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Per i più giovani, avere la possibilità di praticare sport è essenziale. Non solo perché uno stile di vita sano è il presupposto di una crescita equilibrata. Ma anche perché molti aspetti dell’apprendimento passano dall’attività sportiva. Concetti come il rispetto dell’avversario e delle regole del gioco, consapevolezza e fiducia nelle proprie capacità. Il tutto appreso in un contesto di gioco, che può aiutare anche a instaurare relazioni interpersonali.

Purtroppo, non tutti i ragazzi praticano sport con regolarità. Non pratica nessuno sport né attività fisica il 14,7% dei giovani tra 11 e 14 anni, dato che sale al 17,3% tra 15 e 17 anni e addirittura quasi al 20% tra 6 e 10 anni. Ciò può dipendere da vari fattori. Uno di questi, può essere anche la difficoltà per alcune famiglie di potersi permettere le spese connesse con queste attività.

Le palestre scolastiche come presidio sociale sul territorio.

È per queste ragioni che la presenza di palestre nelle scuole è così importante. Non solo per le ore di educazione fisica svolte durante l’orario scolastico. Ma anche perché una palestra scolastica è un impianto sportivo spesso molto prezioso per il territorio in cui si trova, a maggior ragione per una grande città come Roma. Si tratta di strutture che possono essere utilizzate anche fuori dagli orari scolastici, coinvolgendo alunni, famiglie, associazioni sportive e di quartiere. Ciò significa trasformarle in centri aggregativi per tutta la comunità: un ruolo particolarmente importante soprattutto nelle periferie, spesso più deprivate di servizi. Inoltre va nella direzione di promuovere lo sport per tutti, eliminando gli ostacoli legati al costo, come previsto dalle raccomandazioni europee.

(…) eliminare gli ostacoli collegati al costo, all’accesso e alle differenze culturali in modo che tutti i minori possano partecipare ad attività ludiche, ricreative, sportive e culturali al di fuori della scuola

La regione di cui Roma è capoluogo è la quarta regione in Italia per numero di edifici scolastici con annessa una palestra o una piscina. Si tratta di un’informazione che da sola, ovviamente, non permette nessuna valutazione qualitativa sul servizio offerto, in quanto prescinde da dimensione e attrezzature presenti in queste strutture.

Allo stesso tempo però ci aiuta ad avere un quadro più chiaro sulla dotazione delle scuole presenti sul territorio. A fronte di una media nazionale del 41% circa, nel Lazio la quota di edifici scolastici che hanno una palestra o una piscina rappresenta il 46,8% del totale.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: giovedì 7 Maggio 2020)

Nel confronto tra le città maggiori, Roma si posiziona per diffusione degli impianti sportivi scolastici al 5° posto tra i 15 comuni più popolosi. Circa 2/3 degli edifici scolastici ha annessa una palestra, un dato inferiore alle 3 città in testa alla classifica (Torino, Firenze e Trieste, tutte al di sopra del 70%), ma molto più elevato di Napoli e Milano (circa 1 edificio su 5 con palestra).

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: giovedì 30 Maggio 2019)

Anche rispetto agli altri comuni del Lazio, e in particolare i capoluoghi, il dato di Roma è più elevato. Con il 65% di edifici scolastici con palestra, la capitale supera Rieti (47%) Viterbo 42%, Frosinone (37,5%) e Latina (31,6%). A conferma di una maggiore densità di palestre scolastiche nel Lazio, emerge come 3 capoluoghi su 5 superino il dato medio nazionale.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: giovedì 30 Maggio 2019)

 

Questi dati ci offrono una misura della presenza di palestre nelle scuole, ma ancora non restituiscono la concreta diffusione sul territorio. Una variabile fondamentale, specialmente per un comune di vaste dimensioni come quello di Roma. In tutti i municipi della capitale, le scuole hanno - in media - una quota di impianti sportivi almeno pari o superiore rispetto alla media nazionale. Si va dal 41% di edifici scolastici con palestra nel XIV municipio (la ripartizione che dalla città del Vaticano raggiunge i confini nord-ovest della capitale) a oltre l'80% nel V e nel III municipio. La maggiore concentrazione di palestre scolastiche si raggiunge infatti nel quadrante orientale.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: giovedì 30 Maggio 2019)

Se invece si considerano le zone corrispondenti ai codici di avviamento postale, concentrazioni superiori al 90% si raggiungono - tra le altre - negli edifici collocati nell'area compresa tra i quartieri Don Bosco e Tuscolano (cap 00175), nel quartiere Montesacro (00141) e nel quartiere Portuense (00149). Mentre si registra una concentrazione inferiore al 25% nella zone della Balduina (23%, cap 00136) e del quartiere Flaminio (22%, cap 00196).

Questi dati non necessariamente segnalano carenze, dal momento che le scuole possono utilizzare impianti sportivi sul territorio per l'attività fisica. Né possono individuare situazioni di eccellenza che, come già ricordato, solo una valutazione maggiormente qualitativa può ricostruire. Allo stesso tempo, fanno emergere l'esistenza di una rete piuttosto diffusa di impianti sportivi scolastici sul territorio della capitale. Un elemento che può e deve essere un valore aggiunto nel contrasto alla povertà educativa - specialmente nelle periferie.

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I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. La fonte dei dati sulle palestre negli edifici scolastici è il Miur (dati 2018).

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