I diritti incondizionati dei minori con disabilità Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi “L’impegno necessario per l’inclusione dei minori con disabilità“.

Oltre 21 anni

dall’approvazione della legge 104 del 1992. Si tratta della norma fondamentale che in Italia stabilisce il quadro per garantire l’assistenza, l’integrazione e i diritti delle persone con disabilità. All’articolo 12 recita che “l’esercizio del diritto all’educazione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né di altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all’handicap.” Vai all’articolo.

2009

l’anno in cui è stata ratificata dall’Italia la convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Questa ha comportato un vero e proprio cambio di paradigma nelle politiche in materia. Il minore con disabilità non va considerato solo l’utente di un servizio dedicato, ma in quanto persona che ha diritto di veder rimossi gli ostacoli alla partecipazione alla vita pubblica, sociale e culturale. Ciò significa offrire un’ampia rete di servizi socio-educativi, all’interno della scuola e non solo, come gli insegnanti di sostegno e gli assistenti all’autonomia. Vuol dire disporre di scuole inclusive, anche nella progettazione, ed effettivamente accessibili. A partire dalla necessità di un trasporto scolastico garantito a tutte e tutti. Vai all’articolo.

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gli edifici scolastici statali che dispongono di un servizio di trasporto dedicato agli alunni con disabilità. Nell’anno scolastico 2021/22, in base ai dati raccolti dal ministero dell’istruzione, circa la metà degli edifici scolastici (48,1%) è risultato raggiungibile con il trasporto dedicato agli alunni con disabilità. Una percentuale che è fortemente variabile sul territorio nazionale. Vai all’articolo.

120 milioni €

le risorse aggiuntive stanziate dal 2027 per il trasporto degli studenti con disabilità. Quando si fissano dei principi, il rischio è che restino solo sulla carta. Per questo la prospettiva è l’inserimento di tutti i servizi per i minori con disabilità tra i Lep, i livelli essenziali delle prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale. In vista dell’introduzione di un vero e proprio livello essenziale delle prestazioni, la legge di bilancio 2022 ha introdotto un’obiettivo di servizio sul trasporto per gli alunni con disabilità. Ciò significa che lo stato ogni anno deve destinare ai comuni – in base al fabbisogno – le risorse affinché possano garantire il servizio sul territorio. L’obiettivo è stato finanziato con 30 milioni nel 2022, mentre 50 sono quelli stanziati per l’anno in corso. Gli importi sono destinati a crescere fino a 120 milioni di euro dal 2027. Vai al grafico.

5.098

i comuni finanziati nel 2023. Nell’anno in corso sono stati oltre cinquemila i comuni finanziati con questo scopo, per un importo totale di 50 milioni di euro. Si tratta di risorse legate a un target di aumento del numero di utenti che usufruiscono del servizio. Perciò, in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo, “dovranno essere restituite in tutto o in parte a seconda dei risultati raggiunti”. Lo stanziamento previsto dal fondo serve a garantire l’accesso al servizio a 14.373 utenti aggiuntivi, dagli alunni delle scuole d’infanzia a quelli delle secondarie di primo grado, distribuiti nei diversi comuni italiani. Vai alla mappa.

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