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Dichiarazione di Paolo GIARETTA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

«Le risposte della destra sono insoddisfacenti, a Roma come a Venezia»

  • (16 dicembre 2008) - fonte: official web site - Partito Democratico Veneto - inserita il 17 dicembre 2008 da 31

    «Di fronte alla grave crisi del Paese le risposte che la destra, ai diversi livelli di governo, sta dando sono inadeguate». Lo afferma Paolo Giaretta, senatore e segretario regionale del Partito Democratico Veneto, avendo presente le misure sia della manovra regionale predisposta dalla giunta Galan sia del pacchetto anti-crisi del governo.

    «Il PD non ha un atteggiamento preconcetto e vuole collaborare, a tutti i livelli istituzionali, a trovare le soluzioni migliori per il bene del Veneto e del Paese – continua il leader democratico – ma non possiamo non censurare i gravi ritardi con cui coloro che governano Stato e Regione Veneto si sono mossi per predisporre gli strumenti di risposta alla crisi in atto».

    Il Partito Democratico ai diversi livelli ha avanzato proposte precise.
    A livello nazionale, il PD ha proposto per il 2009 una politica di bilancio anti-ciclica, pari a 1 punto percentuale di Pil (16 miliardi di euro) con l’obiettivo di sostenere la domanda interna e affrontare le emergenze del Paese quali l’assenza di indennità di disoccupazione per una larga parte di lavoratori; la perdita del potere d’acquisto per i redditi da lavoro e da pensione; il razionamento del credito bancario per le piccole e medie imprese; l’impossibilità degli enti locali di definire i bilanci preventivi per il 2009.

    «Per ognuna delle quattro emergenze individuate, il Partito Democratico ha avanzato una proposta concreta con la designazione di una precisa copertura finanziaria – spiega Giaretta – Uno, il rafforzamento degli ammortizzatori sociali (1,5 miliardi di euro) e la sospensione del pagamento delle rate del mutuo contratto per l’acquisto dell’abitazione di residenza per i lavoratori che perdono il posto di lavoro; due, la riduzione delle tasse su lavoro e pensioni attraverso l’innalzamento delle detrazioni sui redditi (8 miliardi di euro); tre, sostegno alle piccolo e medie imprese attraverso l’istituzione di un fondo da 3 miliardi di euro per il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso le imprese fino a 250 dipendenti, utilizzo della Cassa Depositi e Prestiti per anticipare i pagamenti dovuti dalle pubbliche amministrazioni alle micro, piccole e medie imprese e finanziamento dei Confidi per ulteriori 500 milioni di euro; quattro, attivazione degli investimenti degli enti locali, prevedendo l’allentamento del Patto di Stabilità per interventi emergenziali di carattere sociale e per spese in conto capitale, così da consentire agli enti locali di completare le opere pubbliche avviate e bloccate dalla legge 133/08 (1 miliardo di euro) e dare un impulso alla crescita».
    Le misure anti-crisi proposte dal PD sono, ad eccezione degli interventi fiscali sui redditi da lavoro e da pensione, di carattere temporaneo, ossia non alterano gli equilibri strutturali di bilancio.

    A livello regionale, le proposte anti-crisi per la famiglia, per i lavoratori e per le imprese sono state presentate questa mattina dal gruppo consigliare del PD in Regione.

    Fonte: official web site - Partito Democratico Veneto | vai alla pagina

    Argomenti: lavoro, enti locali, tasse, disoccupazione, casa, veneto, banche, regione veneto, PIM, reddito, redditi, Pil, credito, crisi economica, pacchetto anticrisi, ammortizzatori sociali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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