Le famiglie monogenitoriali in povertà

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Vai all’approfondimento “Quanto incide la povertà nelle famiglie monogenitoriali

1 milione

i nuclei monogenitoriali con almeno un figlio minore in Italia. Il numero di famiglie monogenitoriali è molto aumentato nell’arco degli ultimi 30 anni. Fino alla metà degli anni ’90, erano poco meno di 500mila i nuclei composti da un solo genitore e almeno un figlio sotto i 18 anni. Nell’ultimo decennio sono progressivamente aumentati, superando il milione nel periodo 2015-16. Nel 2021 sono arrivati a 1 milione e 62mila. Un dato in flessione rispetto al biennio 2019-20 (periodo in cui avevano superato il milione e 100mila). Ma in aumento quasi del 10% dal 2012, quando erano 966mila. Vai al grafico.

86,4%

di questi nuclei è composto da una madre sola con figli minori. Le donne sono nella maggior parte dei casi il genitore di riferimento delle famiglie monogenitoriali. Da una stima di Istat effettuata nel 2018 sul biennio 2015-16, le madri sole rappresentavano infatti oltre l’80% dei nuclei monogenitore con figli a carico. Vai all’articolo.

63,8%

le madri sole occupate. Sempre dalla stessa stima, era emerso come la maggior parte delle madri sole avesse un lavoro (63,8% dei casi), una quota in calo dopo la crisi economica a cavallo degli anni 2000 e 2010. Nel 2016 il 24,4% delle madri sole risultava inattiva e quasi il 12% era disoccupata. Tale dinamica pone le famiglie monogenitoriali con figli a carico in una situazione spesso precaria dal punto di vista economico, come i dati più recenti sulla povertà sembrano confermare. Vai all’articolo.

11,5%

i nuclei monogenitoriali con minori a carico in povertà assoluta nel 2021. Le famiglie monogenitoriali si trovano più spesso della media a rischio indigenza con conseguenze dirette sulla vita dei bambini. Ad esempio il rischio di povertà alimentare: quasi 1 nucleo monogenitoriale su 10 ha dichiarato di non potersi permettere carne o pesce ogni 2 giorni nel 2021. Vai al grafico.

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gli edifici scolastici statali dotati di mensa nei comuni a maggior incidenza di famiglie monogenitoriali. Parliamo del 32,2% del patrimonio edilizio attivo nell’anno scolastico 2020/2, un valore sostanzialmente in linea con la media nazionale (31,1%). Nelle politiche di contrasto alla povertà alimentare, le mense rivestono un ruolo cruciale, che si deve accompagnare agli altri strumenti di sostegno. Un ruolo sottolineato anche nelle relazioni del garante per l’infanzia: per alcuni bambini rappresenta il pasto più completo e sano della giornata. Vai al grafico.

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