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L’emergenza sanitaria in corso ha limitato la frequenza delle lezioni scolastiche in presenza. Ciò non toglie che la scuola rimanga il luogo dove normalmente bambini e ragazzi passano molto del proprio tempo fuori casa. Un ambiente che deve essere non solo accessibile, come abbiamo spiegato nel capitolo precedente, ma anche e soprattutto sicuro.

La manutenzione e il rinnovamento delle scuole le rendono più sicure.

Strutture vecchie che non vengono ristrutturate rischiano di essere più soggette a crolli e cedimenti o comunque di offrire un ambiente meno salubre agli alunni. Un fattore, quest’ultimo, da tenere in considerazione anche nell’attuale contesto emergenziale.

Il report completo in pdf

Le linee guida del Miur per il rientro a scuola a settembre 2020 invitano infatti le scuole ad aumentare e ammodernare gli spazi per la didattica. Allo scopo di garantire il distanziamento e tutelare studenti e insegnanti dal rischio contagio da Covid-19.

Il layout delle aule destinate alla didattica andrà rivisto con una rimodulazione dei banchi, dei posti a sedere e degli arredi scolastici, al fine di garantire il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro […].

Per questi motivi, è importante avere un quadro dello stato in cui versano le scuole di un territorio. E in questo senso, un indicatore utile da considerare è sicuramente la presenza di edifici scolastici vetusti. Cioè strutture che hanno più di 50 anni, secondo la definizione Miur.

20,43% gli edifici scolastici statali vetusti, sul totale di strutture presenti in Lombardia.

Un dato che supera la media nazionale (17,83%) di quasi 3 punti percentuali e che peggiora ulteriormente in 5 delle 12 province lombarde.

Un edificio scolastico è vetusto quando ha più di 50 anni.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

Seguono i territori di Lodi e Como, anche loro con quote superiori alla media regionale (20,43%). Patrimonio edilizio mediamente più recente nelle province di Lecco, Sondrio, Milano e, in particolare, Monza e Brianza, dove solo il 13,8% degli edifici è vetusto.

Monza e della Brianza

In tutto il territorio provinciale, solo 57 scuole su 413 (13,8%) risultano avere più di 50 anni. Ma a livello comunale quanto varia la situazione?

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

La provincia di Monza e Brianza è stata istituita nel 2004 e attivata nel 2009.

Sono 22 i comuni che superano la media provinciale di scuole vetuste, guidati ai primi posti da Briosco (66,67%) e Lazzate (50%). Mentre ben 25 degli enti che compongono la provincia non hanno nessuna scuola che abbia più di 50 anni.

È bene considerare in questo quadro che Monza e Brianza è la più giovane tra le province lombarde e che tutti i comuni sono mediamente o altamente urbanizzati e classificati come polo o cintura.

I poli sono comuni che offrono servizi essenziali e i territori di cintura sono i più vicini ai poli. Vai a "Che cosa sono le aree interne"

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

A quota 22,6% il capoluogo supera anche l'altro polo di provincia, Desio, all'ottavo posto con il 6,7% di edifici scolastici con più di 50 anni. Oltre a Monza, anche Seregno, Cesano Maderno e Limbiate superano la media provinciale (13,8%).

0 su 12 le scuole vetuste nel comune di Brugherio.

Cremona

Come abbiamo visto in precedenza, Cremona è la provincia lombarda con la più alta quota di edifici scolastici statali vetusti (35,2%). Un fenomeno che varia molto all'interno del territorio, con diversi comuni che hanno la totalità di scuole vetuste (100%).

Un edificio scolastico è vetusto quando ha più di 50 anni. I territori colorati di grigio sono comuni che non hanno scuole.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

Di questi 16 inoltre, molti confinano con comuni del tutto privi di scuole sul proprio territorio (le aree colorate di grigio). Un dato negativo, anche se bilanciato sul territorio nel suo complesso, dai numerosi comuni dove nessuna delle scuole presenti è vetusta.

1 su 3 i comuni in provincia di Cremona dove nessuna scuola ha più di 50 anni.

Tra questi Spino d'Adda, uno dei comuni con più residenti 6-18 nella provincia.

Un edificio scolastico è vetusto quando ha più di 50 anni.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

Con 23 edifici vetusti su 44, il capoluogo è al terzo posto tra i comuni più popolosi. Viene superato solo da Soncina e Soresina, gli unici tra quelli considerati ad appartenere alle aree interne in quanto territori intermedi. L'altro polo di provincia invece, cioè Crema, si posiziona al di sotto della media provinciale (35,2%), con il 20% di scuole che hanno più di 50 anni.

Tra i dati più contenuti quello di Spino d'Adda, come già anticipato, e Casalmaggiore con solo il 9,1% di edifici scolastici statali vetusti.

Scarica, condividi e riutilizza i dati

I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati sulla raggiungibilità con mezzi pubblici degli edifici scolastici statali sono di fonte Miur. Dati non disponibili per il Trentino Alto Adige.

Per conoscere quante scuole sono raggiunte da mezzi pubblici nel tuo territorio, clicca sulla casella Cerca… e digita il nome del tuo comune. Puoi cambiare l’ordine della tabella cliccando sull’intestazione delle colonne.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

Foto credits: Pixabay Wokandapix - Licenza

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