-
» Clima. Sul rapporto Worldwatch confermano l'inadeguatezza della nostra politica energetica e ambientale
Elisabetta ZAMPARUTTI in data 19 gennaio 2009
-
» «Veltroni faccia il leader. Cinque mesi per salvare il Pd» - INTERVISTA
Francesco RUTELLI in data 19 gennaio 2009
-
» Più Europa contro la crisi
Enrico LETTA in data 17 gennaio 2009
-
» Il punto sulle finanze pubbliche dell' Unione Europea
Donata GOTTARDI in data 17 gennaio 2009
-
» Anticrisi. "Il PD vince la battaglia sul risparmio energetico, è salva la norma del 55%"
Paolo GIARETTA in data 16 gennaio 2009
-
» La Rai non si faccia veicolo di diffusione di razzismo omofobico
Giovanni Saverio Furio PITTELLA in data 16 gennaio 2009
-
» Che fare contro il ricatto russo
Elisabetta ZAMPARUTTI in data 15 gennaio 2009
-
» A Strasburgo l'euro-carovana degli sprechi
Jas GAWRONSKI in data 14 gennaio 2009
-
» "Un decennio di successi ma ora serve una strategia politica all’altezza dello status internazionale dell'euro"
Giovanni Saverio Furio PITTELLA in data 12 gennaio 2009
-
» "L'Europa indispensabile tra spinte nazionalistiche e mondo globalizzato"
Giovanni Saverio Furio PITTELLA in data 11 gennaio 2009
-
» I buoni risultati sul pacchetto clima ed energia servono per rilanciare l'Europa
Giovanni Saverio Furio PITTELLA in data 09 gennaio 2009
-
» Guantanamo: l'Italia adesso promuova formalmente la discussione a livello europeo
Marco PERDUCA in data 08 gennaio 2009
-
» Io, Hamas e la comunità ebraica
Massimo D'ALEMA in data 07 gennaio 2009
-
» Gaza «Non c'è una soluzione militare Trattare anche con gli estremisti» - INTERVISTA
Emma BONINO in data 06 gennaio 2009
-
» «Basta mosse inutili. Il governo si impegni per la tregua subito» - INTERVISTA
Piero FASSINO in data 05 gennaio 2009
-
» «Subito la tregua un’Europa divisa non potrà fare nulla» - INTERVISTA
Franco Frattini in data 05 gennaio 2009
-
» «Il problema di Frattini? Purtroppo è un fifone» - INTERVISTA
Antonio MARTINO in data 05 gennaio 2009
-
» «L’Italia deve fare di più, come in Libano» - INTERVISTA
Umberto RANIERI in data 05 gennaio 2009
-
» «L'Italia come l’India, solo l’Europa può salvarci dalle caste» - INTERVISTA
Giuliano CAZZOLA in data 03 gennaio 2009
-
» «Parigi e Berlino litigano? E noi godremo» - INTERVISTA
Franco Frattini in data 02 gennaio 2009
-
» «Vi dico che cosa farò nel 2009» - INTERVISTA
Silvio BERLUSCONI in data 31 dicembre 2008
-
» Per non passare da una crisi all’altra serve un leone non un gattino.
Romano PRODI in data 31 dicembre 2008
-
» "Salvati dall`euro ma pochi in Italia lo hanno capito" - INTERVISTA
Carlo Azeglio CIAMPI in data 30 dicembre 2008
-
» «Sicilia per il federalismo ma sulle accise non cedo» - INTERVISTA
Raffaele LOMBARDO in data 30 dicembre 2008
-
» Contro la Pornotax, ci vorrebbe un Larry Flint!
