I ministri e le nomine del governo Draghi

Le nomine del governo avvengono di solito da parte del consiglio dei ministri ma è un ministro in particolare, o più di uno, a proporre il nome in questione.

Il ministro che in assoluto propone più nomine è quello dell’interno. Luciana Lamorgese infatti nel corso di questi mesi ha proposto la nomina di ben 43 funzionari. Per la grande maggioranza si tratta di movimento di prefetti (28) al vertice di uno o di un altro ufficio territoriale del governo. Al secondo posto, dall’inizio del mandato Draghi, è stato il ministro dell’economia Franco a proporre più nomine, spesso riguardanti direttori di agenzie, commissari straordinari per il rientro dal disavanzo sanitario a manche membri del consiglio di amministrazione Rai. Al terzo posto il presidente del consiglio con nomine ad incarichi di tipo vario che vanno dai componenti della commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), ai vertici di Banca d’Italia fino ai membri del consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (Cnel) e di diversi commissari straordinari. Per gli altri ministri, nel corso di questi mesi, si è trattato di nominare principalmente i vertici amministrativi dei propri dicasteri, anche se non solo.

Le forme attraverso cui il consiglio dei ministri (Cdm) può provvedere a una nuova nomina o a una conferma sono varie. La prima è quella della proposta. La decisione dunque sta in capo al Cdm ma la proposta viene da un ministro o dal presidente del consiglio. Per questa ragione, a meno di una contrarietà specifica da parte del Cdm, la responsabilità politica della decisione può essere messa in capo al ministro proponente. In altri casi la nomina può essere decisa congiuntamente tra più ministri. In questi casi, che nel corso di questi mesi si sono verificati giusto un paio di volte, è stato considerato, a fini statistici, solo il primo ministro indicato nel comunicato stampa del Cdm.

FONTE: governo.it
(ultimo aggiornamento: mercoledì 8 Settembre 2021)

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