Il percorso educativo di bambini e ragazzi rischia di essere ostacolato dalla crisi sanitaria in corso. Per capire se nel Lazio opportunità e servizi educativi fossero preparati a tale sfida, abbiamo analizzato una serie di aspetti, dalla digitalizzazione alla raggiungibilità delle scuole.
I dati definitivi sul 2019 confermano il declino della cooperazione italiana. Alla vigila della pandemia quindi il nostro paese si allontanava dai suoi obiettivi internazionali. Una ragione in più per riorientare le proprie politiche in termini di priorità e coerenza.
Per la prima volta rendiamo disponibile una mappatura completa dei centri di accoglienza tra 2018 e 2019. Un punto di partenza essenziale per lo studio di un sistema che dovrebbe avere come obiettivo l'integrazione.
La povertà educativa colpisce in media più il sud che il nord del paese. Ma in un territorio vasto come la Lombardia, servizi educativi e fenomeni sociali variano molto a livello locale, da provincia a provincia e da comune a comune.
A 2 anni dall'entrata in vigore del decreto sicurezza le criticità del sistema di accoglienza si sono accentuate. Con l'emergenza sanitaria, inoltre, i problemi diventano ancora più lampanti.
Con i dati sul 2019 si chiude un ciclo per la cooperazione italiana. Da un lato si certifica come irraggiungibile l'obiettivo che ci eravamo posti per il 2020 e dall’altro l’arrivo del coronavirus muta radicalmente lo scenario.
L'emergenza Covid ha messo a nudo nuove esigenze per il paese, in particolare per le famiglie con figli. Lo sviluppo dell'agenda digitale sarà sempre più legato al contrasto alla povertà educativa. Il divario digitale spesso si somma ai fattori di disuguaglianza già esistenti, dalla condizione sociale al luogo di residenza.