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Dichiarazione di Giovanni Saverio Furio PITTELLA

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: Gruppo socialista al Parlamento europeo) 


 

I buoni risultati sul pacchetto clima ed energia servono per rilanciare l'Europa

  • (09 gennaio 2009) - fonte: web site - Gianni Pittella - inserita il 10 gennaio 2009 da 31

    L'Europa ha imboccato una strada coraggiosa e ambiziosa, divenendo leader mondiale nella lotta al cambiamento climatico e in una nuova e moderna politica energetica capace di suscitare sviluppo sostenibile, buona occupazione, crescita. E su questa strada, fino alla fine, il governo italiano ha posto intralci, non curante dei grandi vantaggi che le decisioni europee avranno anche per la società e l'economia italiana. Mi riferisco all'approvazione del pacchetto clima ed energia.
    Questa vicenda conferma che il centrodestra italiano si muove nei confronti delle istituzioni europee in modo difensivo, presentando Bruxelles come dispensatrice di danni e se stesso come capace di ridurre gli stessi. È miopia. Con la traduzione in misure legislative del pacchetto energia clima su cui ha lavorato in modo coerente il Parlamento europeo (che è codecisore con pari dignità del Consiglio), avvalendosi della competenza di deputati come Guido Sacconi, verrà un impulso determinante perché altri ci seguano, concorrendo con noi - penso agli USA di Obama - ad un mondo più sicuro, più vivibile, più ricco di opportunità anche occupazionali e produttive legate alla innovazione e ai settori verdi.
    Ritengo invece mediocri le decisioni adottate in merito alla crisi economico finanziaria. Riguardo ai rischi di recessione che gravano sull'Europa, la via per rilanciare la nostra competitività sul piano mondiale è quella di aumentare la spesa pubblica. Ma va fatto con risorse europee. Dei circa 200 miliardi di euro previsti da piano di rilancio appena approvato solamente 30 provengono dal bilancio comunitario. I restanti 170 miliardi dovranno, infatti, essere sborsati dagli Stati membri. L'Unione continua ad essere ostaggio di un bilancio legato ai trasferimenti nazionali che non offre alcuna autonomia finanziaria in situazioni di crisi come quella attuale. È paradossale che continuino a restare inascoltati gli autorevoli richiami - il più recente quello del Presidente Delors di alcune settimana fa dalle colonne di "Le Monde" - a considerare l'opportunità di utilizzare lo strumento degli EuroBond per finanziare gli investimenti strategici europei. All'Europa servono i mezzi per sostenere i fini ed oggi il fine primario è ridare fiato alla crescita e alla coesione attraverso un grande programma di produzione di beni pubblici comuni: energia rinnovabile, ricerca e istruzione, grandi reti infrastrutturali, mobilità dei giovani, sicurezza interna ed esterna.
    Ma se non risolviamo il problema politico delle risorse, tutto questo sarà una pia illusione e l'Europa avrà smarrito una grande chance.
    Farà bene dunque il Partito Democratico a farne tema centrale della prossima campagna elettorale e punto essenziale del suo raccordo con le forze riformiste e socialiste europee.

    Fonte: web site - Gianni Pittella | vai alla pagina
    Argomenti: parlamento europeo, Clima, europa, energia, unione europea, Obama, socialisti, pacchetto clima, crisi economica, bilancio europeo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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