Le persone con disabilità sono maggiormente esposte alla marginalizzazione economica e sociale. L'intervento pubblico può tutelarle e fornire loro maggiore autonomia.
L'inclusione degli studenti con disabilità è legata anche all'offerta di figure di supporto. In crescita gli insegnanti di sostegno, ma non sempre con formazione specifica. Permangono divari territoriali nella presenza di assistenti all'autonomia e alla comunicazione.
L’inclusione delle disabilità è un aspetto importante per la tutela di una parte della popolazione. Attraverso i bilanci, i comuni possono prevedere delle spese per intervenire concretamente e garantire la tutela dei diritti.
La funzione sociale dei comuni è stata oggetto di un profondo cambio metodologico nel sistema di federalismo fiscale, che mira a ridurre gli ampi divari di spesa e di offerta di servizi sociali sul territorio.
Sono quasi 300mila gli alunni con disabilità in Italia. Il 26,4% presenta un disturbo generalizzato dello sviluppo, come l'autismo. Bambini e ragazzi il cui percorso di inclusione è diventato più difficile nella fase che stiamo vivendo.
L'attenzione delle istituzioni alle disabilità è parte delle politiche di inclusione sociale che migliorano la vita degli individui e della collettività. In questo senso il sostegno dei comuni, enti di prossimità per eccellenza, è fondamentale.
Negli ultimi 10 anni il numero di studenti disabili è costantemente aumentato fino a sfiorare le 284mila unità. A questi giovani deve essere garantito il diritto di frequentare la scuola come a tutti gli altri. Per questo è fondamentale monitorare il livello di accessibilità delle strutture.
Il diritto all'educazione del minore non può essere compromesso da una disabilità. Ma per garantire questa prerogativa c'è bisogno di servizi diffusi sul territorio.