Ti trovi in Home  » Politici  » Marcella ZAPPATERRA  » PD: priorità e necessità

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Marcella ZAPPATERRA

Alla data della dichiarazione: Consigliere Provincia Ferrara (Lista di elezione: PD)  - Consigliere  Consiglio Comunale Portomaggiore (FE) (Gruppo: PD) 


 

PD: priorità e necessità

  • (21 dicembre 2008) - fonte: Marcella Zappaterra Blog - inserita il 24 dicembre 2008 da 3651

    Non esiste una questione morale all’interno del PD. Ci sono delle criticità che dovranno essere risolte, ma questo è fisiologico. E’ una cosa abbastanza naturale quando:

    a) un Partito ha molte responsabilità di governo a livello decentrato,

    b) non si sono avviati adeguati processi di rinnovamento.

    Il PD è nato per cambiare la politica… un contributo importante lo ha già dato e continuerà a darlo combattendo il malaffare e la cattiva politica e mettendo da parte coloro che se ne sono resi responsabili.
    Quello a cui stiamo assistendo è un attacco senza precedenti nei nostri confronti. Non sappiamo se ci sia una regia, sinceramente non lo credo, ma c’è sicuramente chi rimesta nel torbido. Oltre ad esprimere fiducia nella Magistratura rifiutiamo ogni tentativo di utilizzare questa situazione per mettere mano a riforme sulla giustizia volte a regolare conti aperti con le toghe.

    L’Italia dei Valori, ancor più degli altri, sostiene che il problema del paese e della sinistra sia riconducibile alla questione morale e sta assumendo posizioni giustizialiste e di totale irresponsabilità rispetto alle amministrazioni dove pure aveva suoi rappresentanti fino a ieri. Questo si aggiunge alla gestione del dopo elezioni caratterizzata da un’opposizione sempre e comunque ispirata alla violenza verbale e allo scontro.
    Prendiamo atto che oggi le nostre strade sono divise.
    I problemi del PD non sono riconducibili alla questione morale ma alla sua incapacità di comporre una sintesi unitaria al suo interno sui nodi di fondo che non abbiamo sciolto (o che per qualcuno non erano sciolti) all’atto della costituzione.
    Se avessimo vinto le elezioni una gran parte di questi si sarebbero allentati e qualcuno si sarebbe anche sciolto motu proprio. Dal momento che le abbiamo perse quei nodi sono diventati ancora più stretti. Ora siamo costretti a ripartire e a fare tutti i diversi passaggi che, nella fretta e nella concitazione naturale in un percorso di creazione di un partito così rapido, sono stati saltati. Salvati (alcuni giorni fa su il Riformista) ha indicato molto bene quali siano i punti sui quali è indispensabile portare a sintesi il dibattito interno al PD ed io condivido pienamente la sua analisi. Salvati però non ci dice una cosa: chi incarna le diverse anime del PD.
    Fa molto bene a non addentrarsi su questo aspetto - sicuramente l’analisi acuta che ha fatto verrebbe strumentalizzata e ricondotta nell’alveo degli attacchi sferrati da una parte nei confronti dell’altra – tuttavia il problema di comprendere in modo chiaro quali siano le opinioni del gruppo dirigente c’è tutto.
    Nell’opposizione che stiamo facendo non vedo il profilo riformista tracciato al Lingotto, ma al tempo stesso non sono dall’idea di un ritorno ad un passato di marca dalemiana. Se dobbiamo ricostruire un sistema proporzionalista, con alleanze variabili scelte dal Parlamento, con partiti che rispondono agli iscritti e a gruppi dirigenti perenni perché non contendibili, allora credo che il PD non abbia alcuna speranza di riprendersi. Quindi va bene la sintesi, ma questa deve uscire da un confronto vero e trasparente dove ogni elettore possa aver chiaro il quadro delle posizioni in campo. Non sto pensando ad una resa dei conti, ma ad un confronto vero che produca un progetto ed una nuova classe dirigente incaricata di portarlo avanti.
    E’ ora di smetterla con i capi bastone e le correnti organizzate come gruppi di potere che spesso sono quelle che ci creano più “imbarazzi” sul versante etico e morale. Fare questo passaggio significa già dare un’impronta chiara al PD. Sul resto condivido quanto detto da Salvati, aggiungo una sola cosa. La scelta di fare un partito “a vocazione maggioritaria”, un partito che punta non a rappresentare questa o quella componente identitaria o sociale per quanto ampia possa essere, ma a porsi l’obiettivo di carattere generale di conquistare nel Paese i consensi necessari a portare avanti un programma di governo, incisivamente riformatore, è quella che ci ha consentito di mettere da parte le resistenze e i dubbi che c’erano sulla collocazione internazionale, le questioni di natura etica e morale ecc. Se si mettesse in discussione questo punto e per farlo sarebbe sufficiente riproporre L’Unione e una riforma elettorale di natura proporzionale, il progetto del PD potremmo dichiararlo fallito. Non penso sarebbe una catastrofe, probabilmente ci sarebbero forze che si riorganizzerebbero per dar vita ad un nuovo soggetto o a più soggetti capaci di raccogliere il mondo del riformismo italiano, ma avremmo perso l’occasione di portare fino in fondo un progetto che al suo esordio ha ottenuto il grande risultato di rivoluzionare, in positivo, il sistema politico italiano. Non ne abbiamo raccolto i frutti in questi mesi, ma con un po’ di pazienza e chiarendo i punti che si dicevano, potrebbe arrivare anche il momento delle soddisfazioni.

    Non dobbiamo, infine, escludere la possibilità di un congresso in tempi ravvicinati. Un buon congresso può essere un’occasione di rilancio anche per le Europee. Se andassimo alle elezioni in questo stato il rischio sarebbe di perderle alla grande e quindi di veder messo in discussione l’intero progetto e quindi di assistere ad “un ritorno al passato”. L’unica cosa che non deve succedere.

    Marcella.

    Articolo di Salvati da Il Riformista “Il mio PD corre un grave pericolo”

    Fonte: Marcella Zappaterra Blog | vai alla pagina

    Argomenti: pd, Politica Nazionale, questione morale | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato