Quanti sono i richiedenti asilo nelle province e nei comuni d’Italia Migranti

Nel 2019 i richiedenti asilo accolti in Italia erano lo 0,20% della popolazione residente nei territori che li ospitava. L’analisi delle presenze a livello territoriale restituisce un quadro tutt’altro che emergenziale.

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La presenza di migranti in Italia non è in un numero tale da considerare il tema dell’accoglienza al pari di un’emergenza o peggio ancora di “un’invasione”.

Con l’avvicinarsi dei mesi caldi torna d’attualità nel dibattito pubblico l’accoglienza dei migranti in Italia. Una questione che, attraverso l’analisi dei dati, affrontiamo da anni.

Dopo lunghe battaglie, anche legali, abbiamo finalmente ottenuto l’accesso ai dati sulle presenze nel sistema tra il 2018 e il 2019 in tutti i centri di prima accoglienza e i centri di accoglienza straordinaria in Italia. Un patrimonio informativo prezioso, cui abbiamo dedicato il rapporto “Centri d’Italia, una mappatura dell’accoglienza“, realizzato insieme a ActionAid Italia.

Esaminare i dati sui centri di accoglienza al 2019 è importante, perché è in quel periodo che iniziano a emergere i primi effetti del decreto sicurezza, voluto dall’allora ministro dell’interno Matteo Salvini. Un provvedimento sostituito dalla nuova riforma approvata lo scorso anno.

2 comuni su 10 ospitano centri di accoglienza

Sul territorio italiano, al 31 dicembre 2019 erano presenti poco più di 66mila persone accolte in centri di accoglienza a gestione centralizzata (governativa o prefettizia), di cui la stragrande maggioranza era nei centri di accoglienza straordinaria (Cas) e i rimanenti nei centri di prima accoglienza (Cpa/hotspot).

66.642 persone accolte nei centri di accoglienza in Italia al 31 dicembre 2019, di cui 63.995 nei centri di accoglienza straordinaria e 2.647 nei centri di prima accoglienza.

Questi centri risultavano aperti sui territori di 1.822 comuni, il 23% del totale dei comuni in Italia.

È bene sottolineare che da questi dati sono esclusi gli ospiti della cosiddetta seconda accoglienza, il sistema a titolarità pubblica di competenza e facoltà dei comuni, che negli anni ha preso il nome di Sprar, Siproimi e, più recentemente, Sai.

Una volta soccorsi e identificati, i cittadini stranieri entrati irregolarmente in Italia che manifestano la volontà di richiedere asilo vengono trasferiti in centri di prima accoglienza. Il decreto sicurezza prevedeva il passaggio obbligato dei richiedenti asilo nei Cas, prima dell’entrata nel sistema della seconda accoglienza. Vai a "Come funziona l’accoglienza dei migranti in Italia"

Le presenze in regioni e province

Se i Cpa vengono insediati principalmente in aree non lontane dai punti di ingresso nel paese, i Cas sono dislocati in tutte le regioni italiane.

La mappa mostra la presenza di ospiti in centri di accoglienza nelle regioni italiane, il numero di centri attivi nel 2019, e il numero medio di presenze per ogni centro. Sono state considerate le presenze totali in centri di accoglienza straordinaria (per adulti e minori) e centri di prima accoglienza (cpa e hotspot) attivi al 31 dicembre 2019.

FONTE: elaborazione openpolis su dati del ministero dell'interno
(ultimo aggiornamento: mercoledì 24 Marzo 2021)

Le regioni dove si concentravano più richiedenti asilo e rifugiati sono tre tra le più popolose del centro e del nord: Lombardia (10.317 presenze), Emilia Romagna (7.026) e Piemonte (6.701). L'Emilia Romagna è la regione dove nel 2019 erano attivi più centri di accoglienza (898), seguita da Lombardia (831) e Piemonte (644).

Guardando al numero delle presenze in ogni centro, occorre evidenziare come, in media, ci fossero più ospiti nei centri del sud. Infatti, ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano (che registrava 38,5 ospiti in media per ogni centro), le presenze medie maggiori nel 2019 si verificavano in Sicilia (37,8), Calabria (33,7), Campania (31) e Puglia (30,4).

Le regioni con una media minore di presenze per centro erano invece Umbria (5,9) e Valle d'Aosta (5,5).

Il grafico mostra la presenza di ospiti in centri di accoglienza e il numero di centri attivi nel 2019, nelle 10 province che fanno registrare maggiori presenze. Sono state considerate le 10 province italiane che nel 2019 presentano percentuali maggiori di comuni interessati. Sono stati considerati i centri di accoglienza straordinaria (Cas) e i centri di prima accoglienza (Cpa/hotspot) attivi al 31 dicembre 2019.

