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Dichiarazione di Giuseppe BORTOLUSSI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: Altro) 


 

“Stop ai suicidi di piccoli imprenditori: 50 in tre anni sono troppi”

  • (09 marzo 2012) - fonte: CGIA Mestre - inserita il 03 aprile 2012 da 31

    “Dopo l’ennesimo suicidio di un piccolo artigiano veneziano per mancanza di liquidità, è giunto il momento che le banche non lascino più nessuno da solo. Dopo gli ingenti aiuti dati dalla BCE ai nostri istituti di credito è bene che questi soldi vengano prestati all’economia reale, ovvero alle famiglie e alle imprese”.

    Sono queste le prime dichiarazioni rilasciate da Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA, dopo il caso di Ivano Polita, artigiano di Noventa di Piave, che ha deciso di togliersi la vita per mancanza di liquidità.

    “Questo gesto estremo – prosegue Bortolussi – va ad aggiungersi alla cinquantina di casi che si sono verificati nel Veneto negli ultimi 3 anni di crisi economica. E’ giunto il momento che le parti sociali , la politica e tutti i soggetti attivi facciano quadrato e affrontino con determinazione questo dramma sociale”.

    Sicuramente, sottolineano dalla CGIA, qualcosa si è rotto.
    “Quando famiglia e impresa sono tutt’uno, come qui nel Veneto, – prosegue Bortolussi – non c’è più nessuna distinzione di ruoli. Piccoli imprenditori e i loro lavoratori dipendenti sono la stessa cosa: il dramma e le difficoltà degli uni è condiviso anche dagli altri. Per questo, di fronte al gesto estremo di molti piccoli imprenditori, mi balza agli occhi una cosa: Il lavoro è vissuto come un valore in grado di garantire il benessere proprio e quello dei collaboratori. Quando questa certezza viene a mancare, il rischio che l’impalcatura sociale su cui abbiamo costruito la nostra fortuna ci cada addosso, e questo porta molte persone a compiere quel gesto estremo.”

    Oltre all’analisi di questo triste fenomeno, la CGIA dà anche un consiglio a chi si trova in serie difficoltà economiche.
    “Oltre a ridefinire il ruolo e le funzioni delle banche, mi permetto di consigliare a chi si trova in difficoltà – conclude Bortolussi – di rivolgersi anche presso le associazioni degli artigiani, degli industriali o dei commercianti. Con i loro sportelli sono presenti diffusamente su tutto il territorio e sono in grado di intercettare i problemi e trovare le soluzioni più adatte per risolverli. Con i loro organismi del credito sono nelle condizioni di dare una mano a chiunque si trovi in difficoltà. Sono un’ancora di salvataggio per tutti coloro che da imprenditori e padri di famiglia, si trovano ogni giorno a dover affrontare le difficoltà rese più aspre dalla crisi che interessa il nostro Paese”.

    Fonte: CGIA Mestre | vai alla pagina

    Argomenti: nord est, economia, lavoro, veneto, banche, lavoratori, BCE-Banca Centrale Europea, imprenditori, crisi economica, Bce, governo Monti, CGIA Mestre | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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