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La crisi sanitaria in corso e la necessità per le scuole di fare didattica a distanza hanno portato al centro del dibattito pubblico il processo di digitalizzazione del nostro paese.

Lo sviluppo di un’agenda digitale è cruciale nel contrasto alla povertà educativa.

Le criticità sono emerse fin da subito, in particolare i divari e le loro conseguenze in termini di opportunità educative. Da un lato, bambini e ragazzi che hanno potuto senza troppe difficoltà seguire le lezioni online, perché dotati di una connessione internet stabile e di un proprio pc o tablet con cui seguire la didattica. Dall’altro chi per motivi economici o territoriali si è ritrovato privo degli strumenti necessari per partecipare alle lezioni. Un divario che si aggiunge alle disuguaglianze educative e sociali già esistenti.

Ma come è possibile intervenire a livello di politiche pubbliche? Dotando gli alunni dei dispositivi necessari e garantendo un’ampia copertura della rete internet sul territorio. Osservando i dati relativi al periodo precedente all’inizio della pandemia, il Lazio risultava in linea con la media nazionale in termini di famiglie raggiunte dalla banda larga di base su rete fissa. Nel 2019 erano infatti il 96%, un punto percentuale in più rispetto al dato nazionale (95%).

Ci sono però due aspetti da approfondire: il primo è relativo alla velocità della connessione. Per seguire senza difficoltà ore di lezioni online è infatti auspicabile che le famiglie abbiano accesso a una connessione veloce o ultraveloce. E da questo punto di vista, se consideriamo le connessioni con velocità di download pari ad almeno 100 Mbps (megabit per secondo), vediamo come nel Lazio – mediamente – la copertura delle famiglie fosse superiore di oltre 10 punti alla media nazionale (36,8%).

48% le famiglie del Lazio raggiunte da una rete fissa con velocità di download pari o oltre i 100 Mbps, nel 2019.

In secondo luogo, la media regionale non è sufficiente ad avere un quadro completo della diffusione del servizio. È necessario approfondire l’analisi territoriale nel Lazio, per accorgerci dei divari digitali interni che esistono tra le province e tra i singoli comuni.

All’Autorità garante per le comunicazioni (Agcom) il decreto destinazione Italia (2013) ha affidato il compito di costituire una banca dati delle reti di accesso a internet sul territorio nazionale.

La stima sulle famiglie raggiunte dalla rete fissa di banda larga è effettuata analizzando i singoli punti raggiunti dalla rete secondo le linee guida indicate dal progetto “Study on Broadband and Infrastructure Mapping – SMART 2012/0022”.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Agcom
(ultimo aggiornamento: martedì 29 Ottobre 2019)

Roma è la provincia più urbanizzata del Lazio.

Nella città metropolitana di Roma, più della metà delle famiglie sono raggiunte da una rete fissa con velocità di download pari o oltre i 100 Mbps. Un dato (58,2%) che supera ampiamente quello regionale (48%) e quello nazionale (36,8%).

Al di sotto di queste soglie invece troviamo tutte le altre province. A partire da Latina (29,3%), seguita da Rieti e Viterbo, entrambe con quote inferiori al 20%. Chiude la classifica Frosinone, dove solo il 9,8% delle famiglie è potenzialmente raggiunto da una connessione ultraveloce.

Roma

Tra le province del Lazio, abbiamo visto che Roma è quella dove più famiglie (58,2%) hanno accesso a una rete fissa a 100 Mbps. Tuttavia, approfondendo l'analisi a livello comunale, emerge l'ampio divario tra il capoluogo e il resto del territorio, con il 48,8% dei comuni dove la connessione ultraveloce non raggiunge nessuna famiglia.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Agcom
(ultimo aggiornamento: martedì 29 Ottobre 2019)

73% le famiglie nel comune di Roma raggiunte da una rete fissa con velocità di download pari o oltre i 100 Mbps, nel 2019.

Si tratta della quota più alta della città metropolitana, seconda solo a quella di Carpineto Romano (75%), un comune delle aree interne con meno di 5.000 abitanti.

Le aree interne sono i comuni più distanti dai servizi essenziali. Vai a "Che cosa sono le aree interne"

Oltre al capoluogo, anche i poli di provincia Tivoli e Civitavecchia registrano dati elevati, rispettivamente a quota 62% e 52%. L'unica eccezione è rappresentata da Anzio, dove solo il 22% delle famiglie ha accesso a una connessione ultraveloce.

Il resto del territorio si divide infine tra l'area nord-est, dove la maggior parte dei comuni è priva di questa velocità di connessione; e i territori limitrofi al capoluogo, che registrano invece quote spesso elevate.

Frosinone

Solo il 9,8% delle famiglie residenti in provincia di Frosinone ha accesso a una rete fissa a 100 Mbps. Una quota che è la più bassa tra quelle di tutte le province del Lazio e che cala in quasi tutti i comuni.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Agcom
(ultimo aggiornamento: martedì 29 Ottobre 2019)

Tra questi il capoluogo, dove il 23% delle famiglie ha una rete fissa a 100 Mbps e l'altro comune polo, Cassino, a quota 25%. Si tratta della percentuale più elevata, registrata anche nei territori di Atina e Isola del Liri.

Nessun comune periferico ha accesso alla rete ultraveloce.

Per quanto riguarda il resto del territorio, i dati registrati sono ampiamente inferiori anche tra i comuni limitrofi ai poli. Come ad esempio Alatri (14%), che è anche tra i più popolosi della provincia, Veroli (7%), Cervaro (2%) e Villa Santa Lucia (3%).

Scarica, condividi e riutilizza i dati

I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati sulla percentuale di famiglie raggiunte dalla banda larga di rete fissa sono di fonte Agcom.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Agcom
(ultimo aggiornamento: martedì 29 Ottobre 2019)

Foto credits: Unsplash Cherrydeck - Licenza

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