: mentre in provincia di Matera la quota di edifici con qualche accorgimento raggiunge il 74,14%, a Potenza si attesta al 62,37%. Tra gli altri comuni con più residenti tra 6 e 18 anni, spiccano Policoro (81,8%) e Pisticci (64,3%), mentre è molto più distante Melfi (21,7%).

Scendendo a livello comunale, tra i comuni della regione con più residenti tra 6 e 18 anni spicca Matera dove il 72,55% delle scuole è dotato di accorgimenti per il risparmio energetico, mentre a Potenza lo è il 55,1%.

I punti sulla mappa localizzano gli interventi finanziati nell’ambito del bando nuove scuole del Pnrr. La dimensione cresce in funzione dell’importo previsto.

Il colore dei comuni varia in base alla quota di edifici scolastici che in quel territorio dispongono di accorgimenti per la riduzione dei consumi energetici (più intenso il colore, maggiore la quota di edifici per cui è dichiarata la presenza di accorgimenti).

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione
(pubblicati: domenica 17 Luglio 2022)

Su questa situazione si innestano gli interventi del Pnrr, con una serie di investimenti per l’edilizia scolastica tra cui quelli per la costruzione di nuove scuole. Sono 6 le aree individuate per la Basilicata, per un totale di 10.901,7 mq e un importo complessivo richiesto di circa 24,4 milioni di euro, in base alle graduatorie pubblicate nel maggio scorso. L’83,33% degli interventi sulle scuole della regione riguarderà edifici nelle classi energetiche F e G, quelle meno efficienti. Quattro interventi su 6 riguardano la classe energetica G, la meno efficiente in assoluto.

Il progetto maggiore riguarda la provincia di Matera, con un importo richiesto di circa 7,3 milioni di euro relativo alla scuola secondaria di II grado – A. Turi. Si tratta di un intervento su edifici di 3.150 mq, in classe energetica G, per cui è prevista la demolizione con ricostruzione in un altro sito. Tra gli altri interventi di rilievo si possono citare quello riguardante la scuola secondaria di II grado Lavello. La provincia di Potenza ha richiesto 5,9 milioni di euro per un intervento di demolizione edilizia con delocalizzazione su 2.497,98 mq. Anche in questo caso, si parla di edifici con la classe energetica più bassa, la G.

Il contrasto ai divari educativi esistenti

In Basilicata, il tasso di abbandono scolastico nel 2021 si è attestato all’8,7%. Un dato inferiore alla media nazionale (12,7%) e al di sotto del target europeo del 9% entro il 2030.

Nella regione restano comunque ampi divari educativi sugli apprendimenti in classe. Nei test Invalsi 2020/21, il 44,5% degli studenti lucani in III media si è attestato sui livelli di competenza 1 e 2 in italiano, considerati non adeguati, a fronte di una media nazionale del 39% circa.

Il dato differisce leggermente a livello provinciale, dove entrambe superano il 40%. Il valore più alto si registra a Matera, mentre è più contenuto in quella di Potenza (40,57%). Entrambi i valori sono comunque superiori alla media nazionale.

Dati a cui dedicare un’attenzione prioritaria: i bassi livelli di competenza sono uno dei segnali più rilevanti della dispersione scolastica. Il Pnrr interviene con un investimento apposito, che ha tra gli obiettivi quello di scendere nel 2026 al 10,2% di abbandoni precoci nel nostro paese. Tale intervento vale 1,5 miliardi, di cui 500 milioni assegnati con una prima tranche attraverso un decreto del ministero dell’istruzione nel giugno di quest’anno.

I dati sono stati elaborati a partire dalla tabella di ripartizione per istituzione scolastica pubblicati dal ministero dell’istruzione il 28 giugno 2022. Il colore dei comuni varia in base all’incidenza dell’abbandono scolastico nel comune, come rilevata nell’ambito del censimento 2011. Più intenso il colore, maggiore la quota di giovani tra 15 e 24 anni usciti precocemente dal sistema di istruzione e formazione.

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati ministero dell’istruzione e Istat
(pubblicati: domenica 26 Giugno 2022)

Risorse che, in Basilicata, sono destinate a 54 istituti, per un totale di 5,3 milioni di euro. Si tratta dell’1,07% delle risorse stanziate con questo decreto. Il finanziamento maggiore nella regione arriverà agli istituti con sede nel comune di Potenza, con 7 istituti finanziati.

L’istituto più finanziato è l’istituto omnicomprensivo di Marsicotevere, in provincia di Potenza, al quale sono destinati 187.032,92 euro. Seguono l’intervento all’Ipsia Giorgi (provincia di Potenza) con 168.628,87 euro e quello all’Iis Pitagora – Policoro (provincia di Matera) con 162.885,35 euro.

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Scarica i dati della regione

Nidi e poli per l’infanzia Basilicata

Nuove scuole Basilicata

Piano dispersione (I tranche) Basilicata

I contenuti dell’Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell’articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l’obiettivo di creare un’unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati relativi al Pnrr sono stati elaborati a partire dalle graduatorie e dalle informazioni pubblicate dal ministero dell’istruzione.

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