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Nel capitolo precedente abbiamo accennato alla dispersione scolastica come a una delle possibili conseguenze della scarsa raggiungibilità delle scuole. Ma i fenomeni di dispersione hanno numerose cause, in primis il contesto di origine di bambini e ragazzi.

Condizioni di disagio economico e sociale delle famiglie, unite alla carenza di servizi educativi sul territorio, possono infatti ostacolare il percorso scolastico dei minori. Portandoli anche alla scelta estrema di abbandonare gli studi prima del raggiungimento del diploma.

Per un giovane, lasciare la scuola prima del tempo significa avere più difficoltà nel trovare un’occupazione stabile. Quindi anche maggiori probabilità di ricadere nell’esclusione sociale. Vai a "Che cos’è l’abbandono scolastico"

Secondo i dati più recenti, nel 2019 in Italia il 13,5% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni è uscito dal proprio percorso educativo prima di conseguire il diploma. Un dato che posiziona il nostro paese al quarto posto per abbandono scolastico tra gli stati europei.

11,3% i ragazzi 18-24 che hanno abbandonato precocemente gli studi nel Lazio, nel 2018.

La media regionale del Lazio è quindi inferiore a quella nazionale, anche se lievemente e anche se, in 2 delle 5 province, il fenomeno incide in misura più ampia.

Per misurare gli abbandoni scolastici, la scelta metodologica adottata a livello europeo è utilizzare come indicatore indiretto la percentuale di giovani tra 18 e 24 anni che hanno solo la licenza media. Tra questi viene incluso anche chi ha conseguito una qualifica professionale regionale di primo livello con durata inferiore ai due anni.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Svimez e Istat
(ultimo aggiornamento: martedì 11 Settembre 2018)

Con il 15,7% e il 13,4% di giovani usciti dalla scuola prima del tempo, le province di Frosinone e Rieti sono ai primi posti per abbandoni nel Lazio.

Gli abbandoni in provincia di Frosinone superano anche la media nazionale.

Segue la città metropolitana di Roma, con una quota del 10,7%, mentre chiudono la classifica Latina e Viterbo. Rispettivamente con un tasso dell'8,2% e del 7,7%, percentuali ampiamente inferiori rispetto alle prime.

Volendo osservare i dati a livello comunale, per avere un quadro completo dell'incidenza del fenomeno, abbiamo dovuto considerare un indicatore diverso. Si tratta di quello elaborato da Istat sulla base delle informazioni raccolte nel censimento 2011, che considera per ogni comune la percentuale di ragazzi tra 15-24 anni senza diploma e fuori da percorsi di studio o formazione. Questi dati, anche se lontani nell'aggiornamento, possono comunque essere utili per avere un'idea della diffusione del fenomeno a livello comunale.

Viterbo

Come abbiamo appena sottolineato, la provincia di Viterbo risulta, ai dati 2018, la meno colpita dall'abbandono scolastico (7,7%). Una quota che, tuttavia, fino a 10 anni veniva superata da tutti i comuni della provincia.

Il dato calcola la percentuale di residenti tra 15 e 24 anni che – alla data del censimento – avevano la sola licenza media e non frequentavano alcun corso di studi o formazione professionale. I dati più recenti disponibili sui comuni risalgono al censimento del 2011.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: sabato 31 Dicembre 2011)

Nel 2011, solo il 10,6% dei residenti 15-24 del comune di Viterbo hanno abbandonato gli studi prima del tempo. Percentuali più basse si registrano solo in due territori, Valentano (9,10%) e Vitorchiano (8,8%).

La maggior parte dei comuni aveva più del 15% di abbandoni.

Come emerge in modo chiaro dalla mappa, il fenomeno risulta invece particolarmente diffuso nell'area a est della provincia. I comuni periferici di Tessennano (33,3%), Farnese (28,3%) e Canino (27,5%) sono infatti ai primi posti per uscite precoci dagli studi. Seguiti, tra gli altri, dai territori limitrofi di Onano (24,4%), Montalto di Castro (23,8%) e Arlena di Castro (23,5%).

Frosinone

Secondo i dati 2017, la provincia di Frosinone è la più colpita nel Lazio dal fenomeno dell'abbandono scolastico. Qui i giovani 18-24 con la sola licenza media sono il 15,7%. Una quota che supera le medie regionale e nazionale, rispettivamente 11,3% e 14,5% in base ai dati 2018.

Come anticipato in precedenza, i dati comunali (2011) sono meno aggiornati di quelli provinciali (2017) e fanno riferimento a un indicatore diverso (la fascia 15-24 anni invece di quella 18-24). Fatta questa premessa, provando con i dovuti limiti di analisi a confrontare i dati comunali 2011 con le medie provinciali 2017, emerge un elemento interessante. Da un lato, nella provincia di Viterbo il fenomeno sembrava incidere di più 10 anni fa, a fronte di una media 2017 che è la più bassa della regione. Dall'altro, nella provincia di Frosinone assistiamo a una tendenza contraria. Cioè un tasso medio di abbandono che al 2017 è il più alto nel Lazio, ma dati 2011 dai quali i comuni risultano meno colpiti dal fenomeno.

13,3% il valore mediano del tasso di abbandono tra i comuni della provincia di Frosinone nel 2011.

Cioè 2,5 punti percentuali in meno rispetto allo stesso dato osservato per i comuni della provincia di Viterbo ( 15,8%).

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: sabato 31 Dicembre 2011)

Osservando i dati 2011, i territori periferici e intermedi risultano i più colpiti dal fenomeno, meno incisivo invece nei comuni di cintura e nel capoluogo, unico polo della provincia.

I comuni polo sono quelli che offrono tutti i servizi essenziali (educazione, sanità, trasporti). Vai a "Che cosa sono le aree interne"

Il comune di Frosinone presentava nel 2011 un tasso di abbandono del 15,3%, superiore quindi al valore mediano della provincia (13,3%). Quote più alte di quella del capoluogo si registrano in buona parte del territorio. A partire dai piccoli comuni di Filettino (53,8%), Acquafondata (41,7%), San Biagio Saracinisco (35%) e Casalattico (30,2%), tutti con meno di 1.000 residenti.

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I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. Le fonti dei dati su abbandono scolastico sono Istat e Svimez.

Per sapere quanto è alto il tasso di abbandono scolastico nel tuo territorio, clicca sulla casella Cerca… e digita il nome del tuo comune. Puoi cambiare l’ordine della tabella cliccando sull’intestazione delle colonne.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: sabato 31 Dicembre 2011)

Foto credits: Unsplash Amir Hosseini - Licenza

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