Ricomincia la propaganda online Propaganda social

Per il lancio di Italia Viva Matteo Renzi ha speso oltre 4.000 euro in inserzioni su Facebook. Tra i grandi leader, e i principali partiti, è quello che si è mosso per primo. Ma anche Salvini ha ricominciato con le sponsorizzazioni.

|

L’inizio del secondo governo Conte ha anche sancito l’avvio di una nuova fase politica in parlamento.

La relativa tranquillità che ha contraddistinto questa prima parte della XVIII legislatura ha lasciato spazio ad una fase di transizione in cui tanti tasselli si stanno spostando. Tra scissioni partitiche e cambi di gruppo, lo scacchiere politico sta cambiando.

€4.261 spesi da Matteo Renzi per sponsorizzazioni su Facebook per il lancio di Italia Viva.

Anche Salvini, dopo 3 mesi di silenzio, ha ripreso le sponsorizzazioni su Facebook.

Con esso e con la nascita, o rilancio, di nuovi soggetti politici, è ripresa anche la propaganda politica, soprattutto quella online. Protagonista di questa partita Matteo Renzi, che per il lancio di Italia Viva ha già speso oltre 4.000 euro in inserzioni su Facebook. Tra i grandi partiti, e i loro relativi leader, sembra essere stato il primo a muoversi. Il tutto pagato con i soldi raccolti dai suoi Comitati azione civile, l’associazione lanciata dal politico toscano a fine 2018. Dopo oltre 3 mesi di silenzio, anche Salvini ha ricominciato con le sponsorizzazioni.

La propaganda politica, come funziona

Ad oggi per la propaganda politica online non valgono le stesse regole già in campo per la tradizionale propaganda politica. Un gap normativo importante, per cui il parlamento italiano deve ancora intervenire.

La trasparenza del campo è quindi nelle mani delle singole realtà che forniscono questi strumenti di advertising online: su tutti facebook, google e twitter. La principale soluzione messa in piedi da queste piattaforme per aumentare la trasparenza della propaganda politica online prevede l’accreditamento ufficiale delle strutture e degli individui che intendono pubblicizzare contenuti politici. Questo comporta, per esempio, l’obbligo di fornire una serie di informazioni, tra cui chi sta pagando per l’inserzione.

Tra queste piattaforme, pur con molti limiti, quella che comunica il maggior numero di informazioni, e in maniera più costante, è senza dubbio Facebook. È proprio su questa piattaforma che possiamo quindi analizzare come siano cambiate le carte in tavole in queste settimane.

Chi sta spendendo in questa fase

Nella nuova fase politica che è cominciata diventa importante capire se la partita della propaganda social è ripresa. Grazie ai dati, seppur limitati, che fornisce Facebook è possibile ricostruire l’investimento fatto in inserzioni online nella settimana del 17-23 settembre, quella successiva alla fondazione di Italia Viva. Prendendo in considerazione i principali partiti italiani, e i loro relativi leader, appare in maniera evidente la scelta strategica fatta da Matteo Renzi.

Il politico, recentemente uscito dal Partito democratico, è nel bel mezzo del lancio ufficiale del suo nuovo soggetto politico Italia viva. Nella settimana successiva al lancio del partito la sua spesa ha superato i €4.000. Il tutto finanziato direttamente dai Comitati azione civile di Ritorno al futuro, l’associazione che Renzi ha utilizzato in questi mesi per raccogliere fondi e aggregare consenso.

Scorrendo l’elenco delle inserzioni possiamo vedere come la tipologia di contenuti scelti dall’ex premier vari molti: da post a sostegno di Emma Marrone, a quelli sulla politica internazionale, passando per quelli “pubblicitari” per presentare il nuovo movimento.  In totale tra il 17 e il 23 settembre i post sponsorizzati sono stati 17.

L’investimento da parte di Renzi in questo senso sembra essere completo, e soprattutto ben coordinato. Grazie alla raccolta fondi portata avanti dai suoi Comitati azione civile, come abbiamo recentemente raccontato, l’uscita dal Partito democratico e il lancio di Italia viva ha potuto beneficiare di un budget iniziale considerevole. Soldi che, tra le altre cose, ora vengono spesi in propaganda online.

Sono state dichiarate le spese ufficiali su Facebook dei principali partiti italiani, e dei loro rispettivi leader. Se un partito o un politico non viene mostrato, vuol dire che la spesa è stata zero.

FONTE: dati Facebook ad library elaborazione openpolis

Tra i principali leader politici nazionali analizzati, e i relativi partiti di appartenenza, i dati di Renzi sembrano essere fuori scala. Mettendo insieme tutti gli altri numeri si arriva a malapena agli 800euro di investimento, un quinto di quanto speso dall'ex presidente del consiglio. Giorgia Meloni è il secondo politico che ha speso di più, 231 euro,  seguita da Giovanni Toti, con 174 euro.

Quest'ultimo, anch'egli fresco di scissione dal suo partito di appartenenza, in questo caso Forza Italia, non sembra aver ancora deciso di investire massivamente in propaganda online, anche se il numero di inserzioni è in crescita: 15 da inizio settembre, di cui 7 solamente nell'ultima settimana. 

Toti utilizza le sponsorizzazioni sia per post istituzionali da governatore, sia per quelli politici da leader di Cambiamo!

Negli ultimi giorni si è infatti intensificata l'attività social di Toti. Dal punto di vista comunicativo si mescolano inserzioni "istituzionali", che vengono cioè fatte in quanto governatore della regione Liguria e che trattano temi strettamente territoriali, ed altre invece dal tono più "politico", lanciando il neo nato partito e promuovendo iniziative di alleati politici come Fratelli d'Italia.

C'è quindi molta confusione comunicativa, confermando ancora una volta quanto sia poco appropriato portare avanti contemporaneamente due incarichi del genere: da un lato leader nazionale di partito (incarico politico), e dall'altro governatore di regione (incarico istituzionale).

 

Ricomincia la campagna elettorale?

Questi numeri segnalano in maniera chiara che qualcosa sta cambiando. Ne è prova il fatto che anche Matteo Salvini, dopo 3 mesi di silenzio, abbia ricominciato a sponsorizzare contenuti su Facebook. Non lo faceva da fine maggio, e ha ripreso proprio nelle ultime settimane con 2 inserzioni: una contro il governo Conte, attaccando la possibile tassa sulle merendine di cui si è tanto parlato in questi giorni, e una sulle elezioni regionali in Umbria che si terranno da qui a breve.

Insomma oltre alla nascita di nuovi schieramenti, e al cambio di governo, sembra realmente cominciata una nuova fase politica. Con nuovi soggetti alla ribalta, vedi Italia Viva e Cambiamo!, ed altri che sono passati dalla maggioranza all'opposizione, come la Lega, le prossime settimane vedranno certamente un intensificarsi della propaganda online.

Foto credit: Facebook - Matteo Renzi

PROSSIMO POST