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Dichiarazione di Elisabetta ZAMPARUTTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Interrogazione. Un emblematico caso di lottizzazione formigoniana

  • (23 febbraio 2012) - fonte: notizie.radicali.it - inserita il 26 febbraio 2012 da 31

    Prima firmataria di un’interrogazione al presidente del Consiglio nella quale si denuncia un episodio significativo del sistema di potere economico lombardo. Nel caso specifico, riguarda la nomina di Luigi Roth, formigoniano di ferro, a capo del padiglione Italia dell’Expo di Milano; una nomina che reca la firma del Governo. Episodio, ripetiamo, emblematico di un sistema consolidato e che si perpetua; chi dovrebbe opporsi a questo sistema, similmente ai ladri di Pisa, di giorno finge di litigare, di notte si accorda per meglio dividersi le spoglie.

    Al Presidente del Consiglio dei ministri. Per sapere - premesso che:

    il 14 febbraio 2012, il Presidente del Consiglio dei ministri ha firmato il decreto con cui nomina il dottor Luigi Roth commissario incaricato della realizzazione del padiglione italiano dell'Expo 2015 di Milano;

    tale nomina è intervenuta dopo le perplessità che a più livelli aveva sollevato il decreto con il quale il Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore, Silvio Berlusconi, aveva affidato a Roberto Formigoni, in qualità di commissario generale dell'evento, la scelta del responsabile del padiglione italiano, da lui già individuato nella persona di Luigi Roth;

    lo stesso Vicente Loscertales, segretario generale del Bureau International des Expositions (BIE), l'ente che assegna l'Expo e che segue e vigila sulla regolarità anche dell'edizione milanese, ha avuto modo di esprimere abbastanza chiaramente il suo disagio di fronte a una prassi irrituale nella tradizione delle esposizioni, rafforzando la perplessità di Palazzo Chigi;

    infatti, l'articolo 13 della convenzione relativa alle esposizioni internazionali, stabilisce che il Governo di ogni paese partecipante in una Esposizione nomina un Commissario Generale di Sezione nel caso di una Esposizione registrata o di un Commissario di Sezione nel caso di una Esposizione riconosciuta che lo rappresenti di fronte al Governo invitante. Il Commissario Generale di Sezione o il Commissario di Sezione ha la responsabilità esclusiva per l'organizzazione della Esposizione del suo paese. Egli informa il Commissario Generale della Esposizione o il Commissario del Padiglione del contenuto di questa Esposizione e assicura che i diritti e gli obblighi degli espositori siano rispettati;

    in base al principio base che regola l'esposizione universale, che si fonda cioè su sezioni nazionali, i commissari di sezione di tutti i Paesi partecipanti sono «responsabili esclusivi» dell'organizzazione dell'esposizione del proprio Paese e, quindi, liberi delle proprie decisioni nei confronti dello stesso commissario generale e del comitato organizzatore; il commissario di sezione «è, in fondo, padrone nella sua sezione. Così che, in base alle competenze ricevute dal suo Governo, può liberamente o in consultazione con altre autorità nazionali sviluppare il programma della partecipazione, regolare la destinazione o la distribuzione delle sedi, procedere con l'ammissione degli espositori e usare il suo potere di polizia per disciplinare il tutto. Egli rimane libero nelle sue decisioni rispetto al Commissario Generale del Governo...»;

    (MEIZOZ, Roger: La Réglementation des expositions sur le plan international. Genève 1965: Librairie Droz.. pag. 54);

    superata da parte dell'attuale Governo l'irrituale scelta compiuta da quello precedente di, delegare al commissario generale Roberto Formigoni la nomina del commissario di sezione italiano, è cambiata la forma, ma non è cambiata la sostanza: il commissario designato è, appunto, il dottor Luigi Roth, nome indicato a suo tempo da Formigoni, da lui riproposto e concordato il 24 gennaio 2012 con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e il 14 febbraio, a nomina avvenuta, prontamente annunciato alla stampa dallo stesso Formigoni;

    «La persona prescelta è il dr. Luigi Roth, secondo la mia indicazione condivisa dal presidente Monti», ha dichiarato Formigoni. «La nomina spetta a me - aveva spiegato - ma ho preferito lavorare per coinvolgere anche il Governo e quindi ho parlato col Presidente del Consiglio, per condividere la scelta della persona»;

    mentre la nomina del dottor Luigi Roth quale commissario per l'Italia a Expo Milano 2015 è stata accolta «con soddisfazione» da Giuliano Pisapia, sindaco di Milano e commissario straordinario del Governo per Expo 2015, polemico, invece, è stato il commento alla nomina da parte del presidente del consiglio comunale di Milano, Basilio Rizzo, che ha rilevato la preminenza del legame di Roth con la regione Lombardia: «Quella di Roth mi sembra una scelta troppo legata alla Regione, non capisco dove sia l'accordo con il Comune»;

    la stessa credibilità di Roberto Formigoni, in quanto governatore della Lombardia, è fortemente intaccata dalla vicenda delle firme false denunciata dai Radicali e dalle inchieste della magistratura di questi mesi su ipotesi di reato molto gravi che coinvolgono a diverso titolo figure di primo piano di regione Lombardia;

