L’evoluzione stilistica dei discorsi di fine anno

Il numero di parole e di caratteri per frase nei discorsi dei presidenti della repubblica (1949-2022)

Se nei primi anni della repubblica i messaggi di fine anno erano estremamente brevi, la struttura delle frasi era però decisamente più complessa. Infatti sia il numero di parole che di caratteri per frase era decisamente maggiore rispetto a oggi. Poi, se pur con delle oscillazioni notevoli, tra la metà degli anni ’60 e la metà degli anni ’80 la lunghezza delle frasi è andata riducendosi, per poi tornare a crescere in maniera marcata durante la presidenza Cossiga (con una media di 36,5 parole per frase). Con Scalfaro la lunghezza delle frasi si è nuovamente ridotta (17,6 parole per frase in media). Con la presidenza Napolitano invece la lunghezza delle frasi torna a crescere (con una media di 28,9). Per quanto alcuni discorsi abbiano raggiunto livelli ancora inferiori, in media i messaggi di Mattarella sono stati quelli con frasi più brevi. Ovvero, in media, 16,2 parole per frase.

Pur non essendo previsto né dalla costituzione né da altre norme il messaggio di fine anno è diventato negli anni una prassi irrinunciabile, iniziata nel 1949 e mai interrotta. Nel calcolo dei caratteri sono considerati gli spazi.

FONTE: elaborazione openpolis su fonte Quirinale
(ultimo aggiornamento: martedì 3 Gennaio 2023)

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