Nei territori con più famiglie monogenitoriali una scuola su 3 ha la mensa

Confronto tra incidenza delle giovani famiglie monogenitoriali e la percentuale di edifici scolastici statali dotati di mensa nei comuni italiani

Nell’ultimo censimento generale, l’incidenza delle giovani famiglie monogenitoriali, con madre o padre di età inferiore ai 35 anni, era pari all’1% del totale. Una quota variabile dall’1,3% del Lazio allo 0,6% della Basilicata. Partendo da questo dato di contesto, abbiamo isolato i comuni a maggior incidenza di giovani famiglie monogenitoriali. Su oltre 8mila comuni esistenti nel 2011, solo 449 (il 5,5% del totale) avevano un’incidenza di questi nuclei pari o superiore al 2%. Ovvero almeno il doppio della media nazionale in quell’anno.

In questi territori a maggior incidenza di famiglie monogenitoriali, evidenziati con i confini rossi sulla mappa, circa un terzo degli edifici scolastici statali ha la mensa. Parliamo del 32,2% del patrimonio edilizio attivo nell’anno scolastico 2020/21. Un valore sostanzialmente in linea con la media nazionale (31,1%) e anche con quello dei comuni a minor incidenza di famiglie monogenitoriali (30,9%).

L’indicatore sulle famiglie monogenitoriali giovani, calcolato al censimento 2011, si riferisce alla percentuale di famiglie composte da un solo nucleo, di tipo monogenitorale giovane (padre/madre con meno di 35 anni) sul totale delle famiglie mononucleari.

L’indicatore sulle mense misura il rapporto percentuale tra gli edifici scolastici statali dotati di mensa e il totale degli edifici scolastici statali (a.s. 2020/21).

Non sono disponibili dati per il Trentino-Alto Adige. I dati, pubblicati sul portale open data del ministero dell’istruzione, sono forniti dagli enti locali proprietari o gestori degli edifici adibiti ad uso scolastico.

FONTE: elaborazione openpolis – Con i Bambini su dati Istat e ministero dell’istruzione
(pubblicati: mercoledì 12 Gennaio 2022)

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