Le esperienze professionali e le relazioni politiche dei capi di gabinetto Mappe del potere

I ministri nominano i propri capi di gabinetto seguendo un criterio di competenza ma anche di fiducia politica. Per questo in alcuni casi i capi di gabinetto rimangono al loro posto nonostante i cambiamenti politici, mentre in altri avviene la situazione opposta.

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Quello di capo di gabinetto è un ruolo particolare per cui è richiesto sia un rapporto fiduciario con il ministro che un’elevata conoscenza tecnica delle materie di competenza del ministero in cui si lavora.

Le persone che arrivano a questo tipo di incarico dunque di solito hanno già ricoperto ruoli importanti nella loro carriera, spesso nello stesso ministero in cui ora svolgono questo incarico. Allo stesso tempo però in questo caso la scelta personale del ministro è un elemento imprescindibile. Non stupisce quindi che, nel corso degli anni, vari capi di gabinetto abbiano avuto modo di collaborare più volte con lo stesso ministro, oppure con un collega dello stesso partito.

Chi sono i capi di gabinetto

Il capo di gabinetto dirige l’ufficio di gabinetto e più in generale coordina l’attività di tutti gli uffici di diretta collaborazione di un ministro.

Gli uffici di diretta collaborazione sono strutture preposte ad aiutare ciascun ministro a svolgere l’attività di indirizzo politico-amministrativo del dicastero che dirige. Vai a "Che cosa sono gli uffici di diretta collaborazione dei ministri"

Il suo è dunque un ruolo fondamentale affinché l’indirizzo politico stabilito dal ministro possa poi essere trasmesso all’apparato burocratico amministrativo.

Il Capo di Gabinetto collabora con il Ministro nello svolgimento dei propri compiti istituzionali […] coordina l’intera attività di supporto e tutti gli uffici di diretta collaborazione […] ed assume ogni utile iniziativa per favorire il conseguimento degli obiettivi stabiliti dal Ministro, assicurando, […], il raccordo tra le funzioni di indirizzo del Ministro e le attività di gestione del Ministero.

Anche per questo può succedere che i ministri scelgano per tale incarico dei dirigenti del dicastero stesso, persone che quindi conoscono molto bene i complessi meccanismi con cui si muove l’apparato ministeriale. A volte si tratta di una scelta obbligata, come nel caso dei ministeri degli esteri, dell’interno e della difesa. Ma di solito i ministri possono anche scegliere una figura esterna all’amministrazione. A patto che questa disponga di sufficienti titoli professionali.

Il Capo di Gabinetto e’ nominato dal Ministro fra soggetti, anche estranei alla pubblica amministrazione, in possesso di capacità adeguate alle funzioni da svolgere […]

In entrambi i casi tuttavia il rapporto fiduciario tra il ministro e il capo di gabinetto è un elemento fondamentale affinché l’azione politica del ministro si sviluppi in modo adeguato.

I capi di gabinetto in carica

Dato che sia i ministri che il presidente del consiglio nominano un capo di gabinetto ciascuno, ad oggi i capi di gabinetto in carica dovrebbero essere 24. Tuttavia, al momento, presso il ministero del lavoro questa posizione risulta vacante. Inoltre anche alcuni sottosegretari possono nominare un capo di gabinetto, ma questo aspetto non sarà trattato in questa analisi.

Rispetto all’equilibrio di genere questo tipo di posizione risulta ancora fortemente dominata dagli uomini. Sono infatti 18 su 23 gli uomini che ricoprono l’incarico.

21,7% la quota di donne che ricopre il ruolo di capo di gabinetto di un ministro o del presidente del consiglio.

Rispetto all’età invece la posizione di capo di gabinetto è ricoperta da professionisti in alcuni casi anche abbastanza giovani. Questa dinamica è ovviamente meno frequente nei ministeri in cui, per regolamento, i capi di gabinetto devono essere funzionari del ministero stesso (interno, esteri e difesa). Ma là dove i ministri possono scegliere una persona esterna all’amministrazione, non mancano figure con un’età inferiore a 50 anni (8 su 23) o anche, nel caso del capo di gabinetto del ministro per le politiche agricole, inferiore ai 40.

53 anni l’età media dei capi di gabinetto dei ministri e del presidente del consiglio.

Gli incarichi precedenti al vertice dei ministeri e della presidenza del consiglio

Quanto agli incarichi ricoperti precedentemente, almeno 18 di questi già avevano ricoperto incarichi apicali in uffici di diretta collaborazione. In particolare in 14 avevano già ricoperto proprio il ruolo di capo di gabinetto, 4 di capo dell’ufficio legislativo, 2 di vice capo di gabinetto e 2 di capo della segreteria del ministro. Non tutti gli incarichi di diretta collaborazione dunque sembrano propedeutici alla posizione di capo di gabinetto, quanto piuttosto quelli di natura più strettamente tecnica.

FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: giovedì 28 Aprile 2022)

Almeno 10 capi di gabinetto su 23 poi hanno avuto incarichi di vertice presso i ministeri o la presidenza del consiglio. Di questi in 7 sono stati capi dipartimento presso dei ministeri (3) o la presidenza del consiglio (4). Luca Sabbatucci e Stefano Firpo invece hanno ricoperto l'incarico di direttore generale, rispettivamente presso il ministero degli esteri e quello dello sviluppo economico. Giovanni Panebianco infine è stato segretario generale del ministero dei beni e delle attività culturali.

