Il Pnrr e le difficoltà degli enti locali

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi “La revisione del Pnrr pone nuove difficoltà per gli enti locali“.

36 mld €

le risorse Pnrr già assegnate a comuni e città metropolitane. Gli enti locali svolgono un ruolo centrale nella realizzazione del piano e a loro è affidata la diretta gestione di un’ingente quantità di risorse. A livello provinciale è il territorio di Roma quello a cui sono stati assegnati più fondi (2,3 miliardi). Seguono Napoli (1,8 miliardi) e Milano (1,4 miliardi). Nella terza relazione per il parlamento il governo ha individuato proprio negli enti locali i responsabili dei ritardi. Ne è nato un botta e risposta con Anci. Vai all’articolo.

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le misure del Pnrr che vedono un coinvolgimento diretto degli enti locali e su cui sono state riscontrate delle criticità. Questi elementi di debolezza sono stati rilevati sia dal governo che dai comuni, tramite Anci. Il settore più critico da questo punto di vista è quello legato all’inclusione sociale (7 misure con elementi di criticità su 8). Seguono latransizione ecologica (5 misure critiche sulle 6 totali) e le infrastrutture (4 su 6). Vai al grafico.

13,5 mld €

le risorse del Pnrr a favore degli enti locali tagliate nella proposta di revisione presentata dal governo. A causa dei ritardi e delle criticità riscontrate finora il governo ha deciso di presentare una proposta di revisione del piano alla commissione europea. Questa proposta, se approvata, comporterebbe il definanziamento di 6 misure di competenza degli enti locali. In valori assoluti, il territorio maggiormente penalizzato da questa decisione del governo sarebbe quello di Napoli (824,8 milioni), seguito da Roma (718,3 milioni) e Torino (493,6 milioni).  Vai alla mappa.

-37,2%

la percentuale di fondi Pnrr persi in media dalle provincie italiane a seguito del definanziamento deciso dal governo. In media la quantità di risorse perse dai comuni e della città metropolitane è di circa 213 milioni. A livello percentuale però ci sono delle province in cui i fondi persi pesano più che altrove. Ai primi posti in questa particolare classifica troviamo la provincia di Pistoia (-67,7%). Seguono Biella (-66,7%) e Alessandria (-65,1%). Vai all’articolo.

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misura definanziata ma su cui nel il governo ne Anci hanno rilevato criticità. Si tratta della valorizzazione dei beni confiscati alle mafie del valore complessivo di 300 milioni. Questi fondi – insieme a quelli per il potenziamento delle infrastrutture di comunità nelle aree interne – saranno utilizzati per uno scopo piuttosto diverso. E cioè la creazione di una zona economica speciale unica del mezzogiorno che andrà ad integrare le 8 attualmente esistenti. Vai all’articolo.

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