Quattro scadenze sulla transizione ecologica sono in ritardo

Il quadro completo sullo stato di avanzamento delle scadenze di rilevanza europea che l'Italia avrebbe dovuto conseguire entro il 30 giugno 2023, suddivise per tema

Le scadenze che il nostro paese avrebbe dovuto portare a compimento entro il 30 giugno 2023 sono 27 in totale. Queste abbracciano 11 diversi macro-temi. La maggior parte degli adempimenti riguardava la transizione ecologica (7), la pubblica amministrazione (4), l’inclusione sociale e il lavoro e le imprese (3). Solo 7 scadenze sono state completate: due riguardano la transizione ecologica e l’inclusione sociale. Una scadenza completata invece per quanto riguarda la Pa, la digitalizzazione e il fisco. La transizione ecologica è però anche la categoria che vede più scadenze in ritardo (4). Seguono pubblica amministrazione, impresa e lavoro, scuola università e ricerca e infrastrutture con 2 scadenze non completate ciascuno.

La classificazione delle scadenze per tema è frutto di una elaborazione originale Openpolis. Nel grafico è stata mantenuta la categoria “a buon punto” per evidenziare i milestone e i target che, in base alle informazioni disponibili, possono essere considerati in stato più avanzato rispetto agli altri. Ciò nonostante, non essendo stata comunque rispettata la scadenza del 30 giugno, anche questi debbono considerarsi in ritardo.

FONTE: elaborazione openpolis su dati OpenPNRR, governo e parlamento
(ultimo aggiornamento: martedì 27 Giugno 2023)

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