Vari di loro poi hanno ricoperto incarichi di tipo diverso ma comunque importanti. Alcuni sono stati segretari generali della Consob (Gaetano Caputi) o dell'Anac (Angela Lorella Di Gioia), sono avvocati dello stato o hanno percorso una carriera di rilievo in ambito militare (Antonio Conserva), diplomatico (Luca Sabbatucci) o prefettizio (Bruno Frattasi).

Le ricorrenze nei percorsi dei capi di gabinetto

Come abbiamo visto dunque molti dei funzionari con la carica di capo di gabinetto hanno ricoperto incarichi di vertice nei ministeri. Spesso, ma non necessariamente, la carriera di questi funzionari si è in effetti sviluppata proprio all'interno di un ministero. Oppure si è intrecciata con questo in più di un'occasione.

12 su 23 i capi di gabinetto che avevano già ricoperto incarichi di vertice presso il ministero in cui lavorano.

Alcuni di questi casi sono particolarmente interessanti visto che i funzionari in questione hanno ricevuto la nomina da figure politiche non appartenenti alla stessa area politica. Si tratta ad esempio di Raffaele Piccirillo, Marco Caputo, Antonio Funiciello e Luigi Fiorentino.

Raffaele Piccirillo è attualmente capo di gabinetto della ministra della giustizia Cartabia. In precedenza aveva ricoperto questo stesso incarico per il ministro Bonafede, del Movimento 5 stelle (M5s). Ancora prima invece era stato nominato capo dipartimento per gli affari di giustizia di questo stesso ministero dal ministro Orlando del Partito democratico (Pd).

Marco Caputo invece ha ricoperto il ruolo di capo di gabinetto per due diversi ministri per i rapporti con il parlamento. Prima Anna Finocchiaro (Pd), durante il governo Gentiloni, e poi Federico D'Incà (M5s) nel secondo governo Conte e nel governo Draghi.

Interessante è anche il caso di Antonio Funiciello, attuale capo di gabinetto del presidente del consiglio Draghi, che aveva ricoperto questo stesso incarico quando al vertice di palazzo Chigi sedeva Paolo Gentiloni (Pd).

Infine Luigi Fiorentino che nella sua carriera è stato capo di gabinetto di 7 diversi ministri, 5 volte al ministero dell'istruzione e 2 in altri dicasteri. Tra i ministri per cui ha lavorato si trovano esponenti del Partito democratico (Maria Chiara Carrozza e Maria Carmela Lanzetta), del Movimento 5 stelle (Lorenzo Fioramonti e Lucia Azzolina), della Lega (Gian Marco Centinaio) e indipendenti (Patrizio Bianchi e Francesco Profumo).

FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: giovedì 28 Aprile 2022)

Il rapporto con i ministri

Ma a verificarsi di frequente è anche il caso opposto. Ovvero quello in cui il capo di gabinetto di un ministro abbia avuto modo di collaborare in precedenza con quella stessa figura politica ma non necessariamente nello stesso ministero e con lo stesso incarico.

9 su 23 i capi di gabinetto che avevano già ricevuto incarichi dal loro attuale ministro.

Un caso tipico riguarda i capi di gabinetto di ministri rimasti in carica nel passaggio tra un governo e il successivo. Dei 9 ministri in carica sia nel secondo governo Conte, sia nel governo Draghi, in 6 hanno lo stesso capo di gabinetto. Si tratta in particolare di Annalisa Cipollone (capo di gabinetto del ministro Dario Franceschini), Massimo Santoro (Elena Bonetti), Tiziana Coccoluto (Roberto Speranza), Francesco Fortuna (Stefano Patuanelli), Marco Caputo (Federico D'Incà) e Bruno Frattasi (Luciana Lamorgese).

Più interessante però è quando il rapporto professionale tra il ministro e il capo di gabinetto si riallaccia, anche dopo diversi anni. Vincenzo Nunziata ad esempio è tornato a svolgere il ruolo di capo di gabinetto della ministra per gli affari regionali Mariastella Gelmini dopo aver ricoperto questo stesso incarico quando Gelmini era ministra dell'istruzione nel quarto governo Berlusconi.

Lo stesso vale per Francesca Quadri, capo di gabinetto di Mara Carfagna ministra per le pari opportunità sia del governo Draghi che del quarto governo Berlusconi. Nel frattempo però Quadri ha ricoperto anche il ruolo di capo dell'ufficio legislativo del ministro degli esteri Giulio Maria Terzi di Sant'Agata e di capo di gabinetto dei ministri delle finanze Pier Carlo Padoan e Roberto Gualtieri.

FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Maggio 2022)

Ministri diversi ma della stessa area politica

In alcuni casi figure di questo tipo si trovano a lavorare con ministri diversi, ma comunque appartenenti allo stesso partito. Giovanni Panebianco ad esempio è stato capo di gabinetto sia del ministro Spadafora che della ministra Dadone, entrambi del Movimento 5 stelle.

Paolo Visca invece oggi è capo di gabinetto del ministro dello sviluppo economico ed esponente della Lega Giancarlo Giorgetti. Durante il primo governo Conte invece ha ricoperto questo stesso incarico per il vicepresidente del consiglio e segretario della Lega Matteo Salvini.

Infine vale la pena di evidenziare anche il caso dell'attuale capo di gabinetto del ministro della salute Roberto Speranza, Tiziana Coccoluto, che in precedenza era stata capo di gabinetto del ministro Franceschini. Sebbene i due oggi non appartengano allo stesso partito, nella scorsa legislatura Speranza è stato a lungo capogruppo del Partito democratico alla camera dei deputati.

FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: venerdì 29 Aprile 2022)

Foto: governo.it

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