Quanto incassano i comuni italiani da multe e sanzioni Bilanci dei comuni

Al pari di tasse e imposte, le multe derivate da controllo degli illeciti rappresentano un’entrata per le amministrazioni locali che può avere una certa rilevanza nei bilanci.

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Nell’anno in cui è scoppiata pandemia è stata potenziata la presenza delle forze dell’ordine all’interno delle città per far rispettare agli abitanti le norme anti-contagio. Il corpo dei vigili urbani fa direttamente capo alle amministrazioni locali e tra le numerose funzioni che ricopre c’è il controllo e la repressione degli illeciti.

Per i comuni, le multe e le sanzioni rappresentano una fonte di entrata come le tasse e le imposte pagate dai contribuenti e possono avere anche un peso rilevante sui bilanci.

 

Il dato rappresenta il numero di infrazioni sanzionate nel 2020. Vengono riportate le tipologie di multa più frequenti. Il numero riporta l’aggregato per tutte le tipologie di strade presenti sul territorio nazionale.

FONTE: elaborazione openpolis su dati della polizia di stato
(ultimo aggiornamento: venerdì 11 Febbraio 2022)

L'eccesso di velocità è l'illecito stradale più multato con 564.352 contravvenzioni. Seguono quelli legati al mancato uso della cintura di sicurezza (74.996) e quelli relativi all'utilizzo dell'auricolare o del vivavoce (39.323).

Le entrate per multe e sanzioni

Nei bilanci comunali, allo schema delle entrate, c'è una voce intitolata "Proventi derivanti dall'attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti", inclusa tra le entrate extra-tributarie.

All'interno di questa voce sono inclusi gli incassi del comune relativi a multe, ammende, sanzioni, somme per il risarcimento danni e oblazioni comminate a carico delle famiglie, delle imprese, delle altre amministrazioni pubbliche o di istituzioni sociali pubbliche o private operanti all'interno del territorio considerato.

Per quanto questa voce non rappresenti un'entrata importante come quella delle tasse e delle imposte, ha comunque un peso importante all'interno delle casse dei comuni.

I dati mostrano i proventi derivati dall’attività di controllo e di repressione delle irregolarità e degli illeciti. Entrate maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le entrate relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Tra le città italiane con più di 200mila abitanti non sono disponibili i dati di Napoli, Palermo, Catania e Messina perché alla data di pubblicazione non risultano accessibili i rispettivi bilanci consuntivi 2020.

FONTE: openbilanci - consuntivi 2020
(ultimo aggiornamento: lunedì 14 Febbraio 2022)

Tra i comuni con più di 200mila abitanti, Firenze è quello che nel 2020 riporta le entrate maggiori con 138,33 euro pro capite. Dopo il capoluogo toscano troviamo Bologna (106,54), Padova (92,95) e Milano (86,72). Le tre città che incassano di meno per multe e sanzioni sono Genova (43,08 euro pro capite), Bari (29,15) e Trieste (26).

Bologna è tra le città più popolose quella in cui questa voce incide maggiormente sulle entrate, con un valore pari al 5,58% sul totale. Seguono Padova con il 5,39% e Firenze con il 4,12%. Al contrario, tre comuni riportano valori inferiori al 2% e sono Venezia (1,64%), Torino (1,30%) e Trieste (1,19%).

I dati mostrano i proventi derivati dall’attività di controllo e di repressione delle irregolarità e degli illeciti. Entrate maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le entrate relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Tra le città italiane con popolazione superiore a 200mila abitanti, sono state considerate le 5 che nel 2020 hanno speso di più per la voce analizzata.

FONTE: openbilanci - consuntivi 2016-2020
(ultimo aggiornamento: lunedì 14 Febbraio 2022)

Ad eccezione di Verona, gli andamenti dei comuni italiani considerati risultano essere piuttosto simili fino al 2019. A Verona negli ultimi quattro anni gli incassi per le multe sono aumentati del +44,81%. Seguono Firenze (+21,35%) e Bologna (20,12%). La città di Padova riporta una crescita irrisoria (+0,05%) mentre Milano negli anni considerati registra una diminuzione del 25,62%. Verona è anche la città che riporta l'aumento maggiore rispetto al 2019 (+12,56%).

Ampliando l'analisi all'intera penisola, in media le amministrazioni comunali italiane hanno registrato delle entrate pari a 12,62 euro pro capite. I comuni che hanno in media incassato di più per multe e sanzioni sono quelli liguri (26,76 euro pro capite), quelli veneti (26,69) e quelli pugliesi (21,95). Al contrario, riportano i valori minori le amministrazioni campane (7,23 euro pro capite), quelle sarde (5,47) e quelle molisane (3,87).

I dati mostrano i proventi derivati dall’attività di controllo e di repressione delle irregolarità e degli illeciti in Liguria. Entrate maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le entrate relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa. Il dato non è disponibile per i comuni che non compaiono nella mappa.

FONTE: openbilanci - consuntivi 2020
(ultimo aggiornamento: lunedì 14 Febbraio 2022)

Le amministrazioni liguri che in media riportano le entrate maggiori sono quelle in provincia di La Spezia (101,73 euro pro capite). Seguono i comuni nelle province di Savona (19,93), Genova (14,75) e Imperia (9,42). Tendenzialmente, i territori sulla costa, mete attrattive a livello turistico, registrano entrate maggiori rispetto a quelli dell'entroterra. I tre comuni liguri che hanno incassato di più per multe e sanzioni sono Carrodano (La Spezia, 1.543,07 euro pro capite), Ameglia (La Spezia, 347,49) e Borgio Verezzi (Savona, 207,03).

I dati mostrano i proventi derivati dall’attività di controllo e di repressione delle irregolarità e degli illeciti. Entrate maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della materia. Da notare che spesso i comuni non inseriscono le entrate relative a un determinato ambito nella voce dedicata, a discapito di un’analisi completa.

FONTE: openbilanci - consuntivi 2020
(ultimo aggiornamento: lunedì 14 Febbraio 2022)

Se si esaminano tutti i comuni italiani, quello che ha ricevuto le entrate più ingenti è Colle Santa Lucia in provincia di Belluno con 3160,08 euro pro capite. Sono cinque le amministrazioni che registrano valori superiori ai mille euro pro capite. Seguono Melpignano (Lecce, 1890.81), il già citato Carrodano (La Spezia, 1543,07) , Roseto Capo Spulico (Cosenza, 1247,54) e Bussi sul Tirino (Pescara, 1055,06).

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I contenuti di questa rubrica sono realizzati a partire da openbilanci, la nostra piattaforma online sui bilanci comunali. Ogni anno i comuni inviano i propri bilanci alla Ragioneria Generale dello Stato, che mette a disposizione i dati nella Banca dati amministrazioni pubbliche (Bdap). Noi estraiamo i dati, li elaboriamo e li rendiamo disponibili sulla piattaforma. I dati possono essere liberamente navigati, scaricati e utilizzati per analisi, finalizzate al data journalism o alla consultazione. Attraverso openbilanci svolgiamo un'attività di monitoraggio civico dei dati, con l'obiettivo di verificare anche il lavoro di redazione dei bilanci da parte delle amministrazioni. Lo scopo è aumentare la conoscenza sulla gestione delle risorse pubbliche.

Foto credit: comune di Bologna

 

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