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Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

«Ora confronto costruttivo»

  • (31 ottobre 2008) - fonte: Il Corriere della Sera - Al. T. - inserita il 31 ottobre 2008 da 31

    «Venti di recessione: le scelte vanno discusse insieme»

    Il Colle alla politica: evito la parola dialogo, è troppo logora

    Il Presidente: ho confidato che tale confronto si avviasse dopo aprile. I fatti non hanno confortato l`aspettativa

    ROMA - La parola «dialogo è ormai troppo logora e vaga», ma in questa situazione serve più che mai il «confronto aperto, ponderato e costruttivo».
    Il muro contro muro tra governo e opposizione, che è diventato ancora più evidente con l`ultimo scontro sulla scuola, preoccupa il capo dello Stato. Giorgio Napolitano, nel suo intervento alla consegna delle insegne ai nuovi Cavalieri del Lavoro, sottolinea la necessità di un confronto non solo tra parti politiche ma anche con gli interlocutori sociali, con le forze del lavoro e del sindacato.
    Un metodo che vale per le questioni economiche ma che dovrebbe essere utilizzato anche nelle altre questioni politiche. Il banco di prova è la crisi finanziaria che rischia di avere conseguenze pesanti sull`Italia. Tant`è vero, osserva Napolitano, che c`è preoccupazione «peni venti di recessione» che si avvertono anche nel nostro Paese. Il capo dello Stato invita maggioranza e opposizione a discutere insieme le «difficili scelte» in campo economico che devono assicurare il rispetto degli impegni presi con la Ue per la riduzione del debito pubblico e garantire un po` di ossigeno per l`economia reale. Finora la strada del confronto è rimasta, nei fatti, poco frequentata.
    «Ho confidato che tale confronto si potesse avviare dopo le elezioni dello scorso aprile - ricorda il Presidente -. I fatti non hanno confortato questa aspettativa. Mi auguro ancora e ritengo possibile che la forza delle cose faccia maturare un clima di reciproco ascolto, di attenzione, senza rigidità preclusive, alle rispettive ragioni e proposte». Proprio in un momento di «ristrettezze» economiche non può venire meno l`impegno dell`Italia nella «riduzione costante e sensibile del debito pubblico» con misure di contenimento della spesa pubblica. «Spetta alle nostre istituzioni nazionali compiere le difficili scelte che riguardano la distribuzione delle misure di contenimento della spesa pubblica corrente, la definizione di priorità strategiche da osservare anche in questa fase di ristrettezze. Se vogliamo mantenere aperte per l`Italia prospettive di più intensa ed equilibrata crescita economica e di maggiore coesione sociale».
    Chi ha responsabilità di governo non deve dunque «lesinare sforzi, iniziative e risorse» per fronteggiare la crisi anche con una proiezione internazionale delle imprese italiane. Infine l`europeista Napolitano non manca di osservare che anche davanti al disastro finanziario la «tanto bistrattata Ue» ha giocato un ruolo «insostituibile»: «guai» se non ci fosse stato un coordinamento degli interventi.

    Fonte: Il Corriere della Sera - Al. T. | vai alla pagina

    Argomenti: maggioranza, scuola, UE, debito pubblico, opposizione, Presidente della Repubblica, Napolitano Giorgio, confronto, crisi finanziaria | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 31 ottobre 2008 da 31
    Il Presidente: "evito la parola dialogo, è troppo logora". E usa la parola "confronto". L'avvertimento politico è chiaro. Le cose non vanno bene e per cercare "un clima di reciproco ascolto", serve il confronto tra maggioranza ed opposizione. Il dialogo, se c'era, non basta più.

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