I capi di gabinetto che hanno collaborato con ministri diversi ma dello stesso partito

Le presone che ricoprono la carica di capo di gabinetto di un ministro o del presidente del consiglio che hanno già ricoperto incarichi di vertice per ministri dello stesso partito

Tal volta  i ministri scelgono come capo di gabinetto figure con cui hanno già collaborato in passato. In altri casi invece figure di questo tipo si trovano a lavorare con ministri diversi, ma comunque appartenenti allo stesso partito. Giovanni Panebianco ad esempio è stato capo di gabinetto sia del ministro Spadafora che della ministra Dadone, entrambi del Movimento 5 stelle.

Paolo Visca invece oggi è capo di gabinetto del ministro dello sviluppo economico ed esponente della Lega Giancarlo Giorgetti. Durante il primo governo Conte invece ha ricoperto questo stesso incarico per il vicepresidente del consiglio e segretario della Lega Matteo Salvini.

Infine vale la pena di evidenziare anche il caso dell’attuale capo di gabinetto del ministro della salute Roberto Speranza, Tiziana Coccoluto, che in precedenza era stata capo di gabinetto del ministro Franceschini. Sebbene i due oggi non appartengano allo stesso partito, nella scorsa legislatura Speranza è stato a lungo capogruppo del Partito democratico alla camera dei deputati.

Il capo di gabinetto dirige l’ufficio di gabinetto e più in generale coordina l’attività di tutti gli uffici di diretta collaborazione di un ministro. Il suo è dunque un ruolo fondamentale affinché l’indirizzo politico stabilito dal ministro possa poi essere trasmesso all’appartato burocratico amministrativo. In alcuni ministeri (esteri, interno, difesa) questo ruolo è comunque riservato al personale di carriera, mentre in altri il ministro può scegliere anche una persona esterna all’amministrazione, purché disponga delle qualifiche necessarie.

FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: venerdì 29 Aprile 2022)

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