Ti trovi in Home  » Politici  » Giuseppe BORTOLUSSI  » Cgia di Mestre: Le banche hanno chiuso “i rubinetti” del credito alle imprese. Insolvenze a + 36%

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Giuseppe BORTOLUSSI

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Gruppo: Altro) 


 

Cgia di Mestre: Le banche hanno chiuso “i rubinetti” del credito alle imprese. Insolvenze a + 36%

  • (11 febbraio 2012) - fonte: CGIA Mestre - inserita il 12 febbraio 2012 da 31

    La notizia era nell’aria da qualche mese, ma l’ufficialità è arrivata solo nei giorni scorsi con la presentazione del Supplemento statistico al Bollettino economico della Banca d’Italia: negli ultimi 3 mesi del 2011, i prestiti erogati dal sistema bancario alle imprese sono diminuiti dell’1,5% e, nell’ultimo mese di dicembre, la contrazione è stata addirittura del 2,2%. La denuncia viene dalla CGIA di Mestre.

    «Questi dati confermano che ci troviamo di fronte ad una vera e propria stretta creditizia. Le banche hanno chiuso i rubinetti del credito ed in una fase recessiva, come quella che stiamo vivendo in questo momento, corriamo il rischio che il nostro sistema produttivo, costituito prevalentemente da piccole e piccolissime imprese, collassi».

    I numeri, come dicevamo, sono impietosi: se nel 2011 l’ammontare complessivo dei prestiti erogati alle imprese ha superato i 995 miliardi di euro, facendo segnare una variazione del +3% rispetto l’anno precedente, va comunque sottolineato che è stata inferiore alla crescita dell’inflazione, che l’anno scorso è stata del +3,3%.

    Purtroppo, la situazione è peggiorata nell’ultima parte dell’anno, dopo che il nostro spread ha cominciato a crescere a ritmi vertiginosi. Se negli ultimi tre mesi dell’anno l’erogazione è diminuita dell’1,5%, in dicembre la contrazione è stata del – 2,2%.

    «Oltre alla stretta creditizia nel 2011 le imprese hanno dovuto subire anche un forte aumento dei tassi di interesse che si è tramutato in un costo aggiuntivo per l’intero sistema produttivo pari a 3,7 miliardi di euro».

    Tuttavia va ricordato che le ragioni di questa contrazione dei finanziamenti sono in parte riconducibili anche all’aumento delle sofferenze bancarie registrato dalle aziende.

    «Nel 2011 le insolvenze in capo alle imprese italiane hanno toccato gli 80,6 miliardi di euro, con un incremento rispetto l’anno precedente pari al + 36%. Questa situazione ha sicuramente indotto molti istituti di credito a ridurre i prestiti soprattutto a quelle realtà produttive che non erano più in grado di dimostrare una certa affidabilità».

    Fonte: CGIA Mestre | vai alla pagina

    Argomenti: banche, PMI, inflazione, economia nazionale, credito alle imprese, governo Monti, CGIA Mestre | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato