Che cos’è il Cipe e di cosa si occupa

Il Cipe, da alcuni anni ridefinito Cipess, è il comitato interministeriale che si occupa della programmazione economica del nostro paese.

Definizione

Il comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) è un organo composto da diversi ministri che, se pur subordinato al consiglio dei ministri, ha compiti cruciali per quanto riguarda la politica economica italiana.

Istituito nel 1967 (L. 48/1967) nel corso degli anni è stato più volte riformato incrementandone o riducendone le competenze. Più comunemente noto come Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica), il suo nome è stato modificato in Cipess nel 2019 (D.l. 11/2019) nell’ottica di orientare la sua azione alla luce dei principi di sviluppo sostenibile sanciti dall’Agenda 2030 delle Nazioni unite.

Tra i compiti del Cipe rientrano (D.Lgs. 430/1997) le funzioni di coordinamento in materia di programmazione e di politica economica nazionale oltre che di coordinamento con le politiche comunitarie. In termini pratici questo vuol dire che tutta una serie di investimenti, piani e documenti strategici devono essere approvati da quest’organo prima di essere attuati. Si tratta ad esempio di:

  • assegnare le risorse finanziarie ai progetti del programma delle infrastrutture strategiche;
  • assegnare i finanziamenti per determinate opere pubbliche;
  • esprimere parere sulle linee guida dei ministeri in materia di valutazione delle opere pubbliche e approvare vari documenti dei principali concessionari pubblici (Trenitalia, Rfi, Anas, Enac) e privati (autostradali);
  • approvare il riparto di risorse finanziarie del fondo sviluppo e coesione;
  • approvare il programma nazionale della ricerca, il programma statistico nazionale, il programma per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, il programma per la sicurezza stradale e i piani per la casa;
  • approvare e/o finanziare gli strumenti di sostegno alle imprese, i progetti di innovazione industriale, i pacchetti integrati di agevolazioni, il fondo per prevenire la delocalizzazione e approvare misure relative all’internazionalizzazione delle imprese;
  • approvare il riparto delle risorse finanziarie del fondo sanitario nazionale;
  • approvare le relazioni concernenti l’attività relativa al monitoraggio degli investimenti pubblici.

Il comitato è presieduto dal presidente del consiglio, mentre il ministro dell’economia ricopre il ruolo di vicepresidente. Oltre a loro fanno parte del comitato altri 10 ministri con portafoglio (esteri, sviluppo economico, infrastrutture, lavoro, cultura, turismo, transizione ecologica, politiche agricole, istruzione e università), 3 ministri senza portafoglio (coesione territoriale, affari regionali e affari europei se nominati) e il presidente della conferenza delle regioni.

14 i ministri che compongono il Cipe. A questi si aggiungono il presidente del consiglio e il presidente della conferenza delle regioni.

Il ruolo di segretario dell’organo invece è svolto dal sottosegretario (o ministro) a cui è stata attribuita la delega alla programmazione economica.

Dati

Nel 2021 sono state 77 le delibere approvate dal Cipe, la maggior parte delle quali proposte dal ministro per il sud e la coesione territoriale.

FONTE: elaborazione openpolis su dati del dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica
(ultimo aggiornamento: venerdì 11 Marzo 2022)

La ragione per cui è il ministero della coesione territoriale a proporre la gran parte dei progetti che vengono sottoposti al Cipe è legata al fatto che, come abbiamo visto, uno dei compiti di questa struttura è proprio quello di approvare il riparto di risorse finanziarie del fondo sviluppo e coesione (Fsc).

47 le delibere del Cipe che nel 2021 hanno riguardato la ripartizione delle risorse del Fondo sviluppo e coesione.

Complessivamente le 77 delibere approvate nel 2021 rappresentano una cifra in linea con quelle degli ultimi anni. A partire dal 2018 infatti il numero di delibere approvate si è assestato su una media di 80 l'anno con oscillazioni piuttosto limitate.

Al contrario, nel periodo precedente, in alcuni anni venivano approvate molte delibere (145 nel 2012) mentre in altri molte meno (61 nel 2014).

FONTE: elaborazione openpolis su dati del dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica
(ultimo aggiornamento: lunedì 14 Marzo 2022)

Analisi

Come abbiamo visto il Cipe ha una composizione variegata. Oltre al presidente del consiglio sono vari i ministri che prendono parte alle sue riunioni, alcuni con un ruolo particolarmente importante per la programmazione economica. Tra questi ad esempio il ministro dell'economia, che infatti ricopre il ruolo di vicepresidente dell'organo, il ministro dello sviluppo economico, quello delle infrastrutture, quello della sanità, e quello della coesione territoriale.

La presenza del presidente della conferenza delle regioni assicura poi il coordinamento con il livello regionale, fondamentale per l'attuazione di investimenti che saranno implementati nei singoli territori.

FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: giovedì 10 Marzo 2022)

Infine è da sottolineare il ruolo del segretario del Cipe, oggi ricoperto dal sottosegretario Tabacci. Da un punto di vista formale il sottosegretario ha una posizione subordinata e peraltro non compare neanche nella lista dei componenti. Tuttavia nella pratica è questo l'esponente di governo che ne segue quotidianamente l'attività.

Regolamento del Cipe

Prima delle sedute del comitato infatti si svolge una complessa serie di riunioni preparatorie coordinate proprio dal segretario dell'organo. Per queste attività, oltre che per il perfezionamento degli atti deliberati dal comitato, il segretario si avvale del dipartimento per la programmazione economica della presidenza del consiglio (Dipe), e in particolare del suo ufficio I, ovvero il segretariato del Cipe stesso.

Alle riunioni preparatorie, oltre al segretario, partecipano i sottosegretari di stato o i viceministri delle amministrazioni interessate. In caso di impedimento, o se in un ministero non sono state nominate figure di questo tipo, partecipano al loro posto o il capo di gabinetto o il segretario generale del ministero.

È nel corso della fase preparatoria dunque che viene stabilito se la proposta può essere sottoposta all'esame del Cipe. In caso affermativo il Dipe perfeziona l'atto e lo invia al ministero dell'economia per le verifiche di finanza pubblica. Solo a questo punto l'atto può essere sottoposto al comitato che può adottarlo o rigettarlo. Se adottato l'atto viene formalizzato ed è successivamente inviato alla presidenza del consiglio per la necessaria firma. In conclusione si deve poi attendere il controllo di legittimità da parte della Corte dei conti, al termine del quale si può procedere alla pubblicazione in gazzetta ufficiale.

Visto che è proprio il segretario del Cipe a seguire passo dopo passo tutto il percorso che dalla proposta di un ministero arriva fino alla pubblicazione in gazzetta ufficiale, appare chiaro che la sua figura, in tema di investimenti, è molto importante a livello politico. Si tratta dunque di uno di quei sottosegretari alla presidenza del consiglio che (come il sottosegretario verbalizzante e l'autorità delegata) pur rimanendo gerarchicamente sottoposti ai ministri e ai vice ministri, hanno in termini pratici una grande importanza.

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