Gare deserte per i centri di accoglienza

Il sistema di accoglienza sembra gestito giorno per giorno senza nessuna programmazione strategica, mentre le prefetture sono strette tra regole inapplicabili e l’obbligo di garantire il servizio.

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Vita 7 Gennaio 2020

Vita ha ripreso in un articolo dati e analisi di Errore di sistema la seconda parte del rapporto “Centri d’Italia: la sicurezza dell’esclusione” dove cerchiamo di far luce sulle principali conseguenze del decreto sicurezza sul sistema di accoglienza.

A un anno dall’approvazione del decreto e del nuovo capitolato, risulta sempre più chiaro come il rifiuto di una parte del terzo settore a prende al nuovo sistema di accoglienza abbia causato per molte prefetture una effettiva difficoltà ad assegnare tutti i posti ritenuti necessari. Si tratta in questo caso di una difficoltà dettata da elementi strutturali. La nuova normativa infatti è molto chiara e fornisce pochissimo spazio di manovra agli uffici territoriali del governo, che si trovano schiacciati tra la necessità di garantire un servizio previsto dalla legge e delle regole che trovano difficile applicazione.

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