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Dichiarazione di Mariapia GARAVAGLIA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

A scuola di razzismo

  • (16 ottobre 2008) - fonte: Europa - Maria Pia Garavaglia - inserita il 17 ottobre 2008 da 31

    Non sono bastati i richiami di Napolitano e del papa a vigilare contro l’insorgere del razzismo. La camera, in un momento di grande tensione nel mondo della scuola, ha approvato una mozione leghista che chiede al governo di istituire classi differenziate per l’insegnamento dell’italiano per i bambini stranieri, prima che siano ammessi alle classi coerenti per età.
    Come sono affascinanti le mistificazioni ideologiche! Sembrerebbe che l’idea sia rispettosa di quei bambini che – poverini – non conoscendo la lingua italiana, vengono seguiti con particolare attenzione... a parte! I nostri bambini cominceranno a scuola ad abituarsi a una sorta di apartheid. Proprio la scuola deve offrire questo messaggio? E ancora, lo stesso trattamento sarà riservato anche ai “nostri” bambini che “rimangono indietro”? O a quelli affetti da difficoltà fisiche o motorie? Vorrei che i genitori che temono che i loro figli siano danneggiati dalla presenza di compagni di classe meno veloci e preparati, sapessero che proprio i loro bambini andranno incontro a una formazione umana e culturale impoverita e inadeguata alla società attuale e futura.
    Ho conosciuto in varie parti d’Italia, da Verona, con il progetto ventennale Tante Tinte, a Roma in quasi tutte le scuole, un’integrazione fra alunni di diversa cultura e provenienza di grande efficacia e utilità, anche per quelli con genitori italiani. Il mondo è nelle nostre case e i bambini sono i soggetti più duttili e facilitati nel sentirsi ognuno uguale all’altro.
    Quando ci sarà un solo insegnante per italiano, storia, geografia, matematica e una classe di 29-30 alunni, come saranno “portati avanti” ugualmente anche tutti i “nostri” bambini? E quando un undicenne che ha superato il quiz di lingua italiana sarà immesso in una prima elementare, quale sarà il rapporto con una bambina di 5-6 anni? Possibile che al governo manchi la possibilità – la volontà? – di consultare pedagogisti, psicologi, pediatri per acquisire le competenze e poi spiegare nelle aule parlamentari il proprio progetto educativo? Ci saranno intellettuali – sono sicura – che si affretteranno a convincerci che la scuola integrerà solo se prima selezionerà, discriminerà, i bambini che vengono da lontano; mi piacerebbe sapere se, negli intendimenti della maggioranza, debbano essere discriminati anche i bambini stranieri ma già cittadini italiani. Ci sarà chi si compiace che queste idee si realizzino. A me personalmente viene da piangere.

    Fonte: Europa - Maria Pia Garavaglia | vai alla pagina
    Argomenti: razzismo, discriminazione, scuola, integrazione, presidente Napolitano | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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