I vertici dei ministeri trascorsi tre mesi dalla fiducia al nuovo governo

I capi dipartimento e i segretari generali dei ministeri che sono stati confermati, nominati per la prima volta o che risultano vacanti passati 3 mesi dalla nascita del governo Draghi.

A oltre 110 giorni dal voto di fiducia al governo Draghi è possibile avere un’idea abbastanza chiara di chi è rimasto in carica e chi è stato sostituito negli incarichi di vertice dei ministeri.

Un primo dato che emerge è che i capi dipartimento sono risultati più stabili rispetto ai segretari generali (58,33% di conferme).

Degli 8 segretari generali invece solo 3 sono rimasti al proprio posto. Quattro invece sono nuovi nel loro incarico mentre 1 (ministero del lavoro) è ancora vacante.

Se al vertice dei ministeri siedono dei politici (ministri e sottosegretari) cui spetta l’attività di indirizzo politico, la responsabilità amministrativa ricade invece su dei dirigenti di carriera del ministero. Tra queste figure di vertice sono particolarmente importanti quelle di congiunzione tra la struttura burocratica e quella politica, ovvero i segretari generali e i capi dipartimento. Ed è proprio a queste figure che si applica il meccanismo dello spoils system previsto dal decreto legislativo 165/2001.

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FONTE: Openpolis
(ultimo aggiornamento: giovedì 10 Giugno 2021)

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