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Dichiarazione di Giuliano CAZZOLA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI) 


 

«Niente allarmismi intervenire sulla previdenza» - INTERVISTA

  • (02 gennaio 2009) - fonte: Il Mattino - Giusy Franzese - inserita il 02 gennaio 2009 da 31

    «È bene essere preparati ad affrontare anche le situazioni più difficili. A guardare, però, i modelli di vita degli italiani di questi ultimi giorni del 2008, o stiamo ballando sul Titanic dando fondo alle ultime risorse, oppure non si vedono tutti questi cambiamenti di una società tanto impoverita». Giuliano Cazzola, vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera (Pdl), non nega che la crisi economica sia imponente, ma mette in guardia dalle esagerazioni.
    Prove ardue e pericoli da non sottovalutare. Il 2009 sarà davvero così tremendo?
    «Come riconosce anche il presidente della Confesercenti c’è molta esagerazione sul crollo dei consumi. C’è una situazione difficile nel manifatturiero, con crolli degli ordini e banche che chiedono il rientro dei prestiti, ma negli altri comparti la situazione non va così male».
    Nel suo messaggio il Capo dello Stato si appella alla collaborazione tra maggioranza e opposizione per realizzare riforme condivise. Può la crisi economica essere da stimolo per il dialogo?
    «Me lo auguro. Credo, tra l’altro, che anche in questi mesi il confronto sia stato meno duro di quanto non appaia. Non è che ci si spari a palle incatenate. In molti provvedimenti il dialogo c’è stato. Ora la prova della verità sarà il decreto 185, la manovra anticrisi del governo, che si inizierà a votare dalla prossima settimana».
    È possibile, con la riforma degli ammortizzatori sociali, estendere le tutele occupazionali anche ai precari, senza mettere a repentaglio il risanamento dei conti pubblici?
    «Il ministro Sacconi sta tentando di fare un’operazione molto ambiziosa e complessa, coinvolgendo Regioni e fondo sociale europeo. Certo le risorse restano modeste. A meno che non si decida riequilibrare la spesa sociale».
    Minori soldi per le pensioni a favore di più fondi per la tutela dell’occupazione, ad esempio?
    «Sì. Portando l’età pensionabile delle donne a 62 anni si risparmierebbe un miliardo di euro l’anno. Ma purtroppo non vedo questa volontà nemmeno nel governo».
    Il Papa ha ammonito: niente rattoppi. È possibile un nuovo modello di sviluppo con minori disuguaglianze sociali?
    «La crisi ha portato ad una concertazione più forte che nel passato e a livello europeo, e a livello di tutti i paesi più industrializzati. Finora si sono fatte politiche di contenimento e difesa, se si riuscirà a passare a politiche attive e a un nuovo ordine mondiale è da vedere. Oggi tutti confidiamo nella nuova presidenza americana. Anche l’Italia quest’anno, con la presidenza del G8, potrà svolgere un ruolo importante».

    Fonte: Il Mattino - Giusy Franzese | vai alla pagina
    Argomenti: pensioni, occupazione, precari, decreto salvacrisi, crisi economica, età pensionabile, ammortizzatori sociali, FSE - Fondo Sociale Europeo | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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