Il Pnrr per il sociale e le difficoltà del governo

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi “Il governo non ha chiesto la quarta rata di fondi Pnrr“ e “Il Pnrr, le politiche sociali e il terzo settore“.

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le scadenze del Pnrr non completate entro il termine del 30 giugno. Nel primo semestre dell’anno il nostro paese avrebbe dovuto portare a compimento 27 adempimenti legati al Pnrr. Alla data del 27 giugno ne erano stati completati solo 10, mentre 4 erano a buon punto. Tra le scadenze non completate 4 riguardavano la transizione ecologica e 2 le infrastrutture. Vai al grafico.

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le scadenze di cui la cabina di regia ha approvato una revisione. Le rimodulazioni introdotte riguardano gli asili nido, l’utilizzo dell’idrogeno nei trasporti, super bonus e sisma bonus e la creazione di imprese femminili. Questa modifica però non è già operativa. Deve prima essere approvata dalla commissione europea. Solo successivamente l’Italia potrà inviare la richiesta di finanziamento legata alle scadenze modificate. Vai al glossario. 

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le misure del Pnrr che possono vedere un coinvolgimento diretto del terzo settore. Abbiamo avviato una collaborazione con il Forum Nazionale del Terzo Settore grazie alla quale monitoreremo e approfondiremo gli investimenti del piano di particolare interesse per le realtà di questo ambito. Parliamo di interventi per oltre 40 miliardi di cui 21,5 circa già assegnati. Tra le misure maggiormente finanziate al momento ci sono la rigenerazione urbana (7,2 miliardi assegnati), gli interventi per asili nido e scuole per l’infanzia (3,6 miliardi) e la costruzione di case della comunità (2,4 miliardi). Vai al report. 

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le misure del Pnrr dedicate a persone particolarmente fragili. All’interno del report abbiamo approfondito contenuti e progetti finanziati a favore di 3 fasce di popolazione che hanno risentito in maniera particolare della pandemia. Le persone anziane, i soggetti con disabilità e i senza dimora. Nel primo caso l’obiettivo è quello di assicurare una maggiore autonomia, prevenendo l’ospedalizzazione ed evitando il più possibile l’istituzionalizzazione nelle case di cura. Anche per quanto riguarda le persone con disabilità l’obiettivo è una maggiore autonomia, accompagnata dall’acquisizione di competenze utili per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro. Infine la misura a favore dei senza dimora va in due direzioni: da un lato garantire assistenza immediata a chi ne ha bisogno, dall’altro avviare processi di reinserimento sociale. Vai al report. 

1,31 mld €

le risorse già assegnate nell’ambito delle 3 misure oggetto del report. I progetti ammessi a finanziamento a favore di anziani, persone disabili e senza fissa dimora sono 2.036 a livello nazionale, un po’ meno del target originario previsto (2.125). A livello regionale, il territorio a cui sono stati assegnati più fondi è la Lombardia (circa 200 milioni di euro). Seguono Lazio (152,5 milioni), Campania (123,5 milioni) ed Emilia Romagna (circa 107 milioni). Vai al grafico. 

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