Donatella PORETTI in data 30 dicembre 2008
-
» Israele: solo un mutamento politico federalista potrà portare pace, sicurezza e democrazia. L'Italia se ne faccia portatrice
Marco PERDUCA in data 30 dicembre 2008
-
» Lavorare gratis? [Link all'interno]
Stefano DALL'AGATA in data 30 dicembre 2008
-
» «La Chiesa? Pensa troppo all'immagine» - INTERVISTA
Renato BRUNETTA in data 29 dicembre 2008
-
» Medio Oriente.«La crisi? Il ruolo decisivo tocca all’Egitto» - INTERVISTA
Vincenzo Scotti in data 29 dicembre 2008
-
» Medio Oriente. «Priorità assoluta: ottenere la tregua» - INTERVISTA
Piero FASSINO in data 29 dicembre 2008
-
» Lavoro gratis per lo Stato: «Sì, ma solo dopo la crisi» - INTERVISTA [Link all'interno. Dichiarazione di Tomat, Confindustria]
Massimo CALEARO CIMAN in data 28 dicembre 2008
-
» Settimana corta lavorativa. «Regalare 10 giorni allo Stato provocazione "etica", serve ottimismo» - INTERVISTA
Giancarlo GALAN in data 27 dicembre 2008
-
» Guantanamo: l'Italia si coordini con l'UE per accogliere gli ex detenuti mai incriminati. Gli Uiguri rischiano persecuzioni in Cina
Marco PERDUCA in data 18 dicembre 2008
-
» Il mondo riconosce il nostro ruolo internazionale
Giorgio NAPOLITANO in data 18 dicembre 2008
-
» Più tutele per chi resta senza lavoro
Giulio TREMONTI in data 17 dicembre 2008
-
» Pensioni. Brunetta ha fatto propria un'idea nostra. - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 17 dicembre 2008
-
» Ru486: Aifa autorizza, Roccella di lotta o di governo?
Donatella PORETTI in data 16 dicembre 2008
-
» «Le risposte della destra sono insoddisfacenti, a Roma come a Venezia»
Paolo GIARETTA in data 16 dicembre 2008
-
» «Rischi sociali enormi, il governo deve intervenire» - INTERVISTA
Stefano SAGLIA in data 15 dicembre 2008
-
» «Sulle pensioni non torno indietro possiamo creare due milioni di posti» - INTERVISTA
Renato BRUNETTA in data 15 dicembre 2008
-
» Europa deve avere un piano ambizioso per fronteggiare la crisi; la risposta italiana può far presa anche in Europa; niente deroghe sul patto di stabilità.
Andrea RONCHI in data 15 dicembre 2008
-
» Clima: servono proposte in vista della Conferenza Onu sul Clima a Copenhagen
Elisabetta ZAMPARUTTI in data 12 dicembre 2008
-
» Pacchetto clima: accordo raggiunto, tutelato l'interesse nazionale; posti di lavoro e industria manifatturiera tutelati.
Andrea RONCHI in data 12 dicembre 2008
-
» Pacchetto clima: settori del cemento, acciaio, ceramica vetro e carta esentati; no al fondo di solidarietà per i nuovi membri; rinunciare al nucleare è stata un'idea folle.
Andrea RONCHI in data 11 dicembre 2008
"Salvati dall`euro ma pochi in Italia lo hanno capito" - INTERVISTA
-
(30 dicembre 2008) - fonte: La Stampa - Paolo Passarini - inserita il 30 dicembre 2008 da 31
"Con la lira la crisi globale ci avrebbe massacrato"
Si, certo, ricordo benissimo». Nella memoria di Carlo Azeglio Ciampi scattano i fotogrammi di una certa mattina di dieci anni fa. «Stavo andando all`aeroporto, ma decisi di fare una sosta alla Zecca, perchè sapevo che coniavano i primi euro. Ricordo che presi tra le dita la prima di quelle monete, con l`uomo di Leonardo sul "verso", come avevamo voluto. L`immagine più bella che si potesse mettere sull`euro».
Qualcuno scrisse che le spuntò una lacrima...
«Ero certamente commosso. Avevo vissuto ogni fase della storia dell`euro, prima come governatore della Banca d`Italia, poi come ministro del Tesoro e, infine, come presidente del Consiglio. Si può dire che tutta la mia vita pubblica si è svolta nel solco dell`euro».
E, naturalmente, ricorda anche i momenti difficili.
