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Dichiarazione di Carlo COSTANTINI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) 


 

«L'Abruzzo non ha bisogno dell'elemosina di Berlusconi» - INTERVISTA

  • (14 dicembre 2008) - fonte: l'Unità - Ninni Andriolo - inserita il 14 dicembre 2008 da 31

    Da governatore dell’Abruzzo, «fin da martedì», chiederebbe a Berlusconi di mantenere le «molteplici promesse» sbandierate in campagna elettorale. «Lui è il premier di tutti gli italiani - ricorda - e non solo di chi vota per la sua parte». Carlo Costantini, 46 anni, esponente dell’Idv al quale il centrosinistra affida il compito di far dimenticare Del Turco. Sindaco di San Giovanni Teatino dal 1997, già «della componente prodiana dei popolari», Costantini conobbe Di Pietro nella stagione dell’Asinello.
    L'adesione alla Margherita, poi, e infine, due anni fa, il riavvicinamento all’ex pm. «La campagna elettorale risultava in salita, ma adesso sono carico di fiducia - spiega - passeggiando per Pescara - abbiamo messo in campo un'azione di rinnovamento fortissima, abbiamo recuperato una quota importante di credibilità».

    Archiviato il caso Del Turco?
    «Se le responsabilità penali dei singoli verranno valutate dai magistrati, quelle politiche sono tutte del centrodestra. La spesa sanitaria in Abruzzo è raddoppiata con la Cdl. Tra il 2000 e il 2005 si è determinato un grave dissesto finanziario. Le inchieste hanno coinvolto pesantemente anche il centrodestra. Abbiamo chiesto all’elettorato di centrosinistra di liberarsi dei sensi di colpa».
    Ma non teme l'astensionismo?
    «Forse andrà a votare meno gente, ma non credo che si determineranno per noi conseguenze devastanti. Avverto, anzi, un grande recupero».
    Come si rifletterà sul voto la competizione tra Idv e Pd?
    «Il 95% della mia campagna elettorale è stato segnato dalla partecipazione ad iniziative del Pd e degli altri partiti del centrosinistra. Ho cercato di rappresentare in pieno la mia funzione di leader della coalizione».
    Peserà più la «questione morale» o la crisi economica che investe l'Abruzzo?
    «Il centrosinistra si presenta con le carte in regola, con candidature pulite e libere da problemi con la giustizia. Abbiamo messo in campo proposte rigorose per tagliare i costi della politica. L’eliminazione delle pensioni dei consiglieri regionali, per esempio».
    Aziende in difficoltà, ricorso alla cassa integrazione, disoccupazione. Tutto questo come influirà sul voto?
    «Berlusconi è venuto in Abruzzo quattro volte e qui si sono fatti vedere numerosi ministri. Nessuno ha speso una parola sulla crisi»
    E la Regione governata da Costantini cosa potrebbe fare per fronteggiare la crisi?
    «Potrebbe fare molto per la grande industria, che deve rimanere in Abruzzo. Bisogna incrementare la ricerca e l'innovazione tecnologica e la Regione può dare una mano consistente. C’è poi il sistema della piccola impresa che soffre per mancanza di liquidità. Possiamo intervenire attraverso il meccanismo dei Confidi, opportunamente ristrutturato, sprigionando una nuova liquidità pari a 500 milioni di euro. Sul fronte dei lavoratori, poi, bisogna estendere gli ammortizzatori sociali ad aziende con meno di 14 dipendenti e introdurre sussidi per i precari».
    Il suo avversario Pdl, Gianni Chiodi, sostiene che, in accordo con Alemanno, si potrebbero realizzare zone industriali utili alla Capitale…
    «Fanno proposte legate all’appartenenza politica. Un po’ come dire che siccome c'è Berlusconi "il governo mi manda i soldi", siccome c'è Alemanno "faccio intese con lui". I rapporti con Roma prescindono dal candidato del centrodestra e sono un obiettivo storico dell'Abruzzo. Riguardano, ad esempio, gli accessi alla Capitale, le ferrovie da migliorare e i collegamenti stradali e autostradali che costituiscono una barriera per noi».
    Ha visto su YouTube le promesse di lavoro di Chiodi?
    «Berlusconi, in fondo, ha fatto la stessa cosa, è venuto qui a dire che se dovesse vincere il candidato Pdl restituirebbe i soldi alla regione, gli stessi che ci aveva tolti. Frattini ha promesso un evento legato al G8. Quagliarello ha fatto capire ai tifosi del Pescara che se dovessero votare Pdl verrà evitato il fallimento della squadra. Una campagna elettorale incentrata sul modello della bancarella di Chiodi: portami il curriculum, vota per noi e poi ti faremo sapere. No. L'Abruzzo non merita elemosine, ha diritto al rispetto e allo sviluppo».

    Fonte: l'Unità - Ninni Andriolo | vai alla pagina
    Argomenti: disoccupazione, abruzzo, voto, Del Turco, regione abruzzo, precari, spesa sanitaria, PMI, costi della politica, coalizione, crisi economica, elezioni regionali, questione morale | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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