Nasce Osservatorio Abruzzo, dati al servizio della crescita dei territori Osservatorio Abruzzo
Un nuovo progetto di Fondazione openpolis, Etipublica, Fondazione Hubruzzo, Gran Sasso Science Institute e StartingUp, per l’analisi delle dinamiche socio-economiche in Abruzzo, oltre che per il monitoraggio civico sull’andamento dei fondi del Pnrr dedicati alla regione.
domenica 30 Gennaio 2022 | Italie a confronto
L’analisi dei dati per comprendere a fondo il territorio. È Osservatorio Abruzzo, un nuovo progetto di Fondazione openpolis, Etipublica, Fondazione Hubruzzo, Gran Sasso Science Institute e StartingUp.
I dati di dettaglio offrono elementi importanti per l’analisi di un territorio e la pianificazione di politiche pubbliche.
Si tratta del primo osservatorio territoriale realizzato da openpolis, attraverso il quale indagare le dinamiche socio-economiche in Abruzzo. Dati di dettaglio che possono fornire chiavi interpretative, offrendo al tempo stesso elementi utili per la costruzione di politiche pubbliche basate sull’analisi di dati e fatti.
Tanti i temi che verranno affrontati, dall’industria al mondo dell’innovazione, dalle problematiche della povertà educativa all’importanza della scuola nelle comunità, fino alla gestione degli enti locali e di una delle più grandi sfide che aspetta il paese nei prossimi anni: il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
Nella pratica Osservatorio Abruzzo si tradurrà in un canale di informazione periodico, alimentato da dati di livello regionale, provinciale e comunale. Un progetto arricchito da eventi e presentazioni che hanno l’obiettivo di mettere le analisi a disposizione di tutti, affinché diventino patrimonio comune.
Le opportunità da cogliere
Secondo la classificazione metodologica di Istat, l’Abruzzo è la regione più a nord del mezzogiorno. Si trova in una posizione – non solo geografica – a volte marginale rispetto ai temi che dominano il dibattito pubblico, influenzando i decisori politici e gli stakeholders.
Per questo vogliamo accendere i riflettori sulla regione, con particolare attenzione all’attuale fase storica. Le ingenti risorse previste dal Pnrr impegneranno il paese, e quindi anche l’Abruzzo, negli anni a venire. Per questo riteniamo sia fondamentale un monitoraggio civico sui finanziamenti e sulle ricadute reali nei territori. Affinché questo strumento, al pari di altri, possa rappresentare un’opportunità di crescita collettiva.
Le risorse per l’Abruzzo previste dal Pnrr
Le somme stanziate a beneficio dei territori abruzzesi, per ogni ambito, nel piano nazionale di ripresa e resilienza
Il piano nazionale di ripresa e resilienza si suddivide in missioni. Queste a loro volta si dividono in componenti che al loro interno contengono le misure. Ogni misura può essere classificata come “riforma” o come “investimento”. Le prime prevedono l’emanazione di nuove norme e sono essenzialmente in capo al governo e al parlamento. Gli investimenti invece riguardano interventi per la modernizzazione del paese (digitalizzazione, infrastrutture, nuove assunzioni) e possono avere un impatto più diretto anche sui territori.
FONTE: elaborazione openpolis per Osservatorio Abruzzo su dati governo
(ultimo aggiornamento: venerdì 21 Gennaio 2022)
Secondo le stime del governo le risorse del Pnrr che avranno una ricaduta diretta sui territori abruzzesi ammontano a circa 2,3 miliardi di euro. La voce più consistente riguarda le zone colpite dai sismi del 2009, 2016 e 2017, per le quali sono stati stanziati circa 1,8 miliardi. Si tratta di un ambito drammaticamente peculiare per l’Abruzzo, colpito da tre terremoti nel giro di pochi anni.
Gli altri investimenti più significativi riguardano settori in cui il governo ha deciso di investire soprattutto nel mezzogiorno: la costruzione di nuovi asili nido e scuole dell’infanzia e l’ammodernamento di quelle esistenti, gli interventi di manutenzione ed efficientamento delle infrastrutture idriche primarie e la realizzazione di progetti nell’ambito del programma innovativo per la qualità dell’abitare (Pinqua).
Entreremo nel dettaglio di ambiti di intervento e progetti nelle prossime settimane, durante le quali ci occuperemo di numerosi temi. Dall'importanza delle competenze negli enti locali, ai servizi pubblici di prossimità, fino alle infrastrutture per la mobilità e agli investimenti per il tessuto produttivo regionale. Ambiti che incrociano il Pnrr e non solo.
Questi rilevanti finanziamenti dovranno essere messi in relazione con indicatori territoriali specifici rispetto alle sfide poste dal piano di ripresa e resilienza, e a confronto “interno” tra territori abruzzesi, oltre che con altre regioni dell’Italia e dell’Unione europea, in linea con quanto già definito nel programma Next GenerationEU.
