Nel 2024 sono scesi a 370mila i nuovi nati nel paese, circa 10mila in meno rispetto al 2023. Anche per cause strutturali, gli anni recenti hanno segnato nuovi record di denatalità, con implicazioni su politiche pubbliche e condizione dei territori.
La lettura ha un ruolo determinante nella crescita e nello sviluppo cognitivo dei ragazzi. Per questo la presenza di biblioteche sul territorio è fondamentale. Purtroppo su questo fronte i divari nel nostro paese sono ancora molto consistenti.
Mentre ancora scarseggiano le informazioni sul nuovo piano a livello nazionale, siamo andati a vedere cosa pubblicano sui propri siti web i comuni e le città metropolitane. Ne è emerso un quadro molto disomogeneo.
Nonostante il calo nel resto della popolazione, la quota di lettori tra bambini e ragazzi tiene. Restano tuttavia ampi divari legati all’origine familiare e sociale dei minori. Il ruolo delle biblioteche sul territorio è fondamentale per il contrasto alla povertà educativa.
In poco più di un decennio si è passati dai quasi 10 nati ogni 1000 abitanti della fine degli anni 2000 ai meno di 7 attuali. Approfondiamo come questo calo drastico della natalità ha riguardato la grande maggioranza dei territori italiani, comune per comune.
Gli ultimi dati Istat confermano che i minori restano la fascia d'età più spesso in povertà assoluta, come ormai da oltre un decennio. In questo quadro, il contrasto della povertà educativa minorile è un investimento sul futuro demografico ed economico del paese.
Le notti tropicali sono un indicatore degli estremi di temperatura negli ambienti urbani. Nel 2021 Istat ne ha registrate mediamente 44 per ogni comune capoluogo, 6 in più rispetto alla media del periodo 2006-2015.
Oltre 140mila giovani tra 6 e 18 anni vivono in un comune che dista almeno 60 minuti dalla città polo più vicina. Per quasi 20mila di loro la distanza supera l'ora e mezzo. Approfondiamo la raggiungibilità delle scuole da questi territori più remoti.
Le province dove più minori vivono nelle aree interne sono quelle destinate a spopolarsi maggiormente nei prossimi anni. Spesso si tratta anche dei territori dove l'offerta di nidi e servizi oggi risulta più carente.