Zingaretti tenta di saldare l’alleanza con il Movimento 5 stelle Mappe del potere

Con le sue ultime iniziative politiche prima di rassegnare le dimissioni da segretario Nicola Zingaretti ha cercato di rafforzare l’alleanza con il Movimento 5 stelle sia sul piano nazionale che su quello locale.

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Nei primi giorni di marzo Nicola Zingaretti ha raggiunto con il Movimento 5 stelle un accordo politico, grazie al quale Valentina Corrado e Roberta Lombardi (M5s) sono entrate a far parte della sua giunta. Pochi giorni prima Alessandra Sartore (Pd) aveva lasciato la regione per entrare nelle fila del governo nazionale.

La prima era una decisione che competeva a Zingaretti prima di tutto come presidente della regione Lazio, ma che doveva rappresentare un passaggio cruciale della sua strategia come segretario nazionale del Partito democratico. Un passaggio che ha portato a compimento nonostante la decisione, maturata in quegli stessi giorni, di rassegnare le dimissioni da segretario del partito.

Una decisione che aveva l’obiettivo di dare concretezza all’alleanza strategica tra Partito democratico e Movimento 5 stelle e che tuttavia, con le dimissioni di Zingaretti da segretario, potrebbe essere messa duramente alla prova.

FONTE: Openpolis
(ultimo aggiornamento: mercoledì 17 Marzo 2021)

Alessandra Sartore dall'assessorato al bilancio al ministero delle finanze

Il primo tassello che ha portato al rimpasto in giunta regionale è stato la nomina a sottosegretaria all'economia e alle finanze di Alessandra Sartore che, fino a quel momento, aveva ricoperto il ruolo di assessore al bilancio del Lazio.

Sartore ha risolto rapidamente l'incompatibilità tra l'incarico in regione e quello al governo.

Sartore peraltro si è dimessa in tempi brevi dall'incarico nella giunta di Zingaretti. Dimissioni che potrebbero considerarsi scontate vista l'incompatibilità tra il ruolo di assessore e quello di sottosegretario. Tuttavia, come abbiamo avuto modo di riscontrare in diverse occasioni, è frequente che i politici ritardino di molto l'adempimento a quest'obbligo.

Quello di sottosegretario al ministero dell'economia e delle finanze (Mef) è un incarico molto importante nella geometria del nuovo governo. Infatti visto che alla guida di questo fondamentale dicastero è stato nominato Daniele Franco, persona di fiducia del presidente del consiglio, le posizioni di sottosegretario sono diventate molto ambite dai partiti politici.

I sottosegretari di stato sono nominati con decreto del presidente della repubblica su proposta del presidente del consiglio, in accordo con il ministro referente e hanno il compito di coadiuvare i ministri nell’esercizio delle loro funzioni. Vai a "Che cosa fanno i viceministri e i sottosegretari di stato"

L'alleanza giallo rossa e il ministero dell'economia

E proprio in questo ministero l'asse tra Movimento 5 stelle e sinistra sembra aver tenuto. Infatti solo Claudio Durigon tra i 4 sottosegretari nominati al Mef è espressione di un partito del centro destra, la Lega.

Gli altri tre sono invece espressione della maggioranza giallo rossa, ovvero Laura Castelli (M5s), Maria Cecilia Guerra (Leu) e Alessandra Sartore (Pd). Guerra e Castelli in particolare erano già sottosegretarie al Mef durante il secondo governo Conte, ma Castelli lo era stata anche nel governo che lo aveva preceduto, esecutivo di cui faceva parte anche Durigon (Lega). Peraltro nei tre governi che si sono succeduti nel corso di questa legislatura Castelli è anche sempre riuscita a farsi riconfermare il titolo di viceministro.

FONTE: Openpolis
(ultimo aggiornamento: giovedì 18 Marzo 2021)

Quanto alle altre due esponenti del fronte giallo rosso all'interno del Mef ci sono un paio di aspetti da sottolineare. Il primo è che Maria Cecilia Guerra oltre ad essere un esponente di Leu, partito che sostiene convintamente l'alleanza con il Movimento 5 stelle, è anche membro di Italiani europei, il think tank di Massimo D'Alema di cui fa parte anche Nicola Zingaretti.

Il secondo riguarda proprio Alessandra Sartore. Il fatto che sia stata proprio lei ad essere nominata sottosegretaria al Mef, piuttosto che un parlamentare del Pd, sembra lasciare intendere l'intenzione di Zingaretti di rafforzare l'asse con il Movimento 5 stelle, assegnando questo incarico a un esponente del partito a lui molto vicina.

L'ingresso in giunta del Movimento 5 stelle

Se da un lato l'ingresso di Sartore al governo rafforza l'alleanza con il movimento a livello nazionale, dall'altro la nomina ad assessore della regione Lazio di Roberta Lombardi e Valentina Corrado (entrambe M5s) rappresenta un altro tassello fondamentale della strategia di Zingaretti.

Infatti fino a questo momento l'alleanza tra i due partiti aveva trovato espressione quasi solo a livello nazionale. Nelle regioni in realtà c'è già stato un precedente. A gennaio infatti, in Puglia Rosa Barone (M5s) era entrata far parte della giunta di Michele Emiliano.

Lombardi è una delle esponenti di spicco del M5s più favorevoli all'alleanza con il Pd.

Tuttavia Emiliano non ha la centralità all'interno del Partito democratico che riveste Nicola Zingaretti, anche dopo le sue dimissioni da segretario. Allo stesso modo Roberta Lombardi è un esponente di primo piano del Movimento 5 stelle, oltre ad essere una delle più accese sostenitrici dell'alleanza con il centro sinistra.

Lombardi peraltro è stata nominata da Zingaretti assessora transizione ecologica, un tema da sempre caro al Movimento 5 stelle. Il nome dell'assessorato peraltro richiama esplicitamente al nuovo ministero della transizione ecologica, fortemente voluto dal Movimento 5 stelle nei giorni delle consultazioni con Mario Draghi per la formazione del nuovo governo.

Le elezioni locali e la difficile alleanza con il Movimento 5 stelle

La strategia di Zingaretti, che già trovava molti oppositori all'interno del suo partito, è messa però ora in difficoltà sia dalle sue dimissioni da segretario, sia dai prossimi appuntamenti elettorali, primo tra tutti la corsa a sindaco di Roma.

L'attuale sindaca Virginia Raggi (M5s) infatti ha da tempo espresso l'intenzione di ricandidarsi, nonostante la netta opposizione del Partito democratico. Una candidatura appoggiata dal garante del movimento Beppe Grillo ma su cui invece la neo assessora Lombardi si è espressa negativamente.

Più di recente inoltre la notizia della candidatura a sindaco della capitale dell'ex ministro dell'economia Gualtieri ha accentuato le difficoltà su questo fronte. Una notizia a quanto pare fatta uscire senza il consenso né di Gualtieri né del nuovo segretario Enrico Letta. Una notizia certamente non concordata con il vertice del Movimento 5 stelle e che potrebbe creare notevoli frizioni nei rapporti tra le due forze politiche.

 

Foto Credit: Roberta Lombardi - Facebook

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