Scenari e interpretazioni attraverso i dati territoriali
Lo scopo di Osservatorio Abruzzo è aprire uno spazio di analisi e confronto basato sull’informazione di qualità, arricchendo il panorama esistente e accendendo i riflettori sui dati territoriali.
Abruzzo: una regione, tanti territori diversi
Le molte classificazioni in cui si possono ripartire i 305 comuni abruzzesi
Scorri in alto a destra per visualizzare tutte le mappe sull’Abruzzo e le sue ripartizioni interne.
FONTE: elaborazione openpolis per Osservatorio Abruzzo su dati Istat, Agenzia per la coesione territoriale, Protezione civile
(ultimo aggiornamento: venerdì 30 Aprile 2021)
L’Abruzzo è una regione fortemente differenziata al suo interno. È infatti caratterizzata da estese aree montane, che coprono quasi i due terzi del territorio e dove vivono oltre 350mila persone (più di un abruzzese su 4). Ma anche affacciata sull’Adriatico e in profonda simbiosi con esso. Con 19 comuni litoranei, certamente molto meno estesi geograficamente (appena 639 kmq sui quasi 11mila della regione), ma molto popolosi. Sulla costa adriatica vivono infatti 437mila persone: oltre un terzo del totale. Rendendo questa linea costiera molto più urbanizzata e 8 volte più densa dell’Abruzzo interno.
Una regione quindi centrata anche sulle differenze, non solo morfologiche, tra aree interne e città polo. Più di un abruzzese su 10 – oltre 140mila persone – vive in un comune periferico o ultraperiferico e impiega almeno 40 minuti per raggiungere il polo più vicino. Parliamo delle 6 città baricentriche in termini di servizi sul territorio: i 4 capoluoghi (L’Aquila, Pescara, Teramo e Chieti), Avezzano e Giulianova.
28% dei cittadini e delle cittadine abruzzesi vive nei 6 comuni baricentrici della regione.
Senza contare i 21 sistemi locali del lavoro cui afferiscono i cittadini dell’Abruzzo. Vere e proprie divisioni territoriali trasversali ai confini amministrativi delle province e riconducibili ai flussi di pendolarismo, per motivi di studio e di lavoro.
Bastano questi semplici dati di contesto per restituire la complessità e le enormi potenzialità, in termini di crescita sociale ed economica, dell’Abruzzo.
Nelle prossime settimane l’osservatorio si arricchirà di altre analisi, mappe e grafici, approfondendo sempre di più le informazioni, e rendendole chiare e comprensibili.
Lo faremo mostrando dati territoriali di dettaglio, perché riguardano direttamente il luogo e la vita di chi legge. Analizzeremo set di dati su cui lavoriamo da tempo e provenienti da fonti pubbliche autorevoli, perché ci consentono di trattare temi complessi con parole semplici.
Informazione comune
Osservatorio Abruzzo parte da una premessa imprescindibile: il dato è un bene comune prezioso, che va coltivato giorno dopo giorno e condiviso, affinché possa diventare uno strumento di crescita collettiva.
I dati sono un bene comune che intendiamo condividere con decisori pubblici, media e imprese.
Questo è il senso di un'informazione di qualità in comune, che con spirito collaborativo viene rivolta e condivisa con i decisori pubblici, che definiscono le politiche sui territori, ma anche con i media, che potranno usare le elaborazioni per produzione e diffusione di contenuti originali.
Un'informazione comune rivolta al mondo della ricerca, per nuovi modelli di analisi delle dinamiche socio-economiche, a quello della scuola, per la formazione di docenti e studenti, e alle imprese del territorio, affinché possano definire le strategie migliori per la propria attività. Senza dimenticare, naturalmente, tutte le cittadine e i cittadini interessati, che potranno leggere la realtà che vivono quotidianamente anche attraverso la condivisione del dato.
Come seguire Osservatorio Abruzzo
Osservatorio Abruzzo è un progetto di Fondazione openpolis, Etipublica, Fondazione Hubruzzo, Gran Sasso Science Institute, e StartingUp. Per seguire gli aggiornamenti del nostro monitoraggio puoi iscriverti alla nostra newsletter dedicata. Ti invieremo una news, di lunedì, ogni due settimane. Riceverai articoli, dati, grafici e mappe liberamente utilizzabili per promuovere un dibattito informato.
Come si possono classificare i comuni abruzzesi
Indicatori demografici e geografici sui comuni abruzzesi (2020)
Per conoscere la classificazione del tuo territorio, clicca sulla casella Cerca… e digita il nome del tuo comune. Puoi cambiare l’ordine della tabella cliccando sull’intestazione delle colonne.
FONTE: elaborazione openpolis per Osservatorio Abruzzo su dati Istat
(ultimo aggiornamento: mercoledì 1 Gennaio 2020)