    il commissario generale Roberto Formigoni, che controlla il cosiddetto tavolo delle infrastrutture e cioè la gestione degli ingenti lavori pubblici necessari all'Expo, è nello stesso tempo presidente del consiglio di sorveglianza di Infrastrutture Lombarde, società stazione appaltante voluta dal presidente della regione Formigoni e da lui costituita nel 2003, controllata da regione Lombardia e convenzionata sia con Expo 2015 spa per la predisposizione di tutte le procedure di evidenza pubblica sia con Arexpo spa per l'acquisizione e gestione delle aree del sito Expo; mentre Roth avrà il compito di rappresentare e tenere i rapporti con i Governo, ma soprattutto di affidare a un archistar il progetto per la realizzazione del padiglione più importante di Expo 2015, quello della nazione ospitante, e di tenere i rapporti con le aziende italiane che accetteranno di partecipare;

    al di là del tentativo, fallito, di arrivare a una nomina diretta del responsabile del Padiglione Italia, occorre evidenziare altresì lo stretto legame politico-professionale tra il commissario generale Roberto Formigoni e il neo commissario di sezione Luigi Roth che risale:

    alla nomina e alla riconferma dello stesso Roth a presidente della Fondazione Fiera Milano nel 2001 e nel 2006, con decreti di nomina spettanti alla giunta regionale lombarda presieduta dal governatore Formigoni dal 1995;

    alla nomina di Luigi Roth, risalente al 1996, a presidente della società Ferrovie Nord Milano, nomina anche in questo caso spettante alla giunta regionale lombarda presieduta anche allora da Roberto Formigoni; Roth assumerà contemporaneamente il ruolo di amministratore delegato della stessa società e di presidente e amministratore delegato di Ferrovie Nord Milano Esercizio spa;

    alla nomina di Luigi Roth nel 2009 per volontà di Roberto Formigoni alla guida del consorzio destinato a realizzare a Milano l'immenso polo ospedaliero città della salute voluto e finanziato da regione Lombardia;

    alla nomina nel 2005 di Luigi Roth nel consiglio di amministrazione della Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico Mangiagalli e Regina Elena di Milano, nomina derivata dalla partecipazione di Fondazione Fiera Milano nella Fondazione Ospedale Maggiore, operazione voluta da Luigi Roth e da Roberto Formigoni (l'operazione è stata possibile attraverso una modifica all'articolo 4 dello statuto dell'8 ottobre 2004 approvata con decreto del presidente della regione del 26 novembre 2004 che ha permesso a Fondazione Fiera Milano di ampliare la propria mission).

    La Fondazione Fiera Milano è «entrata» portando in dote circa 13 milioni di euro in sette anni. Roth ha dichiarato che l'idea di questa collaborazione è nata «da un incontro in Regione con il Presidente Roberto Formigoni»;

    alla comune appartenenza e/o vicinanza al movimento confessionale Comunione e Liberazione, Movimento dall'interno del quale è nata l'associazione imprenditoriale Compagnia delle Opere alla quale si stima che siano iscritte oltre 70 mila società. La vicinanza di Luigi Roth a Comunione e Liberazione e a Roberto Formigoni è regolarmente evidenziata da un quindicennio dai media italiani nonché rafforzata dalle numerose presenze in qualità di conferenziere del dottor Roth al Meeting di Rimini, evento annuale promosso da Comunione e Liberazione (quattro partecipazioni nel corso degli anni). Roth è inoltre Gentiluomo di Sua Santità, membro laico, dunque, della Famiglia Pontificia;

    anche alla luce della recente stretta sui doppi incarichi e su potenziali conflitti d'interesse, la scelta del dottor Luigi Roth, che attualmente ricopre contemporaneamente incarichi di vertice in istituti bancari (presidente di Banca Popolare di Roma, Gruppo CARIFE e consigliere di amministrazione di Mediorbanca, Gruppo BPER) e in imprese a controllo pubblico e privato (presidente di Terna spa, presidente di TELAT Srl, consigliere di amministrazione in Pirelli & C. spa, consigliere di amministrazione di Autostrada Torino Milano spa), non appare agli interroganti la più indicata quale commissario per l'Italia a Expo Milano 2015:

    come intenda operare per assicurare che l'incarico del dottor Luigi Roth quale commissario del padiglione Italia sia esercitato con la massima trasparenza e indipendenza rispetto sia al suo principale e dichiarato sponsor sia rispetto al sistema di potere economico lombardo di cui il presidente della regione Lombardia e commissario generale dell'Expo è espressione e di cui lo stesso commissario di sezione nella sua brillante carriera ha fatto e fa tuttora parte.

    Fonte: notizie.radicali.it | vai alla pagina

    Argomenti: trasparenza, Interrogazione, nomine, milano, appalti pubblici, Expo 2015, regione Lombardia, Governo Berlusconi IV, doppi incarichi, Formigoni, governo Monti | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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