L’abbandono scolastico nel 2020 Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi tutti i contenuti dell’osservatorio povertà educativa #conibambini su scuola e abbandono scolastico.

13,1%

i giovani che hanno abbandonato prematuramente gli studi in Italia (2020). Un dato che si presta a molteplici letture. Da un lato, il nostro paese mostra un miglioramento significativo nella lotta all’abbandono scolastico nel decennio. Nel 2011, quasi il 18% dei giovani tra 18 e 24 anni aveva lasciato la scuola prima del tempo. Tuttavia questa quota resta tra le più alte in Ue, seconda solo a paesi come Malta (16,7%), Spagna (16%) e Romania (15,6%). Vai alla mappa.

10%

l’obiettivo europeo sugli abbandoni scolastici in base a quanto previsto dall’agenda Europa 2020. L’Unione europea nel suo complesso lo ha raggiunto, attestandosi al 9,9% nel 2020. Per l’Italia il target nazionale era 16%, quindi è stato conseguito da alcuni anni. Ma gli sforzi non devono interrompersi. Dopo la pandemia è stata fissata una nuova soglia a livello continentale. L’obiettivo Ue, in vista del 2030, è stato ulteriormente abbassato di un punto (9%) con una risoluzione del consiglio europeo del febbraio 2021. A testimonianza di come la sfida non sia finita, e resti l’esigenza di ridurre sempre di più gli abbandoni. Vai al grafico.

4

regioni italiane che superano la media nazionale di abbandoni scolastici. Si tratta di Sicilia (19,4%), Campania (17,3%), Calabria (16,6%) e Puglia (15,6%). Dall’altro lato invece Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Emilia Romagna e Marche si trovano al di sotto della soglia Ue del 10%. Vai alla classifica.

-1,9

la variazione, in punti percentuali, del tasso di abbandono scolastico nel mezzogiorno tra il 2019 e il 2020. In un quadro non incoraggiante, l’Italia meridionale è però l’area della penisola in cui si sono registrati i progressi maggiori rispetto all’anno precedente. In base ai dati di Istat infatti nel 2019 sud e isole avevano un tasso di abbandono pari al 18,2%, sceso poi al 16,3% nel 2020. Se consideriamo invece il centro e il nord del paese, possiamo osservare come il livello di abbandono scolastico sia cresciuto rispettivamente di 0,5 e 0,6 punti percentuali rispetto al 2019. Vai all’articolo.

28,1%

i giovani che hanno abbandonato precocemente gli studi nel comune di Napoli (2011). Un dato che siamo in grado di ricavare, con questa granularità, solo attraverso le informazioni raccolte nell’ultimo censimento generale. Questo ci ricorda quanto sia importante, nel monitorare fenomeni sociali, poter disporre di dati quanto più possibile disaggregati. In modo da programmare con maggiore efficacia le politiche sul territorio. Vai alla mappa.

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