Nel mezzogiorno sono in aumento i periodi prolungati di caldo intenso. Un dato che va contestualizzato tenendo conto anche dell'incremento delle temperature medie in tutto il paese.
Il 2021 è stato un anno critico per l'ambiente. Uno degli effetti più evidenti è stato l'elevato numero di incendi, che hanno bruciato quasi il triplo degli ettari rispetto al 2020 - confermando la tendenza al progressivo aumento. L'Italia detiene in questo senso il triste record europeo.
L'aumento medio delle temperature determina un incremento dei giorni estivi e delle notti tropicali, con conseguenze sull'ambiente e sulle attività umane.
L'agricoltura biologica è un metodo di produzione, preparazione e distribuzione di alimenti sostenibile. Il green deal europeo la promuove, ma ancora molti paesi sono lontani dagli obiettivi prefissati. In Italia, è particolarmente diffusa al centro sud.
L'auto è ancora il mezzo predominante e in molti comuni la densità veicolare e il suo potenziale inquinante risultano particolarmente elevati. Incoraggiare l'uso dei mezzi pubblici è un modo per ridurre l'impatto dei trasporti, e a questo fine il Pnrr ha stanziato 3,6 miliardi di euro.
La desertificazione è uno degli effetti più dannosi del cambiamento climatico, perché la mancanza di acqua crea problemi di approvvigionamento idrico e insicurezza alimentare. Sempre più persone si trovano per questo costrette a migrare.
Il cambiamento climatico è causato principalmente dai paesi ad alto reddito, ma colpisce asimmetricamente i più poveri, imponendo loro costi che non sono in grado di coprire. Lo mostra un recente report Oxfam sulle disuguaglianze climatiche.
Tra le varie misure per la mobilità sostenibile, il piano nazionale di ripresa e resilienza prevede anche lo stanziamento di 600 milioni di euro per il rafforzamento delle ciclovie, urbane e turistiche. Abbiamo ricostruito la situazione del nostro paese precedente agli investimenti.
L'acqua potabile è una risorsa fondamentale per la nostra sopravvivenza, ma esauribile. L'Italia è il secondo paese Ue che ne estrae di più per uso pubblico quotidiano, ma nei centri abitati oltre un terzo va perso a causa di problemi tecnici del sistema idrico.