L’aiuto pubblico allo sviluppo nella legge di bilancio 2024

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi “La cooperazione alla prova del governo Meloni“.

0,32%

il rapporto tra aiuto pubblico allo sviluppo (Aps) e reddito nazionale lordo (Rnl) raggiunto dall’Italia nel 2022. Si tratta del dato più alto mai raggiunto dal paese ma è ancora molto distante dall’obiettivo di arrivare allo 0,70% entro il 2030. Vai all’articolo.

22,9%

la quota di Aps che nel 2022 è stata destinata al capitolo di spesa “rifugiati nel paese donatore”. Per quanto l’accoglienza dei richiedenti asilo sia una politica molto importante non rappresenta un contributo destinato a veri e propri progetti di cooperazione allo sviluppo. Vai al grafico.

6,5 miliardi €

l’importo attribuito alla cooperazione allo sviluppo nel 2024 stando al disegno di legge di bilancio attualmente in discussione in parlamento. Confrontando questa cifra con le leggi di bilancio precedenti risulta una crescita dell’Aps nel 2024. Anche in questo caso però gran parte delle risorse sono attribuite all’accoglienza dei richiedenti asilo. Inoltre si tratta di un aumento solo provvisorio, infatti nel 2025 le risorse dovrebbero calare ben al di sotto del 2023. Vai al grafico.

-62,5 milioni €

il taglio alle risorse del ministero degli esteri per il 2024. Per quanto si tratti di una riduzione modesta rispetto al totale delle risorse destinate all’Aps, resta un dato preoccupante per il futuro della cooperazione. Questa infatti è la struttura che finanzia la parte più viva e diretta dell’aiuto pubblico allo sviluppo. Vai al grafico.

+389 milioni €

le risorse aggiuntive destinate a progetti infrastrutturali in Libia. È proprio quest’aumento, in capo al ministero delle infrastrutture, a determinare la crescita degli importi per la cooperazione nel 2024. È bene precisare però che si tratta di un aumento una tantum, che non sarà ripetuto gli anni successivi. Inoltre l’impegno di queste risorse nel 2024 era già previsto nella legge di bilancio dello scorso anno (e quella ancora precedente). Si tratta dunque di un aumento episodico e già previsto. Vai all’articolo.

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