FONTE: elaborazione openpolis su dati ministero dell'interno
(ultimo aggiornamento: mercoledì 24 Marzo 2021)

Le maggiori aree urbane del paese sono le più interessate dalla presenza di richiedenti asilo e rifugiati. La città metropolitana di Torino fa registrare il numero maggiore di persone accolte (3.346), superiore agli ospiti nelle aree di Roma (2.249), Milano (2.205) e Napoli (2.190).

È interessante tuttavia notare che nella provincia di Torino erano attivi ben 394 centri, molti di più di quelli installati nelle province di Roma (38), Milano (50) e Napoli (57). Questo perché nell'area del capoluogo piemontese vi erano centri di dimensioni più ridotte, mentre c'era una maggiore concentrazione di presenze per centro nella città metropolitana della capitale.

La situazione nelle grandi città

Come detto, ospiti e centri di accoglienza sono in maggioranza nelle città con popolazione superiore ai 200mila residenti. Tra queste spicca Milano, con 1.456 persone al 31 dicembre 2019, seguita da Torino (1.135), Genova (1.062), Roma (916) e Trieste (813).

In fondo alla classifica troviamo invece Firenze, con 184 ospiti presenti nei centri, e Venezia (103).

Il grafico mostra il numero di presenze in centri di accoglienza straordinaria (Cas) e centri di prima accoglienza (Cpa/hotspot) nei comuni italiani con popolazione superiore a 200mila abitanti. Sono stati considerati i centri attivi al 31 dicembre 2019. Tra le città con popolazione superiore a 200mila abitanti non figura Catania perché alla data di rilevazione non risultano centri attivi.

FONTE: elaborazione openpolis su dati ministero dell'interno
(ultimo aggiornamento: mercoledì 24 Marzo 2021)

I numeri assoluti, tuttavia, non danno piena completezza sull'incidenza delle presenze di ospiti e centri nelle grandi città. Per questo è utile analizzare la percentuale di richiedenti asilo rispetto alla popolazione residente in queste città, considerando che la media nazionale al 2019 è lo 0,20%. Vale a dire che nei comuni dove sorgono centri di accoglienza c'è 1 ospite ogni 508 abitanti.

Il grafico mostra la percentuale di presenze di richiedenti asilo nei centri rispetto alla popolazione residente della città considerata. Sono stati considerati i centri di accoglienza straordinaria (Cas) e centri di prima accoglienza (Cpa/hotspot) attivi al 31 dicembre 2019 nelle città con popolazione superiore a 200mila abitanti, ad eccezione di Catania, dove alla data di rilevazione non figurano centri attivi.

FONTE: elaborazione openpolis su dati ministero dell'interno
(ultimo aggiornamento: mercoledì 24 Marzo 2021)

Con 813 persone su una popolazione di circa 202mila residenti, Trieste tra le grandi città era quella dove la presenza di richiedenti asilo nei centri di accoglienza incideva di più sulla popolazione: 0,40%. Tra i comuni considerati solo altri due (Padova e Bari) hanno fatto registrare percentuali maggiori alla media nazionale. In ogni caso, è evidente che siamo di fronte a percentuali molto basse.

Le città dove l'incidenza di ospiti nei centri risultava più bassa rispetto alla popolazione erano Palermo e Firenze (entrambe lo 0,05%), Venezia (0,04%) e Roma (0,03%).

Se estendiamo l'analisi a tutti i comuni che nel 2019 erano interessati da almeno un centro di accoglienza (1.822), possiamo notare che solo 3 territori superavano un'incidenza del 10%. Si tratta, tuttavia, sempre di piccoli comuni.

Inoltre, solo in 255 territori comunali si è oltrepassata la soglia dell'1% di richiedenti asilo sulla popolazione residente.

14% dei comuni interessati da centri accoglienza nel 2019 superava la soglia del 1% di richiedenti asilo e rifugiati rispetto alla popolazione residente.

Per conoscere le informazioni su un comune è sufficiente cliccare sulla casella Cerca… e digita il nome del comune. È possibile cambiare l’ordine della tabella cliccando sull’intestazione delle colonne.

La tabella mostra il numero di presenze, di centri attivi e la percentuale di presenze rispetto alla popolazione residente, in tutti i comuni interessati da almeno un centro di accoglienza straordinaria (Cas) e/o centro di prima accoglienza (Cpa/hotspot) al 31 dicembre 2019. In alcuni comuni alla data di rilevazione risultano centri attivi, ma le presenze registrate sono pari a 0.

FONTE: elaborazione openpolis su dati ministero dell'interno
(ultimo aggiornamento: mercoledì 24 Marzo 2021)

Il comune di Reggio Emilia è in assoluto quello all'interno del quale sono stati attivi nel 2019 il maggior numero di centri: 126.

Dopo il capoluogo emiliano nella classifica dei comuni interessati da più centri figurano Genova (113), Trieste (107), Torino (103) e Perugia (84).

Foto credit: ministero dell'interno

 

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