«Intanto ci furono tutte le difficoltà connesse alla decisione di dare vita all`euro. Ma poi ci furono quelle per realizzare le condizioni necessarie a far entrare la lira nonostante avessimo molti dati contro. Il più importante era il rapporto tra deficit pubblico e prodotto interno lordo, che nel `96 aveva chiuso al 7,5%. La soglia massima accettata era il 3%. L`obiettivo per il `97 era stato fissato al 4,5%, ma nel corso dell`anno decidemmo di puntare al 3% entro l`autunno. In realtà, poi, scendemmo addirittura al 2,7%, ma, a quel punto, l`altra grande difficoltà fu convincere l`Europa che quei risultati erano sostanziali e non frutto di artifici contabili, come scrivevano anche alcuni giornali italiani e come sembrava credere il ministro delle Finanze tedesco Theo Weigel, diventato poi un mio grandissimo amico. Fu una lotta veramente dura. Conservo incorniciato il comunicato stampa che dette notizia dell`accettazione dell`Italia. Lo tenevo nel mio studio al Quirinale e ce l`ho oggi al Senato».
Ci furono critiche rispetto al livello di cambio accettato per la lira.
«Quello era avvenuto prima, quando bisognò trattare il rientro nell`accordo di cambio dal quale eravamo usciti nel `92. Chiesi il rientro e ci fu una riunione molto dura dell`Ecofin a Bruxelles. Puntavo a mille rispetto al marco, ma strappammo quota 990, che un articolo del Financial Times dipinse come un successo ottenuto dopo una fiera battaglia. Del resto, le banche centrali si erano già accordate per 950».
Poi l`euro ebbe corso e in Italia i prezzi esplosero. Si poteva fare meglio?
«Si poteva fare di più durante la fase di change-over. Avremmo dovuto insistere perchè venisse creata la banconota da un euro. Inoltre, a partire dal 1 gennaio`99, non vi furono abbastanza controlli. Forse sarebbe stato anche opportuno mantenere più a lungo le etichette con il doppio prezzo. Ma questi sono aspetti minori rispetto al risultato di avere creato l`euro».
Infatti lei continua a ritenere che l`adozione dell`euro sia stata un buon affare per l`Italia.
«Certamente. Basta andare con la memoria alle varie crisi vissute negli anni `90, pensare agli sconvolgimenti portati sui mercati dalla globalizzazione o riflettere sull`attuale crisi finanziaria internazionale per immaginare quante svalutazioni la lira avrebbe dovuto subire nel frattempo. L`Italia, poi, non ha ancora capito il vantaggio enorme che ne ha ricavato per quanto riguarda la diminuzione degli oneri sugli interessi e di conseguenza del rapporto tra debito e Pil».
Quindi, secondo lei, l`euro è stato un successo?
«Un successo enorme. Basta guardare al rapporto con il dollaro e, adesso, anche con la sterlina, e constatare come l`euro si stia affermando sia sui mercati internazionali sia come moneta di riserva mondiale. Non a caso aumentano le domande di adesione».
Ma non c`è una politica economica europea...
«Una grave mancanza. L`ho già definita una zoppia. In ogni paese la politica economica è frutto di una collaborazione dialettica tra la banca centrale e il governo. Per l`euro questa dialettica non c`è ancora in modo pieno. L`eurogruppo non coordina ancora la politica economica europea quanto sarebbe necessario. Di conseguenza, anche la risposta a questa crisi non mi è sembrata abbastanza europeista».
Quindi la mancata integrazione è una minaccia per l`euro?
«Bisogna andare avanti. Bisogna che un`avanguardia aperta e non esclusiva apra la strada».
Quale avanguardia?
«L`avanguardia è l`eurogruppo. Vede, si confrontano due visioni, quella di un`Europa confederale quella di un`Europa federale. Adesso l`Unione è un mix delle due cose e così sarà forse sempre, ma adesso occorre che la parte federale aumenti un po` il proprio peso».
Fonte: La Stampa - Paolo Passarini | vai alla pagina » Segnala errori / abusi