La dimensione territoriale del calo delle nascite in Italia #conibambini

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi “Dal 2014 la natalità è calata nel 72% dei comuni italiani”

6,7

nati ogni mille abitanti in Italia nel 2022. Molto lontano da paesi come Irlanda (11,2), Cipro (11,1) e Francia (10,6), dove nel 2022 ha superato quota 10. Più vicini all’Italia altri due paesi mediterranei come Spagna (6,9) e Grecia (7,3). Ma si tratta comunque della cifra più bassa tra tutti gli stati membri, con una tendenza marcata di allontanamento dalla media europea. Vai al grafico.

2

punti di distanza dalla media europea, pari a 8,7 nati ogni mille abitanti a fronte dei 6,7 dell’Italia. Rispetto a dieci anni fa questa distanza si è allargata molto. Nel 2011, con 10,1 nati ogni mille abitanti in Ue e 9,2 in Italia, il divario era meno della metà (0,9 punti). Conseguenza di un calo demografico che nel nostro paese è stato più pronunciato, a partire dalla crisi economica a cavallo tra 2008 e 2012. Vai al grafico.

-32%

le nascite in Italia tra 2008 e 2022. Sono state 393mila le nascite nell’ultimo anno disponibile; per la prima volta nella storia nazionale, sotto la soglia di 400mila. Un calo del 2% rispetto al 2021, in cui si era già registrato il record negativo dall’unità d’Italia. E quasi un terzo in meno rispetto al 2008, l’anno che ha segnato il picco nella serie storica recente. Questa tendenza ha un impatto differenziato sul territorio nazionale. Vai al grafico.

72%

i comuni italiani con tasso di natalità in calo tra 2014 e 2020. Nell’1,5% si registra una sostanziale stabilità, mentre in poco più di un comune su 4 (26,7%) si rileva una variazione in aumento. Il calo del tasso di natalità nel periodo in esame ha riguardato la totalità dei comuni della città metropolitana di Cagliari e della provincia di Ferrara. Nonché il 90% o più dei territori nelle province di Monza e Brianza (96%), Brindisi (95%), Pistoia (95%), Ravenna (94%), Taranto (93%), Ragusa (92%), Pesaro e Urbino, Milano e Barletta-Andria-Trani (queste ultime al 90%). Vai alla mappa.

5,95

nati ogni mille abitanti a Trani nel 2020. Si tratta del capoluogo dove si è registrato il calo maggiore dal 2014 (quando erano 10,2 i nati ogni mille abitanti). A seguire Isernia (da 9,25 a 5,07). Tra i capoluoghi, l’unico a registrare un aumento è stato La Spezia: 6,97 nati ogni mille abitanti nel 2014, 7,28 nel 2020. Si tratta comunque di dati molto variabili nell’arco della serie storica. Nella stessa città, l’indicatore aveva raggiunto quota 7,75 nel 2016, per poi ridiscendere a 6,54 nel 2019 e risalire nell’anno successivo. Vai all’articolo.

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