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Dichiarazione di Silvio BERLUSCONI
Abruzzo al Pdl. Berlusconi esulta: ha perso la vecchia politica
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(16 dicembre 2008) - fonte: Corriere della Sera - Marco Galluzzo - inserita il 16 dicembre 2008 da 31
Ai suoi:successo di valenza nazionale, Veltroni ha consegnato la sinistra all'eversore Di Pietro.
ROMA — Berlusconi gongola. Per il bottino ottenuto dal Pdl. Per il distacco inflitto al Pd. Per la lite incombente fra Veltroni e Di Pietro. Persino, per paradosso, per l'affermazione dell'Italia dei Valori, speculare al crollo del Partito democratico. Ieri il presidente del Consiglio era a Milano ed ha seguito passo passo i risultati dello spoglio in Abruzzo. Per il Cavaliere, che in Abruzzo c'è andato tre volte nelle ultime settimane, il risultato di Chiodi è «una vittoria politica che ha valenza nazionale ». Ne ha parlato con i suoi, ed eccone i principali motivi. «Ha perso un modo vecchio di fare politica, quello del Pd, che non sa rinunciare alle alleanze fra tutti i partitini possibili, che non garantisce la governabilità. Gli elettori lo hanno capito e hanno voltato le spalle al centrosinistra. E alle scelte di Veltroni». Secondo motivo: ha vinto, con Gianni Chiodi, un esponente politico che non fa politica di professione, che ha già dimostrato di essere un buon amministratore (sindaco a Teramo), che è «l'idealtipo del candidato del centrodestra»: il contrario della «politica politicante, di professione», come la chiama spesso, in modo spregiativo, il Cavaliere.Un certo tipo di politica che invece esce ancora una volta — sempre a giudizio del premier — clamorosamente sconfitta. Agli occhi del premier l'esempio può calzare per l'Udc. Berlusconi gongola anche per il risultato elettorale del partito di Casini: al di sotto, almeno a metà dello spoglio, della media nazionale dell'Udc. Ma soprattutto in apparenza «ininfluente» per il destino dei due schieramenti. Insomma «voti buttati, inutili»: il test abruzzese conferma quanto detto e ridetto in campagna elettorale, nei giorni scorsi. Altro motivo di soddisfazione il risultato a sinistra: Di Pietro che schizza all'insù e Veltroni che raccoglie un magro bottino. Per il Cavaliere è la conferma degli errori del segretario del Partito democratico, che «ha consegnato la sinistra ai modi eversivi di far politica del signor Di Pietro».
Un risultato che per Palazzo Chigi dovrebbe far riflettere in primo luogo Veltroni e che rafforza le analisi fin qui fatte nel governo: possiamo collaborare ma solo se prima vi liberate di un alleato come l'ex magistrato. Chiosa Paolo Bonaiuti, portavoce del premier: «È il fallimento della linea politica di Veltroni». Sono anche le prime regionali per il nuovo Popolo della Libertà: dopo l'affermazione nazionale arriva il primo test locale importante, con un grado di consenso alto nonostante il buon andamento delle liste collegate. E visto che il voto regionale è considerato un test nazionale, del grado di consenso del governo e della sua opera, allora il Cavaliere può sorridere ulteriormente, convinto che «gli italiani continuano a preferirci perché premiano quanto fatto finora e vogliono veder realizzato il nostro programma».
Fonte: Corriere della Sera - Marco Galluzzo | vai alla pagina » Segnala errori / abusi