Per gli interventi di efficientamento energetico, che possono essere particolarmente dispendiosi, è possibile ottenere dei finanziamenti sia da parte dell’Unione europea che da fondi nazionali. Rientrano infatti negli obiettivi della politica di coesione, mirata a ridurre i divari tra le regioni e i territori comunitari.

Queste differenze di tipo economico e sociale possono essere appianate anche dagli interventi di efficientamento energetico degli edifici che solitamente raggiungono con più difficoltà le fasce di popolazione più deboli. Ridurre inoltre le condizioni di svantaggio di chi si trova in povertà energetica incrementa il potere d’acquisto delle persone creando quindi un circolo virtuoso anche all’interno della comunità.

Per quel che riguarda il settore energetico nel suo complesso, gli ultimi dati disponibili sul portale opencoesione riguardano il ciclo di programmazione 2014-2020. Per l’analisi, sono stati considerati i progetti che secondo la descrizione dei relativi Cup (codice unico di progetto) sono esplicitamente relativi all’efficientamento energetico. Di questi sono stati isolati quei progetti che, per tipologia di intervento, riguardavano edifici sia pubblici che privati, escludendo altri ambiti di intervento come l’illuminazione pubblica, strade e parcheggi e spazi urbani. I dati risalgono all’aggiornamento del 30 aprile 2023.

I progetti di efficientamento energetico degli edifici finanziati con fondi Fesr

Concentrandosi sul settore energetico, sono 1.280 i progetti direttamente sostenuti dal fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), uno dei principali strumenti finanziari della politica di coesione europea. Si prefigge l’obiettivo di appianare le disparità tra i vari livelli di sviluppo delle regioni europee e migliorare il tenore di vita nelle aree meno favorite. Di questi progetti, circa il 60% mira all’efficienza energetica degli edifici, distribuiti su tutto il territorio nazionale, per un valore pari a circa 575,96 milioni di euro.

I dati rappresentano i progetti legati all’ambito dell’efficienza energetica negli edifici pubblici e privati finanziati dal fondo Fesr tra 2014 e 2020. Sono state considerati fondi utilizzati per le seguenti attività:

  • manutenzione straordinaria con efficientamento energetico;
  • ammodernamento con efficientamento energetico;
  • ristrutturazione con efficientamento energetico.

I finanziamenti fanno riferimento al costo pubblico monitorato.

Non ci sono progetti con i tag specifici di riferimento per le regioni in grigio.

FONTE: elaborazione openpolis e Citizens’ Observatory for Green Deal Financing su dati opencoesione
(ultimo aggiornamento: domenica 30 Aprile 2023)

Parlando del numero di interventi, è la Puglia la regione che ne registra di più (205), seguita da Sardegna (156), Umbria (91) e Veneto (65). Calabria e Valle d’Aosta invece riportano 3 progetti ciascuna. Per quel che riguarda l’aspetto delle risorse, tre regioni del sud del paese sono le maggiori beneficiarie: Puglia (quasi 145,5 milioni di euro), Campania (quasi 110,7 milioni) e Sardegna (circa 72,7 milioni).

Il piano Fsc efficientamento energetico dei comuni

Per perseguire gli obiettivi della politica di coesione europea, lo Stato ha messo in campo anche risorse nazionali. In particolare il fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc), che prevede degli interventi specifici per l’efficienza energetica. Anche in questo caso, gli ultimi dati disponibili risalgono alla programmazione 2014-2020. In questo specifico ciclo di programmazione, una parte dei fondi originariamente pensati per perseguire gli obiettivi delle politiche di coesione (compresa l’efficienza energetica) è stata invece utilizzata per sostenere il reddito dei lavoratori del settore artigianale, particolarmente colpito dagli effetti dell’emergenza causata dalla pandemia, come definito dal Dpcm del 24 settembre 2020. Alla luce di ciò, risultano comunque finanziati 4.946 progetti per questo ambito, di cui 2.825 relativi a interventi su edifici pubblici o privati.

I dati rappresentano i progetti legati all’ambito dell’efficienza energetica negli edifici pubblici e privati finanziati dal piano Fsc efficientamento energetico tra 2014 e 2020. Sono state considerati fondi utilizzati per le seguenti attività:

  • manutenzione straordinaria con efficientamento energetico;
  • ammodernamento con efficientamento energetico;
  • ristrutturazione con efficientamento energetico.

I finanziamenti fanno riferimento al costo pubblico monitorato.

Non ci sono progetti con i tag specifici di riferimento per le regioni in grigio.

FONTE: elaborazione openpolis e Citizens’ Observatory for Green Deal Financing su dati opencoesione
(ultimo aggiornamento: domenica 30 Aprile 2023)

Le prime tre regioni per numero di progetti sono tutte situate nel nord Italia: Lombardia (732), Piemonte (488) e Veneto (216). I dati più bassi si registrano invece nel centro-sud: Umbria (40), Basilicata (30) e Molise (26). Per quel che riguarda i finanziamenti, la situazione rimane invariata: le maggiori risorse vengono veicolate nelle tre grandi regioni del nord Italia con più investimenti approvati, con oltre 42 milioni di euro per la Lombardia, quasi 26 in Piemonte e poco più di 18 in Veneto.

Lo stato dei lavori

Gran parte dei progetti previsti dal programma di finanziamento 2014-2020 risultano ancora in corso nel 2023. Non possiamo tuttavia considerarli in ritardo perché, in base alle regole di esecuzione del bilancio comunitario, l’attuazione di un ciclo prosegue anche nel triennio successivo. I contributi sono quindi utilizzabili anche dopo il 2020 e tutti i pagamenti devono essere effettuati entro il 31 dicembre 2023.

I dati rappresentano lo stato dei progetti legati all’ambito dell’efficienza energetica negli edifici pubblici e privati finanziati dal piano Fsc efficientamento energetico e dal fondo Fesr tra 2014 e 2020. Sono state considerati fondi utilizzati per le seguenti attività:

  • manutenzione straordinaria con efficientamento energetico;
  • ammodernamento con efficientamento energetico;
  • ristrutturazione con efficientamento energetico.

Sono inclusi nell’analisi sia gli interventi sugli edifici pubblici che quelli sugli edifici privati.

FONTE: elaborazione openpolis e Citizens’ Observatory for Green Deal Financing su dati opencoesione
(ultimo aggiornamento: domenica 30 Aprile 2023)

Per quel che riguarda il fondo Fesr, i progetti che risultano conclusi sono circa 1 su 3. Il 66% risulta in corso mentre il 4% non risulta ancora avviato. Per il piano Fsc invece il 58,7% degli investimenti è stato portato a termine,  il 27,5% è in corso mentre il 10,5% non risulta avviato.

Foto: Ricardo Gomez Angellicenza

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